L'Orsa: "Se l'1 agosto Tremestieri non sarà pronto il sindaco si rivolga al governo"

L’Orsa: “Se l’1 agosto Tremestieri non sarà pronto il sindaco si rivolga al governo”

Rosaria Brancato

L’Orsa: “Se l’1 agosto Tremestieri non sarà pronto il sindaco si rivolga al governo”

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martedì 15 Luglio 2014 - 08:31

Se entro l'1 agosto non sarà completato l'approdo di Tremestieri al sindaco non resta altra scelta che dimettersi dal Comitato portuale e chiedere l'intervento del governo nazionale. L'Orsa irrompe sulla vicenda Tir sparando a zero sulla gestione da parte dell'Autorità portuale dei lavori a Sud che si è rivelata inadeguata e di parte. Quanto all'ordinanza che l'amministrazione sta varando "Non deve cadere nel tranello di fare dirottare tutto il gommato alla Rada San Francesco penalizzando Bluferries"

Non ci sono più spazi per ambiguità o rinvii: o sui tempi di consegna del secondo approdo di Tremestieri l’Autorità portuale fa chiarezza oppure il sindaco si dimetta da componente del Comitato portuale e chieda l’intervento del Ministero. Nelle more si vieti al traffico pesante anche la Rada di San Francesco.

Nella vicenda tir irrompe l’Orsa con un comunicato netto che interviene nelle conseguenze dell’ordinanza che l’amministrazione si appresta a varare e che rischia di essere, nonostante le intenzioni opposte, “discriminatoria” a scapito delle Ferrovie dello Stato.

“Apprendiamo – scrive l’ ORSA – che a differenza dall’ordinanza dell'ottobre 2013, questa volta sarebbe esclusa dal provvedimento la Rada S. Francesco, se così fosse, in presenza delle deroghe, resterebbe invariato il 75% del traffico pesante che affligge da sempre il centro cittadino e si dirotterebbe verso il traghettamento privato anche il residuo traffico movimentato dal vettore pubblico Bluferries che con una sola nave verso Tremestieri sarebbe costretta a chiudere battenti per oggettiva assenza di produzione, situazione molto diversa da quella di Caronte&Tourist che minaccia licenziamenti nonostante detenga il quasi monopolio del traghettamento in un mercato dove la concorrenza è pressoché inesistente”.

Il provvedimento al vaglio degli uffici comunali infatti imporrebbe il divieto di transito ai tir nelle ore diurne nell’area della via La Farina, via Campo delle vettovaglie, via Vittorio Emanuele, interessando quindi sia la Cartour che la flotta Bluferries. Le conseguenze però sono ben diverse, perché mentre Caronte-Tourist può contare su Tremestieri e Rada San Francesco, le Ferrovie hanno soltanto una nave a sud e pertanto si vedrebbero penalizzate maggiormente rispetto ai privati. Paradossalmente un provvedimento preso per Cartour sarebbe il colpo fatale per un vettore pubblico già acciaccato da decenni di situazione al limite del monopolio.

“L’iniziativa dell’Amministrazione – continua l'ORSA – deve essere volta a liberare la città dalla schiavitù dei tir , non a trasferire il traffico dal Norimberga o dal Porto storico alla Rada S. Francesco. A questo punto è improcrastinabile il completamento dell’approdo sud ed il successivo annullamento di qualsivoglia deroga al suo utilizzo per evitare la pratica usuale che fatta la legge si trovi l'inganno . L’Autorità Portuale invece di conclamarsi sponsor ufficiale dell'interesse privato dovrebbe operare concretamente per mantenere gli impegni intrapresi pubblicamente. La vertenza in atto infatti altro non è che il risultato dei continui rinvii per il completamento dell’approdo di Tremestieri, una gestione dei lavori che l’istituzione sembra incapace di portare a termine nonostante i ripetuti proclami lanciati spesso con strana tempistica”.

Sembra che stavolta la consegna sia prevista per il 1 agosto, ma a quanto pare anche questa data è destinata a slittare per una serie di problemi legati all’impresa.

“Se dovessimo trovarci d’avanti all’ennesimo rinvio invitiamo – come Orsa – il primo cittadino a prendere una posizione decisa nei confronti dell’autorità portuale che oltre a magnificare la presenza dei mezzi pesanti nelle vie cittadine non ha saputo assolvere al compito che la città aspetta da troppo tempo . Se il primo agosto non sarà pienamente fruibile l’approdo a sud non si capisce a cosa serva la Presenza del Sindaco all’interno del Comitato Portuale. Le dimissioni del primo cittadino da un comitato che si è posto in perfetta antitesi alle posizioni dell’amministrazione e agli interessi della città, forse sarebbero un atto. Contestualmente si dovrebbe richiedere l’intervento del Governo Nazionale anche nei confronti di una istituzione pubblica con un comitato dirigente in cui si registra da sempre una forte presenza di soggetti vicini agli armatori privati, eletti con discutile democrazia con un sistema che andrebbe profondamente rivisto.”

L’Orsa invita poi l’amministrazione a non “fare due pesi e due misure” nella determina, ovvero a non penalizzare solo il pubblico lasciando che i mezzi pesanti vengano dirottati alla Rada San Francesco. Secondo il sindacato l’amministrazione dovrebbe pretendere quindi tempi certi e calendarizzazioni all’Autorità portuale su Tremestieri “I tavoli tecnici e le dichiarazioni roboanti lasciano il tempo che trovano, è giunto il momento dell’assunzione di responsabilità capiremo solo dagli atti concreti quali siano le istituzioni che tutelano realmente i diritti dei cittadini messinesi”.

Rosaria Brancato

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