Dall’emergenza sbarchi al personale ridotto all’osso, dal turn over all’età media dei poliziotti che si attesta sui 47/48, dai veicoli insicuri ai supporti tecnici quasi inesistenti, dai tagli della politica ad una politica del territorio che non c’è. Si è discusso si tutto questo stamani nel Salone degli Specchi della Provincia di Messina.
Aumento delle rapine, difficoltà nella gestione dei sempre più numerosi sbarchi, carenza di personale, situazione “sicurezza” quasi allarmante. Sono stati questi i temi caldi su cui si è dibattuto questa mattina nel Salone degli Specchi di Palazzo dei Leoni, durante il convegno “Messina in Sicurezza” promosso da tutte le organizzazioni sindacali delle Forze di Polizia di città e provincia.
“Oggi siamo qui a rappresentare la quasi totalità dei poliziotti messinesi”, ha esordito Daniela Mandanici, rappresentante di UGL Polizia di Messina. “E siamo qui per denunciare – ha continuato – l’allarmante ed ormai cronica carenza di personale che condiziona la Questura. Negli ultimi 5 anni, sono state centinaia le unità perse perché trasferite o messe in quiescenza e non reintegrate dall’Amministrazione Centrale”.
Un problema, quello del turn over bloccato al 55%, su cui più e più volte si sono concentrate le parole di tutti i rappresentanti sindacali che stamani hanno snocciolato numeri e dettagli su quella che definiscono “una situazione insostenibile”. Non a caso il titolo che si è scelto di dare all’intero convegno è stato “Siamo Sicuri?”. Perché loro, di questo, non ne sono “affatto sicuri”.
Dall’emergenza sbarchi al personale ridotto all’osso, dal turn over all’età media dei poliziotti che si attesta sui 47/48, dai veicoli insicuri ai supporti tecnici quasi inesistenti, dai tagli della politica ad una politica del territorio che non c’è. “Nei mesi abbiamo rappresentato più volte le nostre preoccupazioni ai vertici provinciali – si legge nella nota che è stata diramata – al Prefetto ed al Questore che, pur condividendole, si sono dimostrati impotenti davanti a questa situazione. Difatti, le ultime assegnazioni hanno visto la nostra provincia esclusa dall’invio di nuovo personale, che puntualmente accade ormai dal 1998”.
Un incontro aperto alla cittadinanza, ma soprattutto parole mirate e rivolte alla politica. “I tagli che la politica nazionale ha inflitto ai bilanci centrali – ha affermato la Mandanici – hanno causato problemi non solo alla sicurezza ma anche ai blocchi degli stipendi e degli incentivi. Noi non cerchiamo responsabili ma chiediamo che tutti i politici nazionali si attivino, ciascuno nel proprio ambito per risolvere la questione”. Parole accolte subito dagli unici deputati nazionali presenti, Francesco D’Uva e Vincenzo Garofalo, che si sono fatti portavoce perché le istanze dei poliziotti trovino ampio spazio a Roma.
Capitolo a parte, poi, quello dell’accoglienza e dei migranti in città. “I primi ad essere orgogliosi di una cristiana accoglienza – è stato ribadito – sono proprio gli appartenenti alle Forze dell’Ordine che, scegliendo un servizio e non un lavoro, hanno sempre dedicato il proprio operato al prossimo con slanci di generosità che fanno superare anche i minimi requisiti di sicurezza sanitaria”. Il problema, come più volte sottolineato, sta nel numero esiguo del personale che se da un lato fa fronte all’emergenza sbarchi, dall’altro non riesce a garantire la totale sicurezza in città. “Non è un caso – è stata la conclusione – che i dati i nostro possesso testimonino come e quanto i reati predatori siano in aumento, proprio quei reati che generano nei cittadini più paura e senso di incertezza, alimentando la convinzione che lo Stato sia impotente contro il dilagare della criminalità”. (Veronica Crocitti)
Certo, la politica taglia e taglia ancora sulla nostra sicurezza ma i loro sprechi e le loro appropriazioni indebite (eufemismo super) non si toccano… Cancro italiano, metastatizzato in maniera più che avanzata…
Certo, la politica taglia e taglia ancora sulla nostra sicurezza ma i loro sprechi e le loro appropriazioni indebite (eufemismo super) non si toccano… Cancro italiano, metastatizzato in maniera più che avanzata…