A distanza di alcuni giorni dallo scontro tra il direttore generale dell'azienda e il consigliere, il presidente lo ha spiegato in commissione: "I due hanno già chiarito"
MESSINA – Il presidente di Amam Paolo Alibrandi ha affermato di aver avviato “una procedura interna per rendermi conto di cosa sia successo”, dopo lo scontro fisico di venerdì scorso tra il direttore generale della società partecipata, Davide Maimone, e il consigliere della sesta municipalità Giovanni Donato, avvenuto durante un sopralluogo a Pace su presunti sversamenti.
Sulla vicenda il presidente è tornato durante la seduta di ieri pomeriggio della quarta commissione, in cui si è parlato soprattutto del problema a Torrerossa con E-distribuzione. Inevitabile, però, la richiesta di chiarimenti pervenuta dai consiglieri comunali. Alibrandi ha quindi spiegato: “L’ho detto al sindaco e l’ho fatta partire già venerdì sera, dopo che il direttore, tornando, mi ha raccontato che cosa è successo. Poi nei giorni successivi i due si sono incontrati e hanno chiarito. Però ripeto: abbiamo avviato una procedura interna di cui darò riscontro al sindaco Basile, che è stato già informato. Io non ho una carica elettiva ma chi la ha, come il presidente di Circoscrizione, prima di tradurre le parole di una segnalazione in una nota dovrebbe verificare. Perché le parole hanno un significato”.
Alibrandi si riferisce all’utilizzo, nelle segnalazioni, di parole come “liquami”, o fogna e altre simili.

Poesia e solita poesia, il Direttore Generale va dimesso, non esiste in democrazia lo scontro fisico con un consigliere eletto democraticamente.