Addio a Monica Vitti, l'infanzia a Messina e quel soprannome legato alla sua freddolosità

Addio a Monica Vitti, l’infanzia a Messina e quel soprannome legato alla sua freddolosità

Redazione

Addio a Monica Vitti, l’infanzia a Messina e quel soprannome legato alla sua freddolosità

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mercoledì 02 Febbraio 2022 - 16:06

L'indimenticabile attrice, scomparsa oggi, trascorse i primi 8 anni della sua vita a Messina, senza poi mai dimenticare il legame con la città

MESSINA – Anche la Città dello Stretto piange Monica Vitti, la grande attrice romana morta oggi all’età di 90 anni. Con Messina, Maria Luisa Ceciarelli (questo il suo nome all’anagrafe) aveva un rapporto speciale. Pochi mesi dopo la sua nascita, avvenuta a Roma il 3 novembre del 1931, il padre Angelo, ispettore del Commercio Estero, fu trasferito proprio a Messina, dove si stabilità con tutta la famiglia: la moglie Adele Vittiglia, i due figli maschi e Maria Luisa di appena otto mesi.

La loro permanenza a Messina durò otto anni, durante i quali la famiglia Ceciarelli cambiò domicilio tre volte: all’inizio trovarono casa in viale Principe Umberto, poi andarono ad abitare in via Luciano Manara ed infine si stabilirono in via Sant’Agostino, a poca distanza da quella che è stata la scuola elementare frequentata dalla futura diva del cinema, l’Istituto Sant’Anna di via XXIV maggio, dove ricevette tra l’altro la Prima comunione (nella foto). In quel periodo fu Maria Luisa fu soprannominata scherzosamente dai familiari “setti vistìni”, per via della sua freddolosità che la portava a indossare i vestiti l’uno sull’altro. Sette sottane, traduzione del nomignolo infantile, diventò poi il titolo del suo primo libro autobiografico.

Nel 1940 il papà di Maria Luisa venne di nuovo trasferito e tutta la famiglia Ceciarelli lasciò Messina. “Eppure – ha dichiarato oggi il sindaco Cateno De Luca tracciandone un ricordo – il rapporto tra questa città e Monica Vitti, idealmente, non è mai finito. Lo dimostrano le occasioni in cui è tornata qui per motivi professionali ed i ricordi che emergono dai suoi romanzi. Ecco perché – ha concluso il sindaco De Luca – oggi sentiamo di poter dire: Ciao Maria Luisa, la tua Messina non ti scorderà mai”.

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