Polizia mortuaria, l'Autorità anticorruzione trasmette gli atti del bando alla Corte dei conti

Polizia mortuaria, l’Autorità anticorruzione trasmette gli atti del bando alla Corte dei conti

Polizia mortuaria, l’Autorità anticorruzione trasmette gli atti del bando alla Corte dei conti

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martedì 01 Settembre 2015 - 22:04

L'Anac trasmette alla Corte dei conti gli atti del bando del 2013 per i servizi di polizia mortuaria e invita il Comune a revocare in autotutela la nuova gara analoga alla precedente. "Due anni fa ho segnalato il caso all'assessore Ialacqua-dichiara il consigliere Zuccarello- ma non mi ha ascoltato. Adesso che farà? E il dirigente Manna, oberato da tanti incarichi, lascerà almeno una delle sue poltrone?"

Sul bando di gara per i servizi di polizia mortuaria, trasporti funebri, raccolta e smaltimento dei rifiuti l’Anac dà ragione all’impresa, trasmette gli atti alla Corte dei Conti ed invita il Comune a revocare in autotutela la nuova gara (bandita in modo analogo alla precedente).

A richiedere l’intervento dell’Autorità nazionale anticorruzione era stata nel 2013 la società Servizi cimiteriali srl, rilevando nel bando una serie di anomalie poste inutilmente all’attenzione del sindaco Accorinti e dell’assessore Ialacqua.

Quasi due anni dopo il bando da 1 milione e 254 mila euro arriva la decisione dell’Anac. La delibera dell’Anticorruzione accoglie i rilievi posti dalla Servizi cimiteriali di Emanuele Bonfiglio, trasmette gli atti alla Procura regionale della Corte dei conti ed invita l’amministrazione, che nel frattempo ha bandito una nuova gara con modalità analoghe alla precedente a valutare l’ipotesi di revoca in autotutela.

Il punto contestato dalla Servizi cimiteriali srl, dal quale scaturiscono tutte le criticità riscontrate dall’Anac riguarda la decisione del Dipartimento cimiteri di espletare la gara direttamente e non attraverso l’Urega, sostenendo la tesi di un appalto misto (lavoro-servizi-forniture) a prevalente componente di “lavoro” ma la cui voce specifica comportava una spesa di 1 milione e 088 mila euro, al di sotto della soglia di 1 milione e 250 mila euro oltre la quale scatta la competenza dell’Ufficio regionale per le gare d’appalto. Altre criticità, come l’incarico di progettazione al geometra del dipartimento per oltre 25 mila euro, i requisiti richiesti alle società partecipanti, nonché l’opzione di proroga prevista dalla gara, hanno spinto l’Anac ad evidenziare come il quadro complessivo abbia “fatto emergere significative anomalie”.

L’aver considerato l’appalto come “lavoro” in quanto componente preponderante piuttosto che come servizi ha condizionato tutta la procedura. Il Dipartimento cimiteri, rispondendo alle istanze dell’Anticorruzione tra aprile e maggio scorso ha sostenuto che nell’appalto la componente lavoro avrebbe avuto un peso economico di valore maggiore (1 milione di euro) ma non tale da comportare l’obbligo di’espletamento della gara da parte dell’Urega. Da qui però, evidenzia l’Anac sono derivate una serie di conseguenze, come quella di richiedere alle ditte requisiti attinenti agli appalti per lavori piuttosto che per servizi: “sono state evidenziate specifiche anomalie relativamente alla tipologia dell’appalto, agli incentivi di progettazione, ai requisiti di partecipazione, all’opzione di proroga etc etc”.

L’Anticorruzione sottolinea come la normativa nazionale stabilisca che le attività di polizia mortuaria, il trasporto funebre, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti da attività cimiteriale, siano soprattutto servizi, al di là dell’aspetto quantitativo di eventuali “lavori”.Nel caso in specie tra l’altro le opere e i loculi sono già pre-esistenti: “La definizione di “lavori” per le attività indicate-si legge- appare impropria e la condotta dell’amministrazione è apparsa incoerente perché da un lato considera la gara come appalto per lavori dall’altro si espleta l’iter sottraendolo all’Urega in ragione dell’importo della sola componente lavori e non di quello a base d’asta”.

Altra anomalia riscontrata è la determina dirigenziale n°58 del 12/6/2013 con la quale si approva il “progetto di interventi di polizia mortuaria”, affidandolo al geometra del Comune, con un incarico assegnato il giorno prima, n°57 dell’11/6/2013 per oltre 25 mila euro. “Prendendo a base di calcolo un importo dei lavori sovrastimato la stazione appaltante ha di conseguenza sopravvalutato l’incentivo per il progettista e ha riconosciuto una somma di 25 mila euro in parte non dovuta” conclude l’Anticorruzione. Un conto è fare un progetto per un’opera un altro è farlo per i servizi (che in teoria non necessitano della progettazione di un geometra). L’erronea valutazione dell’appalto ha comportato conseguenze nella richiesta dei requisiti alle società partecipanti “L’amministrazione non ha richiesto per i servizi alcun requisito speciale di capacità tecnico professionale sebbene la normativa richieda l’obbligo di particolari certificazioni e attrezzature”. Tra i requisiti richiesti nel bando paradossalmente mancavano quelli specifici per il servizio cimiteriale, come le specifiche autorizzazioni per il carro funebre o l’iscrizione delle ditte all’albo gestori ambientali per la lo smaltimento dei rifiuti speciali. Anomala è apparsa anche l’opzione alla proroga fino alla possibilità di triplicare il contratto annuale. Il Dipartimento dapprima ha giustificato l’opzione attribuendola ad un refuso negli atti.

“Avevo ragione io- commenta il consigliere comunale Daniele Zuccarello- Due anni fa ho segnalato inutilmente all’assessore Ialacqua le anomalie del bando che “spacciava” per lavori quelli che in realtà sono servizi. Per non parlare dell’incarico da 25 mila euro al geometra del Comune per fare il progetto e affidato il giorno prima della delibera d’approvazione progetto stesso. In 24 ore il geometra ha elaborato un progetto che noi cittadini abbiamo pagato 25 mila euro… Quanto ai requisiti richiesti alle imprese, è come se il Comune avesse richiesto l’autorizzazione per l’uso della ruspa piuttosto che l’abilitazione alla guida del carro funebre…. Adesso che l’Anac sollecita il Comune a revocare la nuova gara, mi chiedo, che farà Ialacqua? Errare è umano, perseverare è diabolico. Vorrà continuare ad esporre il Comune ad i rischi derivanti da un danno erariale? Vuol fare arrivare anche questo bando all’attenzione della Corte dei conti? Quanto al dottore Manna, comprendo benissimo che tra l’incarico all’Atm e quello ai Cimiteri è oberato di lavoro, ma nessuno è superman. Forse è arrivato il momento che rinunci ad una delle sue poltrone”.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Sono curioso di capire come agirà l’amministrazione della legalità , quella contro i soprusi .

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  2. Sono curioso di capire come agirà l’amministrazione della legalità , quella contro i soprusi .

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