“La nostra vita”, realtà, sogno e memoria nell’opera di Antonino Mancuso Fuoco

“La nostra vita”, realtà, sogno e memoria nell’opera di Antonino Mancuso Fuoco

Pierluigi Siclari

“La nostra vita”, realtà, sogno e memoria nell’opera di Antonino Mancuso Fuoco

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sabato 13 Ottobre 2018 - 11:36

Presentata la mostra ospitata dalla Galleria “L. Barbera”

Un buon numero di spettatori ha presenziato stamattina alla presentazione della mostra “La nostra vita”, dedicata alle opere di Antonino Mancuso Fuoco e organizzata dalla Città Metropolitana per aderire alla XIV Giornata del Contemporaneo, iniziativa proposta annualmente da AMACI (Associazione Musei di Arte Contemporanea Italiani).

Anna Maria Tripodo, dirigente della V direzione, dopo aver salutato i presenti ha ringraziato i familiari dell’artista per la disponibilità nell’aver messo a disposizione numerose opere. Ai ringraziamenti si è unita la direttrice della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “L. Barbera”, Angela Pipitò, auspicando poi la futura realizzazione di un museo interamente dedicato a Antonino Mancuso Fuoco nell’area nebroidea.

Parola quindi a Luigi Giacobbe, storico dell’Arte che ha collaborato all’allestimento della mostra: “Al di là dell’etichetta di pittore naïf, pur esatta, Antonino Mancuso Fuoco è stato prima di tutto un creativo, e non a Parigi, a Montmartre, ma in un piccolo centro pastorizio siciliano. Ha iniziato a raffigurare ciò che aveva davanti con lo stile acquisito da autodidatta. Il rapporto con ciò che gli stava intorno passa attraverso una sensibilità onirica che rende unici i suoi quadri. Emigrando per lavoro in Piemonte, Mancuso Fuoco ha incontrato a Torino la famiglia Bolaffi, storicamente impegnata nella collezione e nella diffusione di opere d’arte. Tale incontro è stato fondamentale per il riconoscimento del valore dell’artista.

Giacobbe ha quindi commentato alcuni dipinti di Mancuso Fuoco, tra cui “Armentisti siciliani” e “Capre addolorate” dove, a proposito di immagini oniriche, si notano i famosi fichi d’india che spuntano dalla neve in una sorta di cortocircuito stagionale.

In seguito, Maria Giacoma Mancuso Fuoco, figlia dell’artista, ha ricordato il padre come un “artigiano del colore”, innamorato dei volti e dei luoghi della sua vita, in cui non vedeva solo il passato, ma anche il presente e il futuro.

In conclusione della presentazione intervento dell’antropologo Sergio Todesco: “Quando, diversi anni fa, dirigevo il museo “Cocchiara” di Mistretta, sfogliando un catalogo mi sono accorto di come le opere di Antonino Mancuso Fuoco raffigurino il micro-universo nebroideo, con le sue attività e le sue abitudini. Da lì i contatti con la famiglia, e varie iniziative per avvicinare nuovi spettatori, soprattutto giovani, alla sua produzione. Molte delle scene raffigurate da Mancuso Fuoco riguardano riti oggi scomparsi, e i suoi quadri sono fondamentali per la conservazione della memoria.” Anche il dottore Todesco tocca l’argomento di un museo dedicato all’artista: “In passato avevamo proposto il restauro della casa natale di Mancuso Fuoco e la sua trasformazione in una casa-museo, ma purtroppo il progetto non ha ottenuto i finanziamenti. Spero sempre che sia possibile realizzarlo in futuro, per preservare la memoria di quel mondo che Antonino Mancuso Fuoco ci racconta con il proprio sguardo estremamente poetico”.

Conclusa la presentazione, è stato il momento del classico taglio del nastro e dell’inaugurazione ufficiale della mostra, che sarà visitabile fino al 10 novembre.

La nostra vita. Antonino Mancuso Fuoco Opere.

13 ottobre – 10 novembre

Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “L. Barbera”, via XXIV maggio

Dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.30

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