Babbo Natale pensaci tu…

Babbo Natale pensaci tu…

Babbo Natale pensaci tu…

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mercoledì 24 Dicembre 2008 - 11:06

La filastrocca della speranza messinese: consigli e desideri rivolti al -vecchio-, per qualche regalo sotto l'albero della nostra città. Come sempre, porta aperta anche ai vostri pensieri

Babbo Natale pensaci tu, rendi felice questa tribù; regala la pace a chi non ce l’ha e dona un futuro a questa città. Babbo Natale se esisti davvero, esaudisci ogni nostro pensiero; ma non gettarlo, giù dal camino, prova a influire sul nostro destino.

Caro Babbo qui c’è bisogno, non possiamo accontentarci dell’ennesimo sogno, serve lavoro e non solo promesse, perché da cento anni son sempre le stesse. Io te ne prego pulisci le menti, spiega agli amministratori che i conti correnti, è vero aiutano ad esser felici, ma questo è per tutti, non solo per gli amici. Fagli capire che i concittadini hanno espresso un voto come i cretini, immaginavano una Messina diversa, da nord a sud e il mare che la attraversa. Sognavano strade dritte e con pulizia, partendo dal centro fino in periferia; sognavano una bella città da amare e invece si finisce sempre per emigrare.

Cari Natale e Gesù Bambino, adesso ai più “importanti” va il mio pensierino; perché con un pizzico di fantasia, vorrei umilmente indicarVi la via.

Volate al Comune dal primo cittadino, che molti di noi chiaman Peppino; chiarite che se l’andazzo sarà sempre questo, inevitabilmente sarà dissesto; spingetelo a dare priorità, alle vere necessità; e adesso che ha pure i poteri speciali, di non utilizzarli per andare alle Baleari. C’è un’intera “piazza” che aspetta vogliosa, che finalmente cambi qualcosa; che si creino le basi per un vero sviluppo e non si conceda tutto ad un gruppo. Andate anche dagli assessori, affinché facciano il massimo nei loro settori; di andare veloce che nessuno li ferma, perché come premio c’è la riconferma (questo non vale per i dirigenti, ma facciano bene ugualmente). Poi posteggiate sul corso Cavour, dove vedete diverse auto blu; lì c’è la sede della Provincia Regionale, sembra che lì sia sempre Natale. Chiedete di un uomo chiamato Nanni, fa politica da un paio d’anni; ha la barba meno lunga della vostra, sapete ha la “fissa” del mettersi in mostra. Ditegli che anche da lui aspettiamo molto, e che si chiarisca in cosa è coinvolto; che tutto il territorio faccia decollare e almeno per domani spenga il cellulare (…). Rappresentanti noi ne abbiamo tanti, chiamati così non sol per i contanti; ci sono anche quelli di Roma e Palermo, ma tutto sembra restare fermo. Dici a loro che se davvero ci tengono, di ricordare da dove provengono; e che non esistono solo i partiti, ci sono emergenze oltre cene ed inviti.

Se avete tempo, oltre i politici, vorrei segnalarVi altri punti critici; uno riguarda l’Università, croce e delizia di questa città. C’è un Rettore due volte indagato, al quale è stato ri-sospeso il mandato; poco ci importa ma è chiaro che, gli studenti voglion sapere perché. C’è chi ha studiato con sacrifici e chi avrebbe favorito gli amici; ma ciò non riguarda solo Messina per questo la giustizia deve essere complessiva. Salutate Ferlisi, ma non andate la mattina, c’è una fila di Tir in via La Farina; tranquilli, tranquilli, è sottocontrollo, c’è la Cartour Beta che sbarca a mezzogiorno. E se arrivate in fondo vedrete dove ha inizio, dei trasporti il pubblico servizio; bus, tram e parcheggi sapete hanno un costo, ma non bastano a pagare lo stipendio di Agosto. Correte, fate presto, sta per far sera, dovete ancora visitare la Fiera; una volta sapete, era amata e conosciuta adesso c’è chi l’ha pure svenduta. L’Ente ha subito perfino lo sfratto, senza un nuovo preventivo patto; regalate a Grazia e a chi verrà dopo, una vetrina che sia degna di quel logo. E a proposito di marchi e titoli sportivi, andate al San Filippo per vedere i divi. No mi sono sbagliato, era qualche anno fa, quando giocavamo ancora in serie A.

Caro Babbo Natale, nella povertà, è tanto passionale questa città; per questo ti dico, se un regalo ti avanza, regalaci un presidente che non si chiami Franza.

Ci sono tante cose che ti vorrei dire, ma il nostro tempo sta per finire; approdi, svincoli, turismo e altre mille disfatte, prova ad incidere dove tutto parte. Ascolto il coro di chi cerca lavoro, i disoccupati ma non solo loro; accogli l’appello anche dei precari e agli ex Molini Gazzi consegna area e macchinari. A chi opera a rischio, dai sicurezza, tu sai una morte quanto fa tristezza; fai in modo che la gente onesta, possa avere una vita giusta. Cancella tutti i concorsi truccati, dai una casa nuova ai veri baraccati; fai tornare la pace tra imprenditori e sindacati e tante possibilità nuove, non solo da impiegati. Fai si che TUTTI quelli che sudano per un mese, possano avere uno stipendio almeno per le spese; che si continui a combattere ogni forma di criminalità, e tutto ciò che comportano complicità e omertà. Porta a magistrati e giudici in veste, tranquillità per sviluppare le inchieste; e per quelli che rischiano e ai trasferiti, riponi sotto l’albero auguri infiniti. Dai forza e incoraggia il nostro Questore, spingilo ad arrestare ogni malfattore; invece ringrazia e porta il nostro rispetto, per quello che ha fatto e farà il Prefetto. Allontana il rischio di terremoti e sventure, conforta i malati con le necessarie cure; regala un sorriso anche in Provincia e a Reggio, per tutti quelli che di noi stanno peggio.

Caro Natale, lo so vai di corsa, è ancora piena la tua enorme borsa; ti rubo solo altri due minuti, per un desiderio e due brevi saluti: la riflessione che mi preme di più, e alla quale sono certo hai pensato pure tu, è che un bambino nato qui da poco, non guarda oltre il suo piccolo gioco; ma noi più grandi vogliamo capire, se può essere qui il suo avvenire; regalaci almeno questa speranza, che non torni qui solo per fare vacanza. Adesso ho finito, te lo prometto, ma TempoStretto dove lo metto? Dai avvenire a questa piccola barca e a tutta quanta la libera stampa.

EMANUELE RIGANO

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