I servizi sociali di Mantineo ripartono dagli Stati generali. Tre mesi per decidere il futuro

I servizi sociali di Mantineo ripartono dagli Stati generali. Tre mesi per decidere il futuro

Francesca Stornante

I servizi sociali di Mantineo ripartono dagli Stati generali. Tre mesi per decidere il futuro

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venerdì 23 Gennaio 2015 - 16:00

In questo anno e mezzo ha prevalso la logica della continuità per garantire i servizi, adesso però l'assessore punta a quella riorganizzazione auspicata ma non ancora realizzata. Il progetto è di coinvolgere tutti gli attori del settore sociale per definire modello di gestione, standard qualitativi, servizi e arrivare agli Stati generali di aprile con le idee chiare.

In campagna elettorale Nino Mantineo dichiarava a muso duro che nel settore dei servizi sociali la città non partiva da zero ma da sotto zero. Un anno e mezzo dopo le cose non sono cambiate come ci si aspettava, forti sono state le proteste a cui abbiamo assistito anche fino a poche settimane fa, ancor più forte è il malcontento che serpeggia tra i lavoratori del comparto e gli stessi utenti, da poco sono stati affidati i servizi con i nuovi bandi che però non hanno segnato il passo del cambiamento. E dunque si torna a parlare di riorganizzazione dei servizi sociali, di rimodulazione di un settore sempre caldissimo e difficile, si torna a parlare dell’esigenza di mettere al centro il cittadino utente, di creare servizi in base alle esigenze delle fasce deboli a cui il sociale si rivolge. In che modo? Con gli “Stati generali dei servizi sociali”. Ad illustrare quello che nelle intenzioni dovrà essere il nuovo corso è stato l’assessore Mantineo insieme agli esperti comunali, Rosario Ceraolo, Antonino Anastasi e Salvatore Rizzo, e la presidente della Consulta comunale delle organizzazioni sociali, Maria Lucia Serio. Sul tavolo di discussione finalità e obiettivi che hanno indotto l’Amministrazione comunale a convocare per i prossimi 10 e 11 aprile gli Stati generali che si pongono come appuntamento finale di un percorso che inizia oggi e che dovrà portare a definire quale sarà il modello di gestione del settore dopo un lungo confronto che l’amministrazione intende avviare con tutti gli attori istituzionali, del privato sociale e delle imprese, che operano nel modo dei servizi sociali. Definire dunque le linee portanti della programmazione e gestione nel presente e nell’immediato futuro del “welfare della comunità cittadina e distrettuale” di Messina, un punto di partenza che appare troppo generico dopo un anno e mezzo di attività e che rischia di dilungare ulteriormente i tempi di intervento. Ma l’assessore non ha dubbi sul fatto che sia questa la strada più giusta da seguire, avviando un confronto serrato per giungere alla soluzione più rispondente alle esigenze della città. Pensare che però l’assessore e il suo gruppo di lavoro non abbiano nessuna idea di riferimento sarebbe surreale, soprattutto perché alle spalle c’è un anno e mezzo di attività amministrativa. Ecco dunque che spunta per esempio l’ipotesi di un settore dedicato ai servizi sociali all’interno di quella che dovrebbe essere la famosa Multiservizi di cui però ancora poco o nulla si sa. Ma bisogna aspettare qualche mese per capire cosa verrà fuori dagli Stati generali che dovranno servire proprio a questo.

“È necessario – ha spiegato Mantineo – riprogrammare il sistema dei servizi nella nostra città; esso nasce negli anni ottanta in un contesto sociale, politico ed economico, molto diverso e nel tempo, pur presentando anche degli aspetti positivi e di eccellenza, spesso ha riprodotto se stesso senza la necessaria capacità di adattarsi e ridefinirsi rispetto ai nuovi rischi sociali e ai nuovi bisogni. Siamo chiamati pertanto ad un'azione di ripianificazione che questa Amministrazione non intende fare da sola, ma coinvolgendo tutti gli attori sociali, economici, istituzionali che a vario titolo sono coinvolti nella programmazione dei servizi nel nostro territorio. A tal fine – ha concluso l'Assessore – intendiamo avviare un percorso che ci porti ad un significativo momento di confronto che vogliamo definire gli Stati Generali degli attori del welfare cittadino”.

L’assessore ha parlato anche di quelle che sono le priorità da perseguire: costituzione di un Ufficio Servizi Sociali, avvio del segretariato sociale, collaborazione con le reti di prossimità sul territorio con il privato sociale, creazione di un albo degli operatori, valutazione dei servizi. Idee che erano state già lanciate durante i giorni delle proteste e dell’emergenza a Palazzo Zanca e che saranno parte integrante di questo progetto. Mantineo però si sbilancia poco quando le domande si spostano sulle polemiche che anche negli ultimi tempi hanno riguardato il Dipartimento servizi sociali dove da anni non avviene la rotazione di dirigenti e funzionari: “E’ giusto che ci sia una rotazione ma non in maniera punitiva, bensì inserita in una più ampia organizzazione della macchina amministrativa” ha dichiarato l’assessore che in questo momento punta soprattutto a costruire un rapporto di alleanza fattiva con il Dipartimento.

Il percorso verso gli Stati Generali, come ha spiegato Rosario Ceraolo, si articola in tre fasi: la prima, prevede la presentazione di un documento dell’assessore alle politiche sociali contenente da un lato le linee guida dell’assessorato per la costruzione di un welfare comunitario, dall’altro lo stato delle politiche e dei servizi sociali nella città di Messina; la seconda fase si svilupperà attraverso momenti di incontro, di ascolto, di confronto tra l’Amministrazione comunale ed i diversi soggetti istituzionali e del privato sociale. Oggetto di confronto saranno i documenti programmatici presentati dall’Amministrazione sui quali si chiederà ai diversi soggetti coinvolti, di fornire, preferibilmente in forma scritta, informazioni, osservazioni, suggerimenti proposte. Contestualmente allo svolgimento della seconda fase, sarà programmato un seminario di approfondimento sui modelli di gestione dei servizi sociali, per favorire il confronto tra diversi modelli di gestione sperimentati nel territorio nazionale per comprendere meglio i punti di forza e di debolezza delle diverse opzioni in campo. La convocazione degli “Stati generali” il 10 e 11 aprile, rappresenta la terza fase, vale a dire il punto conclusivo del percorso, e si svolgerà attraverso un momento di confronto e di studio seguito dall'elaborazione e la condivisione di un documento conclusivo che offrirà le linee guida del welfare cittadino per il prossimo triennio. Con tale proposta si intendono perseguire i seguenti obiettivi: individuare in modo condiviso bisogni, urgenze e necessità del territorio; elaborare strategie condivise di intervento; introdurre un metodo concertativo e partecipativo idoneo a identificare e progettare politiche sociali per la città e il distretto di Messina; ricostruire relazioni tra i diversi attori istituzionali e sociali coinvolti, improntate alla consapevolezza delle specificità e delle convergenze che animano l’azione dei diversi attori; condividere riflessioni, approfondimenti, analisi sul modello di gestione per il welfare municipale. Il progetto sarà coordinato ed organizzato da un gruppo di lavoro del quale ne faranno parte l'assessore alle Politiche sociali, Nino Mantineo e il dirigente dello stesso dipartimento, Giovanni Bruno, gli esperti comunali, per la consulenza delle politiche di promozione e tutela della salute e sanità pubblica, Antonino Anastasi; per la consulenza e la collaborazione nelle politiche comunali rivolte al volontariato ed alla solidarietà, Rosario Ceraolo; Maria Lucia Serio, e Salvatore Rizzo, rispettivamente presidente ed esperto della Consulta comunale delle organizzazioni sociali. Tutte le fasi descritte saranno svolte in collaborazione con la suddetta Consulta in quanto organismo di supporto all'azione amministrativa, e con l'ufficio di coordinamento della stessa. Tutto il percorso degli Stati Generali sarà partecipato e reso pubblico anche grazie all’attivazione di un sito internet dedicato, una pagina facebook ed un profilo twitter (operativi tra una settimana), oltre che attraverso i siti istituzionali e l’ufficio stampa del Comune di Messina.

“Sulla qualità della vita delle persone si misura la qualità della politica che mettiamo in atto” ha dichiarato Mantineo. Inevitabile dunque non pensare a Casa Serena, in queste ultime settima finita di nuovo sotto i riflettori proprio per alcune vicende che hanno messo in luce gravi carenze e disservizi. Anche su Casa Serena ancora sembrano non esserci certezze per il futuro, ma l’assessore è chiaro: “I problemi sono sotto gli occhi di tutti e se giungeremo alla conclusione che la struttura non garantisce determinati standard per gli anziani che ospita dovremo farcene una ragione”.

Nel frattempo si riparte dagli Stati generali. Che per l’assessore significa ripartire non da zero ma da tre.

Francesca Stornante

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