Accoltellamento all'Annunziata, aggressore resta in carcere. Invocata infermità mentale

Accoltellamento all’Annunziata, aggressore resta in carcere. Invocata infermità mentale

Alessandra Serio

Accoltellamento all’Annunziata, aggressore resta in carcere. Invocata infermità mentale

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venerdì 07 Aprile 2023 - 07:20

Il difensore: "Perizia psichiatrica per valutare le sue condizioni". Ancora grave la vittima 80enne

MESSINA – Resta in carcere, almeno per il momento, il cinquantatreenne che ha accoltellato il vicino di casa ottantenne all’Annunziata. Il giudice Eugenio Fiorentino ha convalidato il fermo degli agenti e ne ha confermato l’arresto per tentato omicidio aggravato.

L’avvocato Luigi Mobilia, invoca la semi infermità mentale: l’uomo soffrirebbe di disagio psichico. Per questo il difensore d’ufficio ha chiesto al giudice di autorizzare una perizia psichiatrica. Servirà a stabilire se l’uomo può essere processato o deve essere curato.

Come con gli agenti, ai quali si è presentato raccontando di aver appena colpito al collo il vicino “reo”, sostiene, di non averlo aiutato come gli aveva promesso, anche all’interrogatorio del giudice l’aggressore ha confessato, ammettendo tutto.

Intanto le condizioni dell’ottantenne sono ancora molto gravi: i medici del Papardo non hanno sciolto la prognosi e stanno monitorando l’andamento dei suoi parametri vitali. La famiglia, a casa, aspetta col fiato sospeso. Per gli aspetti legali si è affidata all’avvocata Marcella De Luca.

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