Cortile Teatro Festival, un'intensa anteprima

Cortile Teatro Festival, un’intensa anteprima

Tosi Siragusa

Cortile Teatro Festival, un’intensa anteprima

mercoledì 23 Luglio 2025 - 10:30

Due spettacoli a Messina, "Sottacqua" e una perfomance internazionale di acrobati, per una rassegna che, pur tra le incertezze, resiste

MESSINA – L’associazione Culturale “Il Castello di Sancio Panza”, unitamente agli storici supporter, ha lanciato il 21 luglio una programmazione serale, beneaugurale in ordine alla prossima Rassegna del Festival (la quattordicesima) nell’innovativo spazio della Lega Navale, Grotte, Messina.

Incipit alle 21, con ben due performance. La prima opera,“Sottacqua”, ha fatto capo all’eclettico artista Lelio Naccari, messinese, nei panni anche di ideatore e regista, che ha realizzato, con l’ausilio della bodypaint art Marika Di Bella, un percorso performativo con valenza, in uno, archetipica e rituale: da un altrove sommerso è affiorata una figura perturbante (colorata in blu notte), con il busto, il viso e le braccia ricoperti di argilla, a piedi nudi, con indosso un pantalone, ove il performer, ispirandosi al Teatro Buto, si è fatto medium delle abissali profondità marine, che sono, con ogni evidenza, espressione metaforica dell’inconscio collettivo. Si è posto cioè il focus sul momento del passaggio da tutto ciò che è subacqueo a ciò a fatica può emergere in guisa visibile.

La figura in blu, espressione creaturale, ha attraversato questo solco a mezzo lettura sciamanica, con senso di rivelazione, di tre testi: il primo, calviniano, “Le città invisibili”, il secondo “I sommersi e i salvati”, di Primo Levi e l’ultimo, una lettera all’artista, ricevuta anni prima da una sconosciuta. Al termine l’essere è rientrato nelle profondità da cui era emerso.

La seconda, “Do birds Dream of Flying?” (Gli uccelli sognano di volare?), Mojca Spik Concept, è stata realmente affascinante, una produzione “Flaba Collective”, con due acrobati, rispettivamente lituano e slovena, Inan Sven Du Swami e Mojca Spik, (e musiche sottostanti di Martin Nogrin), che, in veste di coreografi e performers, hanno offerto una suggestiva e spettacolare esibizione, che attraverso una scala rotante e oscillante ha condotto ad uno spazio aereo, di norma atto agli esseri che volano, “tout court”, per sondare aspetti di superamento dei propri confini.

Si è trattato, allora, in entrambe le sperimentazioni, di una sapiente esplorazione intorno a tematiche antiche e ancora attuali, quella dell’equilibrio, della libertà e delle connesse limitazioni: si è evidenziata, con ciò, la necessaria interrelazione e il bilanciamento attento fra la propensione umana verso la scoperta dell’ignoto e il dovuto rispetto e la salvaguardia di qualsivoglia ecosistema naturale e sociale.

Un saggio su come dosarsi,far luce nel proprio sé per non affondare nelle oscure pieghe marine e, mantenendosi in equilibrio, sperimentare poi attitudini non umane (il volo).

E veniamo alle dolenti note sulla ancora incerta (incertus an, oltrechè quando) realizzazione della consueta Rassegna, che, da tredici lunghi anni, ha operosamente, creativamente e con una professionalità di elevatissima qualità, arricchito le serate estive messinesi.

Il Direttore artistico Roberto Zorn Bonaventura, nel suo discorso di apertura, ha evidenziato come vorrebbe fortemente che tale Anteprima avesse un seguito sostanziale con la messa a punto della XIV Edizione, ma si è fatto al contempo portavoce delle criticità che ad oggi non hanno consentito di sciogliere la riserva e consentire che la bella tradizione impreziosisca ancora una volta la città di Messina, per l’indiscusso elemento valoriale che ha fin qui espresso con ricadute a livello regionale e nazionale.

Purtroppo le logiche a base dei finanziamenti, nel caso di specie al Teatro, che possano permettere lo svolgimento di format consolidati e di pregio, non sembrano essere basate su criteri meritocratici.

E così…sono mancate per quest’annualità le risorse statali del Mic, e la contribuzione locale non è stata bastevole, come pare, per la realizzazione di una seria programmazione. Anche se, pur tra le incertezze, la rassegna si farà dall’1 al 29 agosto.

Il Direttore artistico auspicherebbe la necessaria indipendenza da una certa burocrazia, che non parrebbe aver recepito l’esigenza di un teatro che parli a tutti, che si faccia comunità, resistenza attiva e fertile germe di una trasformazione con perseguimento di novelli percorsi, per riscoprire parole antiche e ridare ad esse significanza. E Monia Alfieri, partner storica del Concept, ha letto alcuni passi assai appropriati del critico Goffredo Fofi, figura altissima e compianta.

E allora, intanto, accogliamo con gioia questa intensa Anteprima, segno tangibile della intenzione di seguire strade altre, che passino dagli abissi marini, per poi,con una ritrovata coscienza, mettersi in gioco attraverso prove di volo, per far elevare il teatro, i teatranti e i fruitori/protagonisti verso vette insolite mantenendo pur sempre un difficile equilibrio nel segno della riscoperta autenticità.

Che la festa possa perdurare, questo il mio voto augurale.

Foto di Giuseppe Contarini

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