Altre vite grazie al cuore grande di Mario Angioletti. Arbitri in campo col lutto al braccio

Altre vite grazie al cuore grande di Mario Angioletti. Arbitri in campo col lutto al braccio

Alessandra Serio

Altre vite grazie al cuore grande di Mario Angioletti. Arbitri in campo col lutto al braccio

sabato 14 Settembre 2024 - 09:35

La famiglia dona gli organi dell'operaio di 35 anni vittima di un incidente in cantiere a Palermo. Oggi il ricordo dei colleghi arbitri

La famiglia ha prestato il consenso alla donazione degli organi di Mario Angioletti, l’operaio messinese di 35 anni morto in ospedale a Palermo dopo un incidente sul lavoro. Grazie a Mario, che lascia moglie e due figli, qualcun altro riacquisterà la speranza di poter vivere. La famiglia aspetta ora di accompagnarlo per l’ultimo viaggio, quando potranno essere celebrati i funerali.

Lutto nel mondo degli arbitri siciliani

Intanto oggi gli arbitri siciliani scendono in campo col braccio listato a lutto per ricordare il 35enne, componente della sezione messinese dell’Associazione Italiana Arbitri.

L’incidente sul lavoro a Palermo

L’elettricista è caduto da un’altezza di oltre 4 metri mentre operava su un ponteggio, in via Ugo La Malfa a Palermo. Il cantiere era a servizio della ristrutturazione di un immobile di Poste Italiane. Le sue condizioni sono apparse subito disperate ai soccorritori del 118 che lo hanno trasportato all’ospedale Villa Sofia, dove è rimasto giorni in coma, in Neuro Rianimazione.

Donati gli organi

Ore e giorni di angoscia e attesa, per la famiglia di Faro Superiore, che ha atteso dietro la porta del reparto nella speranza di una buona notizia. Buona notizia che però non è arrivata. Dopo aver lottato tra la vita e la morte, ieri per Mario è stata dichiarata la morte cerebrale.

3 commenti

  1. Mario era una delle persone più dolci e gentili che io abbia mai conosciuto. Una bella persona che chiunque vorrebbe come amico, sempre allegro e solare e pronto a correre in aiuto degli altri. Spero che i suoi figli abbiano sempre la possibilità di sapere che padre meraviglioso hanno avuto e possano crescere con la consapevolezza del grande esempio che è stato Mario anche se per poco tempo. Non c’è giustizia in tante cose in questa vita e questo tragico evento purtroppo ne è la prova ma sono certo di poter rivedere l’umanità e l’allegria di Mario negli occhi dei suoi amati figli e questo, renderà forse il dolore ingiusto di questa tragedia meno forte. Ciao Mario.

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  2. Ho avuto il piacere di conoscerlo per dei lavori svolti a casa mia, ragazzo solare, gentile, puntuale e preparato, sempre sorridente e allegro.
    Ciao Mario
    RIP

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  3. Ho ammirato i familiari di questo sfortunato giovane ,che in questa loro dolorosa perdita, hanno pensato a fare del bene donando i suoi organi…..leggendo la descrizione fatta ,di come fosse lui nella vita , è stata proprio la scelta giusta…..una parte di lui continuerà a vivere,e far rivivere chi era “condannato” a morire ,a secondo del trapianto che aspettava…..una morte così ingiusta,ha lasciato un prosieguo alla vita….non darà pace,ma servirà a pensare, che seppur lontano dagli occhi,lui ,in questo modo,continuerà a vivere!

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