Serie di tavoli tecnici per discutere ancora del nascente distretto e della sua organizzazione e per raccogliere consensi e dissensi, facendo un passo ulteriore verso la definizione del distretto
Si consolida sempre di più l’idea del Libero Consorzio denominato “Jonia Taormina Etna”. Ieri, nel centro diurno di Furci Siculo, si è tenuto un incontro a cui erano invitati a partecipare i 40 sindaci dei Comuni interessati per chiarire tutti gli aspetti programmatici. Ancora troppi punti interrogativi e poche certezze per quello che si presenta come un progetto “grandioso” destinato a rivoluzionare almeno idealmente la geografia della provincia jonica e che andrebbe a formare un distretto di circa 180 mila abitanti, ben oltre il minimo consentito per formare un consorzio (150 mila).
L’alternativa, dopo la soppressione delle Province varata dal governo Crocetta, è la Città Metropolitana, ma da parte degli amministratori quest’ipotesi sembra scartata. I più convinti sono i Comuni catanesi che hanno risposto per primi all’appello e che insistono su questa strada: Giarre, Riposto, Randazzo, Linguaglossa, Zafferana Etnea, Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo, Calatabiano, Mascali e Bronte. Taormina fa la sua parte attiva, aspirando sin dall’inizio al ruolo di leader, conteso però dal comune di Giarre per il maggior numero di abitanti. I Comuni della valle dell’Alcantara si accodano con qualche riserva, soprattutto i più piccoli, preoccupati per il loro futuro. Ma le maggiori incertezze sembrano provenire dalla parte jonica più vicina a Messina, per la quale aderire al Consorzio significherebbe spostare l’ottica da una parte e concentrarla su quella opposta.
Il sogno del consorzio è quello di rendere peculiare il territorio interessato, dal punto di vista turistico e dell’identità. Un territorio che da sempre costituisce una terra di mezzo tra il versante messinese e quello catanese. Prossimamente si terrà un ulteriore tavolo tecnico per discutere ancora del nascente distretto e della sua organizzazione – su cui aleggiano molti dubbi derivanti dalla poca chiarezza della Legge Regionale – e per raccogliere consensi e dissensi, facendo un passo ulteriore verso la definizione del distretto.
Giusy Briguglio
Questa nuova entità finirà inevitabilmente per essere “fagocitata” da Catania.
Questa nuova entità finirà inevitabilmente per essere “fagocitata” da Catania.