Antillo riscopre la "Civiltà contadina" grazie all'opera dello scrittore Lo Schiavo

Antillo riscopre la “Civiltà contadina” grazie all’opera dello scrittore Lo Schiavo

Redazione

Antillo riscopre la “Civiltà contadina” grazie all’opera dello scrittore Lo Schiavo

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martedì 16 Aprile 2019 - 10:21

Il testo, unico nel suo genere, scaturisce da un rigoroso metodo di ricerca che si avvale unicamente delle testimonianze raccolte dall’autore sul territorio in anni di attento e appassionato lavoro

ANTILLO – Grande partecipazione di pubblico al convegno organizzato in occasione della ristampa del libro Civiltà Contadina, straordinaria opera dello scrittore antillese Concetto Lo Schiavo. Il testo, unico nel suo genere, scaturisce da un rigoroso metodo di ricerca che si avvale unicamente delle testimonianze raccolte dall’autore sul territorio in anni di attento e appassionato lavoro.

La stampa della nuova edizione del testo è stata curata dall’editore Armando Siciliano, che ha moderato un incontro di spessore culturale, grazie alla presenza di relatori di prim’ordine. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Antillo, Davide Paratore, dei numerosi amministratori del comprensorio jonico messinese presenti, e dei rappresentanti delle istituzioni scolastiche della Valle d’Agrò, hanno preso il via i lavori.

La professoressa Emilia Palella, docente di storia e filosofia, ha tratteggiato la figura di Concetto Lo Schiavo, quale scrittore capace di rappresentare con straordinario realismo e con un linguaggio chiaro e vibrante, gli aspetti peculiari della civiltà contadina. Il preside Rosario Calabrese ha sottolineato la valenza didattica del libro e il suo possibile utilizzo nell’ambito di progetti scolastici. Stefano Salvo, presidente dell’ordine degli agronomi di Messina, ha analizzato le tecniche colturali descritte nel testo, che potrebbero essere utilizzate al fine di avviare produzioni agricole capaci di fornire alimenti assumibili da soggetti affetti da intolleranze. Il prof.  Giuseppe Restifo, ordinario di storia, ha posto l’accento sull’attualità storica di mestieri senza tempo, minuziosamente descritti all’interno del libro.

Mario Bolognari, ordinario di antropologia, ha analizzato il contesto sociale nel quale si sono sviluppate le pratiche descritte nel testo, pratiche e tecniche da attuare ancora oggi, sia per la valenza sociale che per le potenzialità di attrattiva turistica.

Il convegno fa parte di una serie di appuntamenti e manifestazioni che porteranno all’Antillo Folk Fest, evento in programma per il prossimo mese di luglio che verrà presentato nelle prossime settimane

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