Tasse da capogiro in una città che dimentica i suoi commercianti. Uno di loro: "Lascio piazza Cairoli"

Tasse da capogiro in una città che dimentica i suoi commercianti. Uno di loro: “Lascio piazza Cairoli”

F.St.

Tasse da capogiro in una città che dimentica i suoi commercianti. Uno di loro: “Lascio piazza Cairoli”

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sabato 15 Ottobre 2016 - 11:48

E' ancora una volta Confcommercio a lanciare un grido d'allarme per aiutare il commercio messinese. "Va subito fermata l’emorragia del commercio con interventi a sostegno degli imprenditori. Riqualificare subito piazza Cairoli” dice il presidente Carmelo Picciotto.

Tasse alla stelle, inesistenti politiche a sostegno del commercio, scarsa attenzione e manutenzione sul territorio: un cocktail letale che rischia di uccidere giorno dopo giorno le attività messinesi. Un anno fa chiusero mille aziende, mille messinesi si trovarono ad abbassare la saracinesca per l’ultima volta. Oggi la situazione non è molto diversa e Confcommercio torna a lanciare un appello per provare a fermare quella che è una continua emorragia causata da un mix di fattori che impongono azioni immediate e urgenti.

“La notizia che un nostro associato ha annunciato di voler lasciare la storica attività di piazza Cairoli mi impone di intervenire nuovamente su un problema che abbiamo più volte posto all’attenzione dell’amministrazione comunale. L’emorragia del commercio va fermata con interventi a sostegno dell’imprenditoria e non con tasse e sanzioni comunali che tagliano le gambe a chiunque. Il caso del nostro collega di piazza Cairoli è sintomatico di un malessere diffuso in città. La tassa per l’occupazione del suolo pubblico e le sanzioni connesse, va rivista immediatamente e per questo motivo ribadisco che la nostra associazione sta avviando un’azione collettiva nei confronti del Comune di Messina. Abbiamo più volte detto che il regolamento Cosap vada ritoccato e con esso le tariffe, che sono superiori a quelle di città turistiche come Roma, Milano o Venezia” dice il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto, puntando l’attenzione ancora una volta su quel regolamento per l’occupazione suolo pubblico di cui si parla da tre anni senza però aver fatto nessun passo avanti fino ad ora. Messina ha infatti tariffe record, lunga è stata la battaglia legale di molti esercenti, tanti sono stati gli impegni presi a Palazzo Zanca, ma ad oggi non è cambiato niente.

Ma c’è di più. “A ciò si aggiunga – e comprendo le motivazioni del collega di piazza Cairoli – che il Comune ha completamente abbandonato a se stesso il centro commerciale della città. Lo spettacolo che si presenta agli occhi dei messinesi e, peggio ancora dei turisti, è a dir poco indecente. Aggiungo un’osservazione: ma può l’amministrazione comunale pensare alle Isole pedonali cittadine quando lascia in stato d’abbondono il cuore pulsante della città? Ciò rappresenta un vero contrasto. Noi siamo favorevoli alle isole purché siano fatte bene. Infine, ribadisco la vicinanza di Confcommercio ai commercianti in difficoltà, siamo al loro fianco per intraprendere battaglie e siamo aperti per condividere e proporre progetti e iniziative che creino sviluppo” continua Picciotto. E del resto è sotto gli occhi di tutti: piazza Cairoli ormai da mesi è un cantiere a cielo aperto in cui però non lavora nessuno perché il progetto di riqualificazione è ancora fermo. Si passeggia tra transenne, pavimentazione dissestata, buche e lontani ricordi di com’era un tempo il cuore della città.

F.St.

2 commenti

  1. Taglio per enti locali …. aumento delle tariffe comunali…… prendetevela con il governo! Giornalai!

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  2. Taglio per enti locali …. aumento delle tariffe comunali…… prendetevela con il governo! Giornalai!

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