Acqualadrone, si torna a parlare della messa in sicurezza: "Il progetto da Ortoliuzzo all'abitato"

Acqualadrone, si torna a parlare della messa in sicurezza: “Il progetto da Ortoliuzzo all’abitato”

Giuseppe Fontana

Acqualadrone, si torna a parlare della messa in sicurezza: “Il progetto da Ortoliuzzo all’abitato”

giovedì 21 Dicembre 2023 - 11:22

L'assessore Caminiti, invitato in commissione, ha spiegato cosa si sta facendo in queste settimane, parlando anche di altri progetti sulla costa tirrenica e dei tempi regionali

MESSINA – A distanza di anni e con tante mareggiate e danni registrati nel corso di diversi episodi legati alle condizioni meteorologiche dell’area, Acqualadrone potrebbe vedere la luce. Il progetto per la sistemazione dell’area di fronte all’abitato, dove la spiaggia è ormai praticamente scomparsa da tempo, è sempre più vicino al via, anche se ci vorrà tempo.

A spiegare cosa sta accadendo è stato l’assessore alle Politiche del mare, Francesco Caminiti, ritornato a parlare dell’argomento in sesta commissione a distanza di un anno dall’ultima volta, invitato dal presidente Giuseppe Busà e su richiesta del vice presidente del consiglio comunale Giandomenico La Fauci. Caminiti ha spiegato: “Il problema dell’erosione costiera è molto diffuso lungo la costa messinese. Su 56 chilometri ce ne sono 40 a rischio erosione. Lungo il litorale tirrenico ci sono progetti in essere ma anche sul resto della costa. Il primo progetto che andrà a gara a cura della struttura commissariale è quello di Casa Bianca. Nei giorni scorsi è stato trasmesso agli enti un progetto di protezione delle coste e di ripascimento che riguarda il tratto di costa che va da Ortoliuzzo al torrente di Acqualadrone”.

Il progetto tra Ortoliuzzo e l’abitato di Acqualdrone

“Si tratta di un intervento di 16 milioni di euro, diviso in vari tratti – ha proseguito -. Questo progetto specifico riguarda il tratto di costa antistante l’abitato di Acqualadrone. Ci saranno barriere soffolte, da pennelli trasversali e il ripascimento dell’intero tratto di costa. Il progetto sta acquisendo i pareri e poi andrà alla Regione per la valutazione di impatto ambientale. Potrà essere cantierabile, per l’esperienza che abbiamo dai progetti pregressi, tra un anno e mezzo. Purtroppo le tempistiche della Regione fin qui sono sempre state queste, ma speriamo accelerino. Verranno eseguiti altri interventi di rifioritura dei massi frangiflutti davanti l’abitato. I tecnici in questi giorni stanno verificando la tipologia dei blocchi. Quest’intervento sarà eseguito con fondi comunali in primavera e sarà un intervento temporaneo, in attesa del progetto definitivo. La copertura finanziaria è stata trovata con fondi Pon Plus 21-27. Ad Acqualadroni, per completezza, stiamo progettando anche la riqualificazione del lungomare, con area a verde, marciapiedi e panchine e attrezzature varie”.

Le priorità con i 10 milioni in dotazione

Su domanda di La Fauci, Caminiti ha poi spiegato che si lavorerà anche al di là del torrente e in altri tratti della costa tirrenica: “La costa nord ha quattro interventi previsti. Questo progetto riguarda da Ortoliuzzo all’abitato di Acqualadrone, il primo è Ponte Gallo e il terzo parte da oltre il torrente e fino a Capo Peloro. All’interno di quest’altro progetto c’è uno stralcio, il quarto, relativo a Casa Bianca. Ora è in corso di redazione, non è stato consegnato, ma saranno previsti interventi proprio nelle altre zone davanti alle case oltre al torrente. Interverremo anche lì, ma il progetto è indietro ed è in corso di redazione. In questo momento stiamo facendo progetti per l’erosione di 40 milioni, ma la nostra dotazione 21-27 è di 10 milioni e sono stati impegnati per le zone più ad alto rischio. Abbiamo individuato Ponte Gallo, questa zona dell’abitato di Acqualadroni, Tremestieri a nord del porto, Galati e Santa Margherita. Ma con tutti i fondi che arriveranno interverremo per gli altri progetti”.

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