Uso domestico 86 milioni, commerciale 33 milioni. Ecco i crediti Amam

Uso domestico 86 milioni, commerciale 33 milioni. Ecco i crediti Amam

Marco Ipsale

Uso domestico 86 milioni, commerciale 33 milioni. Ecco i crediti Amam

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lunedì 07 Ottobre 2019 - 14:27

La media del debito degli utenti singoli è di circa 600 euro. Per le aziende è molto più alta

119 milioni 224mila 379 euro. Ecco a quanto ammontano i crediti Amam per acqua non pagata. Il 73 %, 86 milioni, sono debitori ad uso domestico, a loro volta suddivisi tra utenti singoli e condomìni il 27 %, 33 milioni, sono utenze commerciali. Ecco il dettaglio:

I DEBITORI PER USO DOMESTICO (73 % – 86 milioni)

I debitori per uso domestico sono 78mila 648 e la media di ogni debitore è di “soli” 683 euro. Ovviamente, considerato l’elevato numero di debitori, questo contribuisce a formare il 45 % del credito, pari a 53 milioni 731mila euro. Viene incassato il 78.87 % del dovuto, evaso il 21,13 %.

Una percentuale importante, il 28 %, è rappresentata da 2.494 condomini (circa 53mila utenze singole): 33 milioni 617mila euro (con una media di 634 euro a utenza). Viene incassato il 77,85 % del dovuto, evaso il 22,15 %.

LE AZIENDE DEBITRICI (27 % – 33 milioni)

Si passa poi alle aziende. 3.755 quelle edili, con un debito totale di 9 milioni 187mila euro, una media di 2.446 euro ciascuna, e una percentuale del 7,71 % sul credito totale di Amam. Viene incassato il 75,64 % del dovuto, evaso il 24,36 %.

181 tra ospedali, caserme e carceri, con un debito di 7 milioni 873mila euro, media di 43mila 500 ciascuno, e una percentuale del 6,60 %. Viene incassato il 79,28 % del dovuto, evaso il 20,72 %.

6mila 280 aziende commerciali, con un debito di 7 milioni 560mila euro, media di 1.204 euro ciascuna, e una percentuale del 6,34 %. Viene incassato il 67,18 % del dovuto, evaso il 33,82 %.

134 tra Università, scuole e uffici pubblici, con un debito di 2 milioni 830mila euro, media di 21mila 120 euro, e una percentuale del 2,37 %. Viene incassato il 54,75 % del dovuto, evaso il 45,25 %.

856 aziende industriali, con un debito di 2 milioni 437mila euro, media di 2.847 euro, e una percentuale del 2,04 %. Viene incassato il 68,53 % del dovuto, evaso il 31,47 %.

30 tra giardini, ville, impianti sportivi e cimiteri, con un debito di 1 milione 618mila euro, media di 53mila 937 euro ciascuno, e una percentuale dell’1,36 %. Viene incassato solo 13,32 % del dovuto, evaso l’86,68 % del dovuto.

10 alberghi, con un debito di 208mila 900 euro, media di 20mila 890 euro, e una percentuale dello 0.18 %. Viene incassato il 76,98 % del dovuto, evaso il 23,02 %

4 per acqua alle navi, con un debito di 159mila 630 euro, media di 39mila 907 euro, e una percentuale 0.13 %. Viene incassato il 95,63 % del dovuto, evaso il 4,37 %.

IL TOTALE DEI CREDITI

Si arriva ad un totale di 119 milioni 224mila 379 euro, con una media di 1.290 euro a utenza. L’Amam incassa solo il 77,3 % di ciò che dovrebbe, mentre manca il restante 22,7 %.

LA DIFFERENZA TRA IL PERIODO 1999-2013 E IL PERIODO 2014-2018

Il quadro è suddiviso tra gli anni dal 1999 al 2013, ma non in prescrizione perché è stato notificato atto interruttivo, e quelli dal 2014 al 2018. Ed emerge che quello di non pagare l’acqua è un malcostume duro a morire.

Tra il 1999 e il 2013, su un fatturato aziendale di 388 milioni 477mila euro, c’è ancora un 16,27 % non incassato, pari a 63 milioni 190mila euro. Tra il 2014 e il 2018, su un fatturato di 136 milioni 737mila euro, non sono stati incassati 57 milioni 727mila euro, cioè il 42,22 %.

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