Il 5 aprile scioperano i marittimi di Rfi

Potrebbe essere solo la prima di una lunga serie di mobilitazioni che l’Orsa è pronta a mettere in campo. La protesta era nell’aria da settimane, il sindacato l’aveva annunciato. Adesso è una certezza. Il 5 aprile si fermeranno i marittimi di Rfi, 8 ore di stop, dalle 12.45 alle 20.45, per tutto il personale che opera nell’impianto navigazione di Messina. Lo scorso 8 marzo il sindacato aveva annunciato lo stato di agitazione del personale, nel frattempo però nessun confronto è arrivato con l’azienda rispetto alle rivendicazioni di lavoratori e sindacato. Sul tappeto delle contestazioni diverse le questioni sollevate dall’Orsa contro quello che è stato definito “persistente atteggiamento della direzione aziendale che insite con prese di posizione illecite e anti-contrattuali”. Il sindacato si schiera contro una singolare organizzazione del ferie che vengono imposte ai lavoratori senza dar loro la possibilità di scegliere come fruire dei periodi di riposo. Per il sindacato una sorta di anticamera della cassa integrazione, primo inequivocabile segnale di un lento cammino verso la dismissione della navigazione ferroviaria da parte del gruppo. Era stata denunciata anche una gestione rocambolesca degli esuberi che la stessa RFI ha causato scientificamente con la cessione del trasporto dei mezzi gommati, comprensiva di navi e strutture, alla BluFerries. In pratica, per far fronte a questi esuberi, sembrerebbe che Rfi abbia iniziato a impiegare a terra, con mansioni totalmente diverse, personale marittimo che invece era stato assunto per prestare servizio esclusivamente sulle navi della flotta societaria. Per i lavoratori significa perdere quasi la metà dello stipendio e in prospettiva futura potrebbe anche essere preludio di scelte aziendali ancor più pesanti.

Questi i dettagli dello sciopero. L’Orsa spiega che saranno garantiti i servizi minimi previsti dagli accordi in materia del e che la struttura sindacale territoriale concorderà con la Società RFI le navi di comandata. Alle navi dovrà essere garantito il rientro a Messina per l’avvicendamento degli equipaggi, dopo tale rientro non saranno effettuate manovre di cambio approdo o di ormeggio in banchina, ne altro tipo di operazioni commerciali o di servizio. Sarà garantito lo sbarco del carico solo se imbarcato prima dell’inizio dello sciopero. Non potrà essere consentito il mantenimento del carico a bordo durante la protesta, poiché il personale di sicurezza nave non può garantire la sorveglianza del carico o il suo scarico in situazione di emergenza. Sarà garantita la sicurezza nave con il personale non scioperante e, solo in assenza di questo, con personale scioperante. Il personale scioperante in servizio presso l’Officina, Magazzino e Uffici si asterrà dal servizio per l’intera giornata lavorativa. Il personale che non si presenterà ad inizio servizio sarà considerato scioperante.