Firmato un protocollo d’intesa tra la Procura, l’Università, l’Ordine degli Psicologi e gli ospedali di Messina e provincia
Sinergie interistituzionali per la firma di un protocollo d’intesa volto a garantire la pronta reperibilità di psicologi e neuropsichiatri infantili durante gli atti di indagine che coinvolgono vittime di reati ad alto impatto traumatico, con particolare riferimento ai procedimenti di “codice rosso”.
La firma è avvenuta, stamane, a Palazzo Piacentini, tra la Procura della Repubblica, l’Università, le Aziende Sanitarie – Asp Messina, Azienda Universitaria Policlinico, Ospedale Piemonte/Irccs – e l’Ordine regionale degli Psicologi.
Il procuratore: “Istituzioni in rete”
Il procuratore Antonio D’Amato ha espresso la sua grande soddisfazione per un protocollo che arriva nei giorni immediatamente successivi all’approvazione della nuova legge sul femminicidio, numero 181 del 2 dicembre, e che mette in rete le istituzioni preposte alla tutela delle vulnerabilità durante i procedimenti. “La pronta reperibilità di psicologi e di neuropsichiatri infantili consentirà escussioni più rispettose e affidabili e una attenzione e un linguaggio adeguato all’età e alla vulnerabilità delle vittime”.
Il ruolo dell’Università e dell’Asp
La rettrice, Giovanna Spatari, ha sottolineato l’importanza delle sinergie attivate per il contrasto alla violenza di genere in ottica anche fortemente preventiva, grazie al Tavolo tecnico di monitoraggio che il protocollo prevede.
Il direttore generale dell’Asp di Messina, Giuseppe Cuccì, ha precisato come con questo protocollo si trasforma una buona pratica in un impegno stabile. “Garantire h/24 la presenza di professionisti qualificati significa tutelare la dignità e la sicurezza delle vittime più fragili, supportare gli inquirenti con competenze specialistiche. È un investimento concreto sulla qualità delle indagini e sulla salute delle persone coinvolte”.
Obiettivi e modalità operative
Gli obiettivi del protocollo sono quelli di potenziare la collaborazione tra istituzioni per garantire maggiore efficienza ed efficacia nelle indagini su reati a elevato impatto traumatico, migliorare la raccolta delle sommarie informazioni testimoniali grazie all’ausilio di esperti, rafforzare la tutela dei minori e dei fragili.
Le parti avranno cura di predisporre elenchi di psicologi reperibili in emergenza, disponibili a intervenire alla Procura di Messina o negli Uffici di Polizia Giudiziaria per ausilio tecnico-scientifico.
L’importanza della prevenzione
L’efficacia delle norme si misura sulla solidità della rete che le applica. Le sinergie interistituzionali sono un prerequisito essenziale. Solo attraverso protocolli operativi condivisi e un linguaggio comune è possibile trasformare la legge in scudo preventivo, garantendo la massima tutela alle vittime.
La Procura purtroppo interviene quando è troppo tardi, molti sono i casi di violenza, anche particolarmente gravi, in cui la parte offesa non denuncia. Fondamentale è prevenire il fenomeno. Il vero contrasto è diffondere la cultura e l’educazione del rispetto della donna e della persona in generale.
L’Ufficio di Procura di Messina ha un’organizzazione che consente il monitoraggio di situazioni di violenze domestiche a prescindere dalle denunce, vi sono costanti interlocuzioni con l’Ufficio della Procura dei minori e il giudice civile ed è previsto il monitoraggio delle situazioni civili in materia di famiglia.
“Quando ognuno di noi si trova di fronte a situazioni che nascondono criticità ed elementi significativi di violenze domestiche – è il monito finale della Procura – deve segnalarle perché purtroppo le vittime non sempre sono nelle condizioni di denunciare”.
