Comuni siciliani in difficoltà. Il 14 aprile l'assemblea dei sindaci a Palermo

Comuni siciliani in difficoltà. Il 14 aprile l’assemblea dei sindaci a Palermo

Comuni siciliani in difficoltà. Il 14 aprile l’assemblea dei sindaci a Palermo

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venerdì 14 Marzo 2014 - 11:20

Il presidente dell'Anci Sicilia, Leoluca Orlando, è intervenuto anche sulla legge istitutiva dei liberi consorzi: "Non è prevista né un’intesa né alcuna forma di confronto istituzionale con gli enti locali, attraverso la Conferenza Regione-Autonomie locali o l’Anci. La criticità più grande è rappresentata dal fatto che l'adesione debba avvenire senza avere preventiva contezza delle funzioni e del quadro finanziario"

Si svolgerà a Palermo il prossimo 14 aprile l’Assemblea dei sindaci siciliani per ribadire con forza la situazione di sofferenza, ormai insostenibile, in cui versano tutti i comuni dell’Isola. E’ stato deciso questa mattina durante il Consiglio regionale dell’Associazione, svoltosi a Villa Niscemi.

L’assemblea dei primi cittadini sarà preceduta da una nuova riunione del Consiglio regionale, durante la quale sarà definita una piattaforma di proposte, articolate dai comuni, che partendo da problematiche attinenti il futuro dei liberi consorzi arriverà a trattare anche le questioni relative agli aspetti di natura finanziaria e di liquidità.

Per trovare delle soluzioni concrete ai problemi di natura finanziaria, il Consiglio regionale ha deciso di chiedere la convocazione, in tempi brevi, della Conferenza Regione – Autonomie locali per affrontare in maniera organica tutti i nodi relativi a: trasferimenti ai comuni, lavoratori precari, contratti di servizio e trasporto rifiuti isole minori.

Per quanto riguarda la legge sui liberi consorzi il presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, ha precisato “Constatiamo che siamo in presenza di una legge che non prevede in nessun caso, né un’intesa né alcuna forma di confronto istituzionale con gli enti locali, attraverso la Conferenza Regione-Autonomie locali o l’Anci. Siamo favorevoli al superamento delle province attraverso una riorganizzazione territoriale che coinvolga gli enti locali nel
rispetto delle loro identità. La legge – ha aggiunto Orlando – presenta gravi criticità, tra queste il fatto che l’adesione debba avvenire senza avere preventiva contezza delle funzioni e del quadro finanziario. Inoltre, in riferimento agli organi e al tema relativo alla composizione delle giunte, non fa riferimento alla legge 6 sulla riserva di genere. E’ solamente attraverso la declinazione delle funzioni e dei servizi gestiti dai liberi consorzi e la determinazione degli aspetti di natura finanziaria e patrimoniale che si possono creare aggregazioni efficienti. Riteniamo, dunque, che la legge approvata in alcuni suoi aspetti costituisca un vulnus costituzionale per l’autonomia comunale. Pertanto facciamo appello per un intervento degli organi di controllo e del Commissario dello Stato”.

“In vista dell’Assemblea e al fine di elaborare una proposta articolata – ha concluso Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’AnciSicilia – la nostra associazione darà vita ad un comitato tecnico-scientifico che avrà il compito di esaminare nel dettaglio l’iter procedurale che porterà alla costituzione dei liberi consorzi e
delle città metropolitane”.

All’incontro erano presenti, tra gli altri: Luca Cannata, vice presidente vicario dell’AnciSicilia, Paolo Amenta, Fabrizio Di Paola, Salvatore Lo Biundo e Giulio Tantillo, vice presidenti.

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