Minori migranti, l'allarme della Prefettura: "Il centro Ahmed è saturo, il Comune faccia la sua parte"

Minori migranti, l’allarme della Prefettura: “Il centro Ahmed è saturo, il Comune faccia la sua parte”

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Minori migranti, l’allarme della Prefettura: “Il centro Ahmed è saturo, il Comune faccia la sua parte”

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mercoledì 26 Agosto 2015 - 14:03

Mentre continuano giorno dopo giorno a sbarcare centinaia di profughi si fa sempre più difficile riuscire a garantire l'accoglienza ai minori non accompagnati. La Prefettura torna a bacchettare il Comune e lo richiama alle proprie responsabilità mettendo in chiaro che la struttura attualmente utilizzata è prossima alla saturazione.

L’accoglienza dei minori migranti è un’emergenza che nessuno può più sottovalutare. Lo dice senza mezzi termini la Prefettura che richiama il Comune ad assumersi le proprie responsabilità e a fare la sua parte nella gestione dell’accoglienza dei tantissimi minori non accompagnati che continuano a giungere a Messina a bordo di quelle navi cariche di disperazione e allo stesso tempo di speranze. Nelle scorse settimane la polemica era già scoppiata nuovamente. La Prefettura si era trovata di fronte ad una “indisponibilità” da parte di Palazzo Zanca a trovare soluzioni immediate per la sistemazione dei minori migranti che in questo momento, grazie ad un provvedimento straordinario del Prefetto Stefano Trotta, vengono ospitati dal centro Ahmed (ex Fondazione IPAB Conservatori Riuniti Scandurra), mentre delle risposte erano invece arrivate dal sindaco di Fondachelli Fantina che aveva messo a disposizione un’altra struttura. Ma le soluzioni tampone non sono più sostenibili. E la Prefettura torna a bacchettare il Comune che non può più tirarsi indietro e deve trovare il modo per garantire una sicura e dignitosa accoglienza ai minori non accompagnati che scendono da quelle navi con frequenza ormai sempre più ravvicinata.

In una nota il Prefetto ricorda che, preso atto della circostanza che il Comune, competente in base alla normativa vigente, non aveva provveduto all’allocazione di un notevole numero di giovani che continuavano a soggiornare nelle strutture governative per adulti, in una condizione di non più tollerabile promiscuità, ha adottato nello scorso ottobre un’ordinanza contingibile ed urgente, con la quale si adibiva all’accoglienza dei minori, in via del tutto eccezionale e per un periodo limitato una struttura, poi denominata Centro “Ahmed”, destinata in origine, in esito ad una procedura di gara espletata dalla stessa Prefettura, all’accoglienza di profughi adulti. Un provvedimento che ha messo i servizi sociali del Comune nelle condizioni di disporre di numerosi posti per un’adeguata accoglienza dei minori. La struttura però non ce la fa più ed è proprio il Palazzo del governo a dirlo senza mezzi termini.

«Il centro, a seguito dell’intensificarsi degli sbarchi, che peraltro ultimamente hanno fatto registrare un’impennata della presenza di minori non accompagnati, è prossimo alla saturazione. Pertanto il Comune di Messina dovrà provvedere alla collocazione in adeguate strutture dei ragazzi che dovessero arrivare in occasione di prossimi sbarchi». L’amministrazione Accorinti non può più tirarsi indietro. Sarà uno dei primi banchi di prova per il neo assessore Antonina Santisi che proprio nel giorno della sua presentazione ha parlato di migranti sostenendo che fino ad oggi il Comune non ha fatto abbastanza e che dunque è giunto il momento di cambiare registro e di operare in maggiore sinergia con la Prefettura, adempiendo al proprio ruolo.

La Prefettura ha anche evidenziato all’amministrazione che il prossimo 25 novembre andrà a scadere la convenzione con l’ente gestore del centro e, conseguentemente, verrà meno l’ordinanza prefettizia, che fino ad oggi l’ha resa idonea per l’accoglienza dei minori, e quindi la disponibilità della struttura.

«Potrebbe crearsi, a breve, una situazione di seria criticità, che comporterebbe la necessità di reperire adeguata collocazione, a cura del Comune, per i minori a quella data presenti al centro Ahmed. Il Sindaco è stato invitato a sensibilizzare i competenti uffici per opportune ed appropriate iniziative». Un allarme che impone scelte immediate e concrete e che Palazzo Zanca non può far finta di non aver sentito.

F.St.

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