La strana storia della Sogas e di un divorzio solo annunciato

La strana storia della Sogas e di un divorzio solo annunciato

Rosaria Brancato

La strana storia della Sogas e di un divorzio solo annunciato

mercoledì 25 Luglio 2012 - 16:30

L'annullamento della conferenza stampa sul nuovo servizio di collegamento con lo scalo Minniti è solo l'ultimo tassello di un rapporto burrascoso tra Palazzo dei Leoni e la Sogas. Un anno fa l'annuncio della dismissione dalle quote che l'Ente ha nel carrozzone che gestisce l'aeroporto, ma finora nessun passo avanti, mentre i debiti aumentano.

Quantomeno l’accaduto rischia di trasformarsi in un incidente diplomatico tra i due Enti dirimpettai. In ogni caso, la vicenda Sogas negli ultimi mesi sta facendo apparire Palazzo dei Leoni un ente “dall’umore cangiante” e dalle certezze ballerine.
La strana storia della conferenza stampa sul nuovo collegamento per lo scalo di Reggio dapprima annunciata e poi annullata improvvisamente, non è frutto di una scortesia istituzionale da parte dei calabresi, come ha spiegato in una nota il Presidente della Sogas Carlo Alberto Porcino.
“La conferenza- scrive- avrebbe dovuto svolgersi, come è naturale che sia, presso Palazzo dei Leoni, che è la sede della Provincia di Messina, dal momento che il nuovo servizio è dedicato all’utenza messinese. Ma la Sogas è stata avvisata telefonicamente solo a poche ore di distanza dall’appuntamento da Ricevuto, che per cause a noi ignote ha disdetto l’incontro. A questo punto abbiamo comunque inteso dare notizia del servizio organizzando al volo una conferenza stampa nella sede del Consiglio Regionale della Calabria”.
Non è stata quindi scortesia, o peggio, sottovalutazione da parte della Sogas e delle istituzioni reggine, il voler annullare, d’improvviso e senza avvisare i giornalisti, l’incontro, ma, dal tono stizzito della nota, si comprende come anche i dirimpettai siano stati avvisati poco prima di varcare lo Stretto.
La lunga storia del rapporto con la Sogas è costellata di situazioni mutevoli che potrebbero davvero far pensare ai calabresi che Palazzo dei Leoni le idee proprio chiare su questa vicenda al momento non le ha.
Prova ne è che dopo aver alzato la quota di partecipazione dal 4% al 15% (tra l’altro nella consapevolezza che la società si avviava a diventare un carro pieno di debiti), lo scorso anno la Provincia di Messina ha sposato la tesi della dismissione. Eppure, nonostante l’avvio dell’iter son trascorsi mesi senza che si sia fatto un solo passo avanti. Nel frattempo l’Ente dovrà pagare sia le perdite pregresse che la quota di ricapitalizzazione anticipata dalla Provincia di Reggio Calabria nelle scorse settimane. Ad ingarbugliare le cose c’è la seconda retromarcia della Provincia, che a quanto pare vuol tornare a scommettere su un “Aeroporto dello Stretto” che sul serio “dello Stretto” non lo è stato mai. In questo clima ballerino s’inserisce il nuovo servizio di collegamento con il bus navetta e la conferenza fantasma annullata ancora oggi non si sa perché e soprattutto senza avvisare gli invitati all’incontro, che sono i giornalisti.

“Probabilmente Ricevuto e l’amministrazione provinciale non hanno le idee chiare sulla Sogas- dichiara Pippo Rao, Pd- già è una follia aumentare le quote quando si sa che la società va incontro a perdite sempre maggiori,ma non sapere ancora oggi a che punto sia l’iter di dismissione o se davvero si voglia uscire o meno è ancora peggio. Non sappiamo quanto dovremo sborsare per il passato, ma quel che è peggio è che non sappiamo quanto ancora ci costerà questo scherzetto”.
Nei giorni scorsi Rao ha presentato un’interrogazione per sapere che fine abbia fatto la delibera che prevedeva l’uscita dalla Sogas e per conoscere l’esatta situazione debitoria della Provincia nei confronti della società.
Il Pd sottolinea poi come la proposta di uscire dalla Sogas e dagli altri carrozzoni sia targata Udc, che dopo essere partita lancia in resta, finito il polverone ha archiviato la vicenda, come se nulla fosse. Peccato che nel frattempo i debiti aumentano e la Provincia dovrà in ogni caso, come è giusto che sia, pagarli.
E mentre a Palazzo dei Leoni l’umore sul rapporto con la Sogas cambia con le stagioni, la società vara in ogni caso il nuovo servizio di collegamento che si avvarrà di un bus navetta che parte da Messina e arriva direttamente al Minniti, con orari in coincidenza con i voli Alitalia e garantendo anche agli utenti un imbarco prioritario in aeroporto.
“Vogliamo avviare un dialogo con l’utenza siciliana- conclude Porcino- L’invito che rivolgo ai messinesi è di scegliere l’aeroporto dello Stretto non solo perché è comodo e vicino, ma soprattutto perché è il vostro aeroporto”.
Finora non è stato così, ma meglio tardi che mai. Porcino conclude annunciando una prossima conferenza stampa in riva allo Stretto, ma visti i precedenti sarebbe meglio non azzardare troppo.
Rosaria Brancato

3 commenti

  1. IL DIVORZIO DEI MESSINESI,
    con l’aereoporto di Reggio è ormai questione passata in giudicato senza appello. Dunque che ci stiamo a fare nella Sogas i dati dicono che è Catania ad attrarre i messinesi. Spendiamo i soldini inserendo una linea di bus notturni per chi atterra da Milano e Roma dopo le 20,30 sino alle 23,30. Capitoo? Non occorre essere politici di professione per capirlo..

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  2. 'NDDRIA CAMBRIA 26 Luglio 2012 07:37

    Purtroppo non è più l’aeroporto, anche, di Messina per vari aspetti:
    l’apertura,nel 2002, della tangenziale di Catania fino al Fontanarossa dove ci sono più voli e differenziazione di prezzi;
    lo spostamento a Tremestieri di una parte dei traghetti privati,
    ciò ha determinato lo spostamento delle corse delle navi dal molo S.Francesco dai 20 minuti (10 minuti con le giornaliere)ai
    40 attuali. Si è tornati agli anni 60 per il traghettamento nello stretto,invece di migliorare.Tremestieri non andava fatto,bastava spostare tutto il naviglio CARONTE-TOURIST al Norimberga e fare la Strada del Mare da questo molo a Tremestieri,dove si prendeva l’autostrada o per Ct o per Pa.
    Accordarsi con i Bus per Catania con aumento delle corse.

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  3. NON CAPISCO LA LOGICA DI CONTRIBUIRE A “FONDO PERDUTO” AD UN AEROPORTO CHE è IN PERDITA E LO SARA’ DI PIU’ NEL TEMPO.VUOLE SPIEGARE NANNARE’,AI MESSINESI ED AI PROVINCIALI,LA MOTIVAZIONE DI UNO SPRECO???OPPURE SOTTO…SOTTO…GATTA CI COVA??

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