Almalaurea 2020. Il tasso di occupazione dei laureati Unime sale al 54 %

Almalaurea 2020. Il tasso di occupazione dei laureati Unime sale al 54 %

Redazione

Almalaurea 2020. Il tasso di occupazione dei laureati Unime sale al 54 %

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venerdì 12 Giugno 2020 - 10:30

L'anno scorso era del 52 %. Altri dati migliori rispetto alla media regionale ma ancora al di sotto della media nazionale

Il rapporto AlmaLaurea 2020 sul profilo e sulla condizione occupazione dei laureati dell’Università ́ di Messina è stato condotto su un campione di 3901 individui, in crescita di circa il 6% rispetto ai 3869 laureati (dato in crescita rispetto a quello della precedente rilevazione). La distribuzione delle diverse tipologie di corsi di laurea (triennali, magistrali biennali e magistrali a ciclo unico) rimane sostanzialmente invariata, rispetto agli anni predenti.

Studenti provenienti dall’estero

“Rispetto al 2019, è possibile notare un nuovo sostanziale miglioramento nella capacità dell’Ateneo di attrarre studenti provenienti dall’estero – ha sottolineato il prof. Dario Maimone Ansaldo Patti, delegato del rettore ad AlmaLaurea -. La popolazione studentesca straniera è nell’ultima rilevazione pari all’1.3% del totale, in crescita rispetto all’1% del 2019 ed allo 0.8% del 2018. La percentuale media siciliana rimane sostanzialmente invariata rispetto al 2019 (0.6%) ed al 2018 (0.5%). Il dato nazionale ha visto nel 2019 una flessione degli studenti stranieri al 3.1% dal 3.5% dell’anno precedente.

Studenti provenienti dalla Calabria

Il 21.1% degli iscritti proviene da fuori regione (rispetto al 20.1% del dato nazionale e a solo il 5.1% del dato regionale). “Chiaramente la collocazione geografica della città aiuta, ma sicuramente l’Università di Messina ha saputo mantenere nel corso del tempo il suo appeal presso gli studenti delle scuole secondarie calabresi, col ruolo di faro della conoscenza anche per la vicina Calabria”.

Età media

Calo, ancorché modesto, dell’età media dei laureati peloritani, scesa quest’anno a 26.2 anni, rispetto ai 26.5 anni della precedente rilevazione (leggermente al di sopra della media nazionale di 25.8, invariata su base annua, ma questa volta appena sotto la media regionale – 26.3 anni).

I laureati in corso

Continua invece l’aumento nella percentuale dei laureati in corso, superando la metà degli studenti e collocandosi al 51.9%, anche quest’anno al di sotto della media nazionale, ma anche quest’anno nettamente superiore al dato medio regionale (44.7%). L’obiettivo è quello di raggiungere (ed eventualmente migliorare) il dato medio nazionale.

I giudizi positivi

Aumenta, seppur di poco, la percentuale di giudizi positivi espressi dai laureati con riferimento alla loro esperienza a Messina. Ben il 90.1% (rispetto all’88.9% del 2019) degli intervistati ha espresso un giudizio di piena soddisfazione per quel che riguarda la loro esperienza. Addirittura il 68.3% dichiara che si iscriverebbe nuovamente all’Università di Messina. Tutti gli indicatori relativi al grado di soddisfazione degli studenti sono nettamente superiori al dato regionale con la sola eccezione di quello relativo alla valutazione circa l’adeguatezza delle aule (ovvero in generale delle strutture disponibili). Questo dato non tiene conto degli imponenti investimenti che sono stati effettuati dall’Ateneo e che progressivamente stanno andando ad ammodernare le strutture, che gli studenti quotidianamente frequentano. Si suppone che il dato, in qualche anno, sarà in linea se non migliore rispetto a quello regionale.

Condizione occupazionale

I dati sull’occupabilità sono superiori alla media regionale. Il tasso di occupazione dei laureati triennali è pari al 61%, (dato regionale: 59 %; dato nazionale: 74%). Coloro che hanno iniziato a lavorare dopo la laurea sono pari al 74% (dato regionale: 69.1%; dato nazionale: 58.4%). La retribuzione netta mensile appare in linea con il dato regionale e nazionale mentre con soddisfazione si riscontra che il 66.8% dei laureati messinesi ritiene che il proprio percorso di studi abbia facilitato la ricerca di una occupazione. Anche in questo caso il dato è nettamente superiore a quello regionale ed a quello nazionale. “E’ vero che una comparazione con la situazione nazionale è difficile, perché il mercato del lavoro in Sicilia subisce più che in altre realtà forti distorsioni e rigidità che ne impediscono un funzionamento efficiente. A maggior ragione, quindi, il dato messinese appare apprezzabile”.

Aumenta sensibilmente, pur mantenendosi al di sotto del dato nazionale, il tasso di occupazione dei laureati magistrali entro un anno, passati dal 51.9% del 2019 al 54.2% del 2020, con un dato sostanzialmente invariato per quanto riguarda il tasso di occupazione nel medio periodo (5 anni dal conseguimento del titolo). Aumenta anche se non in modo significativo il dato relativo alla retribuzione netta mensile, mantenendosi di poco superiore alla retribuzione media regionale.

Laurea utile per trovare un impiego

Anche in questo caso, tuttavia, gli studenti messinesi riconoscono l’importanza del titolo di studio ai fini dell’ingresso nel mondo del lavoro. La percentuale di coloro che dichiarano che la laurea ha giovato nella ricerca di un impiego è pari al 68.3%, di circa 3 punti percentuali inferiori al dato nazionale.

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