Ammissione a Medicina, ricorso accolto per 50 ricorrenti

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Ammissione a Medicina, ricorso accolto per 50 ricorrenti

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martedì 23 Luglio 2019 - 10:03

Fra gli ammessi oltre una decina provengono dagli atenei Siciliani di Messina, Catania e Palermo

Il Consiglio di Stato ha accolto gli appelli degli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti ed ordinato l’ammissione dei primi 50 ricorrenti ai corsi di Medicina. Fra gli ammessi oltre una decina provengono dagli atenei Siciliani di Messina, Catania e Palermo. E’ quanto riferiscono gli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti.

Il commento

“La nostra tesi, accolta dal Consiglio di Stato – ha dimostrato – commentano i due legali – che nonostante gli Atenei potessero formare ben più studenti, stante la volontà dichiaratamente politica di non finanziare più borse di studio, si è attuata una lenta e costante politica di sottoutilizzazione delle risorse di Ateneo utile ad evitare alle strategie politiche di investire sempre meno sulle successive borse di studio. Il decremento di ammissioni, nonostante i tanti studenti che si cimentano al test, difatti, non è affatto giustificato dalle carenti risorse degli Atenei e dalla impossibilità di questi di ben formare gli studenti sulla base di adeguati standard europei, ma solo sulla base di tali scelte per nulla compatibili con il diritto costituzionalmente garantito allo studio”.

Carenza dei medici

“La decisione del Consiglio di Stato – continuano Delia e Bonetti – peraltro, segue quella resa pubblica dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane secondo cui per risolvere gli errori di programmazione di questi ultimi anni è necessario non solo “aumentare le borse destinate agli specializzandi ma, anche, allargare le maglie delle iscrizioni ai corsi di laurea in Medicina. Per rimpiazzare tutti i 56mila medici che nei prossimi 15 anni lasceranno il servizio sanitario nazionale, è la proiezione dell’Osservatorio, saranno necessarie 13.500 immatricolazioni ai corsi di laurea in Medicina – circa 5mila studenti in più da formare ogni anno – e 11mila posti di specializzazione” (“Medicina, servono 5mila studenti in più l’anno”, da Il Sole 24 ore del 19 aprile 2019)”.

“Per noi – concludono – Delia e Bonetti – è vinta una battaglia sul diritto allo studio che consentirà a migliaia di nostri ricorrenti di poter studiare”.

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