Ai domiciliari il presidente della Reggina Luca Gallo

Ai domiciliari il presidente della Reggina Luca Gallo

mario meliado

Ai domiciliari il presidente della Reggina Luca Gallo

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giovedì 05 Maggio 2022 - 14:50

Disposto nei suoi confronti anche il sequestro di 11 milioni 437mila euro («anche per equivalente», si specifica) e delle quote detenute in 17 società

REGGIO CALABRIA – Sistematico omesso versamento d’imposte e autoriciclaggio: queste le ipotesi di reato formulate nei confronti del presidente della Reggina Luca Gallo, che pochi minuti fa è stato arrestato dai finanzieri del Comando provinciale di Roma su disposizione del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale capitolino, così come chiesto dalla Procura romana, e sùbito posto ai domiciliari.

Misura cautelare per impedire la reiterazione dei reati

Nei confronti dell’imprenditore è stato altresì disposto un sequestro preventivo da 11 milioni 437mila euroanche per equivalente», si specifica) e delle quote detenute in 17 diverse società.

I provvedimenti, fanno sapere le Fiamme gialle, sono stati emanati «al fine d’impedire la reiterazione dei reati» ipotizzati.

Il travaso di somme sarebbe servito ad acquistare la Reggina. Ma i provvedimenti non riguardano la società amaranto

La Reggina è estranea al provvedimento e alla misura cautelare posta in esecuzione, si puntualizza.
Ma le somme oggetto di “travaso” tramite un complesso sistema di scatole societarie e l’Iva non versata sarebbero servite a Gallo (anche) a mettere a segno l’acquisizione della società amaranto.

La chiave è la somministrazione di manodopera

I finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria hanno indagato – su delega della Procura capitolina – sui flussi finanziari tra le numerose società che fanno capo a Gallo, attive in particolare nella somministrazione di manodopera a società operanti nella ristorazione come nel facchinaggio, nella logistica come nei servizi alberghieri e nelle pulizie.
Le società del gruppo di Luca Gallo oggetto del sequestro di quote impiegano, complessivamente, oltre 1.700 dipendenti.

Per autofinanziarsi, sistematico mancato versamento d’imposte

Le indagini hanno visto anche un’importante sinergia con l’Ispettorato nazionale del lavoro rispetto alle società riconducibili al fin qui presidente della società amaranto. In questo contesto, erano stati riscontrati la somministrazione di personale ricorrendo a finti appalti di servizi e l’autofinanziamento dell’attività imprenditoriale attraverso il sistematico omesso versamento delle imposte: l’Iva (Imposta sul valore aggiunto) e le ritenute, ma anche e soprattutto i contributi previdenziali per i dipendenti.

Indagini non esattamente “inattese”

Gli sviluppi giudiziari riguardo a Gallo non si possono propriamente definire “un fulmine a ciel sereno”…
Intanto, già prima che acquisisse il controllo della Reggina, l’imprenditore era finito nel mirino delle forze dell’ordine proprio per una storia relativa alla somministrazione di personale (“lavoro in affitto”) non regolare.

Nel 2020, la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria

Cosa che, nel 2020, non aveva impedito al sindaco di Reggio Calabria (oggi sospeso) Giuseppe Falcomatà di conferire al romano Gallo – ormai presidente del sodalizio amaranto – la cittadinanza onoraria della città dello Stretto…

Un’onorificenza conferitagli «per gli importanti traguardi che grazie al suo impegno e alla sua passione sono stati raggiunti dalla squadra di calcio cittadina della Reggina; per aver portato la Reggina alla promozione al campionato di calcio di serie B, ridando ai tifosi e alla cittadinanza tutta, da tempo in attesa di tale promozione, enorme entusiasmo nei confronti di una squadra che da sempre rappresenta un simbolo d’appartenenza per tutta la comunità cittadina; per la dedizione e la determinazione di un uomo che ha scelto d’investire tutte le sue energie nei valori dello sport e nel territorio della città di Reggio Calabria, credendo nella squadra cittadina e innescando, insieme al ritrovato entusiasmo per la Reggina, un percorso di riscatto sociale e di sviluppo economico del territorio da cui è scaturita anche la creazione di numerosi nuovi posti di lavoro».

Il sequestro l’anno scorso, la penalizzazione un mese fa…

Peraltro, lo scorso anno Gallo aveva subìto sempre nel contesto delle indagini svolte a suo carico un decreto di sequestro preventivo del controvalore di 7 milioni di euro.
E  solo nell’aprile scorso, poi, la Reggina sul fronte prettamente sportivo aveva rimediato una penalizzazione di 2 punti in classifica “a causa” di Gallo, per il mancato versamento di ritenute Irpef (appunto) relative all’anno 2021.

Il giudice per le indagini preliminari ha peraltro nominato un amministratore giudiziario per garantire la piena operatività delle società delle cui quote riconducibili a Luca Gallo è stato disposto il sequestro.

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Un commento

  1. È stata scoperta l’acqua calda….

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