Ospedale di Barcellona. La "rinascita" di Chirurgia generale, 600 interventi nel 2025

Ospedale di Barcellona. La “rinascita” di Chirurgia generale, 600 interventi nel 2025

Redazione

Ospedale di Barcellona. La “rinascita” di Chirurgia generale, 600 interventi nel 2025

venerdì 19 Dicembre 2025 - 10:40

Pieno supporto al pronto soccorso che ha riaperto lo scorso 1. agosto

Nel corso del 2025 l’Unità di Chirurgia Generale dell’ospedale “Cutroni Zodda” di Barcellona ha registrato un significativo incremento dell’attività assistenziale e chirurgica, in particolare in seguito alla riattivazione del Pronto Soccorso, avvenuta il 1° agosto 2025. I dati ufficiali, validati dall’Unità Controllo di Gestione dell’Asp di Messina, evidenziano un netto miglioramento degli indicatori di prestazioni: il tasso medio di occupazione dei posti letto, che nel 2024 era pari al 27,9%, ha raggiunto nel 2025 una media del 56%, arrivando nel periodo successivo alla riapertura del Pronto Soccorso a superare stabilmente il 100% della capienza teorica, con punte del 120%. A fronte di una dotazione di 8 posti letto, il reparto ha garantito assistenza anche a 14 pazienti contemporaneamente, rispondendo in modo concreto e tempestivo ai bisogni di salute del territorio.

Particolarmente rilevante è stata l’attività chirurgica svolta a supporto del Pronto Soccorso, con molti interventi effettuati in regime di urgenza ed emergenza, che si sono aggiunti a una già intensa attività programmata. Dall’inizio del 2025 sono stati eseguiti oltre 600 interventi chirurgici complessivi, tra ricoveri ordinari e giornalieri, oltre a una significativa attività ambulatoriale. Il mix dei casi pari a 1,51 conferma una casistica chirurgica caratterizzata da un adeguato livello di complessità, pienamente coerente con il ruolo del Presidio come Ospedale di Base, così come definito dal D.M. 70/2015, e con elevati standard di appropriatezza clinica e sicurezza delle cure.

Trasferimenti: una scelta di sicurezza e appropriatezza, non di competenza

Il responsabile dell’Unità di Chirurgia Generale, dottor Antonino Mario Genovese, e la responsabile dell’Unità di Anestesia e Rianimazione, dottoressa Maria Randazzo affermano: “In relazione ai trasferimenti di alcuni pazienti verso Presidi di livello superiore, l’Azienda precisa che tali decisioni non sono mai riconducibili a carenze tecniche o professionali del personale sanitario operante al “Cutroni Zodda”. L’équipe chirurgica e anestesiologica è pienamente competente e disponibile alla gestione delle patologie afferenti alla Chirurgia Generale. I trasferimenti riguardano esclusivamente casi selezionati, caratterizzati da elevata complessità clinica generale e da un rischio anestesiologico avanzato, e vengono fatti in stretta aderenza alla normativa nazionale sulla rete ospedaliera e secondo criteri di massima sicurezza per il paziente, su indicazione degli specialisti anestesisti. Nei casi di emergenza-urgenza indifferibile, l’intervento chirurgico viene eseguito tempestivamente all’ospedale di Base, con eventuale successivo trasferimento del paziente solo dopo la stabilizzazione clinica. Questa modalità operativa rappresenta una corretta applicazione del modello di rete, finalizzata a garantire cure appropriate, sicure e di qualità, e non costituisce in alcun modo un limite professionale o organizzativo dell’Unità Operativa. I risultati raggiunti sono il frutto di un importante lavoro di riorganizzazione clinica e gestionale e, soprattutto, di un forte spirito di collaborazione multiprofessionale”.

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