Barcellona, l'arte racconta la mafia attraverso le "Frequenze nel paesaggio"

Barcellona, l’arte racconta la mafia attraverso le “Frequenze nel paesaggio”

Giovanni Passalacqua

Barcellona, l’arte racconta la mafia attraverso le “Frequenze nel paesaggio”

Tag:

giovedì 30 Giugno 2016 - 11:09

Un'installazione artistica del gruppo "Barcellona Antirazzista" rappresenta un frequenzimetro della presenza mafiosa nel nostro territorio. Un modo per violare il velo d''indifferenza che caratterizza il rapporto tra la mafia e tutti coloro che non vi entrano direttamente in contatto

La mafia è un fenomeno pervasivo; interessa le vite di tutti, anche di coloro che, apparentemente, non vi entrano a contatto. Eppure, molti la vivono come qualcosa di avulso dal territorio, di invisibile, e dunque scarsamente percepito. Per questo, “rappresentare la percezione della frequenza mafiosa nello spazio e nel tempo” è l’obiettivo della nuova installazione artistica montata dal gruppo “Barcellona Pozzo di Gotto Antirazzista” in piazza San Sebastiano, intitolata “Frequenze nel paesaggio” .

“L’installazione rappresenta un frequenzimetro della presenza mafiosa nel nostro territorio, volto a indicare la connessione stretta tra mafia, Stato e Chiesa” – scrivono i membri del gruppo – “riteniamo fondamentale trattare un argomento così importante, che non esula da un tema forte come quello del razzismo, e l’arte ci è sembrata il mezzo migliore per affrontare una questione così delicata e avvolgente, che riguarda da vicino il nostro territorio e tocca profondamente ognuno di noi”.

Siamo ormai assuefatti alla mafia, quasi indifferenti: “Possiamo averne una percezione maggiore o minore del fenomeno mafioso; ma esso è sempre presente, e spesso ne restiamo indifferenti” – spiega ancora il collettivo – “è un mare di sangue sul quale si erge un cielo costellato di armi, sostenuto dai poteri forti dello Stato e della Chiesa, supportato da una legge corrotta e tendenziosa, uno sbocciare di fiori neri, malati. Due mondi, due insiemi incogniti, di cui spesso è facile far parte, anche in buona fede, ignorando le occulte finalità e i subdoli intenti di chi regge e muove le fila”.

L’installazione verrà spostata nel pomeriggio al Perditempo, dove sarà visitabile per tutto il weekend.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007