L’assessore dimissionario, oltre ad elencare le motivazioni politiche che lo hanno indotto a fare un passo indietro, si è voluto togliere un sassolino dalla scarpa attaccando senza giri di parole chi avrebbe cercato di mettergli il ‘bavaglio’
«Anch’io conquisto una libertà di pensiero e di espressione che mi era stata sempre negata, quasi fossi con la camicia di forza dentro una gabbia. Spezzo queste catene mentali». Nella sua lettera di addio, l’assessore dimissionario Luca Eller Vainicher, oltre ad elencare le motivazioni politiche che lo hanno indotto a fare un passo indietro, si è voluto togliere un sassolino dalla scarpa attaccando senza giri di parole chi avrebbe cercato di mettergli il ‘bavaglio’.
« Naturalmente avevo un ruolo tecnico amministrativo e tecnico contabile, capisco benissimo ero un po’ un intruso», ha continuato Eller, il quale evidentemente non ha gradito di essere stato invitato a parlare il meno possibile con la stampa. Prova ne è che quando qualcuno lo interpellava su qualche argomento ripeteva a ‘pappagallo’ sempre la solta frase : parlate con il sindaco, io sono un tecnico.
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