Mobilità del personale e incarichi esterni: il commissario Manna detta le regole

Mobilità del personale e incarichi esterni: il commissario Manna detta le regole

Francesca Stornante

Mobilità del personale e incarichi esterni: il commissario Manna detta le regole

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lunedì 03 Marzo 2014 - 00:53

Un regolamento per stabilire con la massima trasparenza in nuvi criteri per l'affidamento delle consulenze esterne, due bozze per dettare i requisiti e le modalità per la mobilità interna ed esterna. Il commissario Manna colma in questo modo, alcuni vuoti legislativi

Due bozze di regolamento che definiscono nel dettaglio criteri e requisiti per transitare da una mansione all’altra all’interno dell’azienda trasporti o per muovere personale dall’esterno, naturalmente solo dal bacino della pubblica amministrazione. Non ha perso tempo il commissario dell’Atm Domenico Manna, che ha messo nero su bianco due regolamenti che andranno a colmare quel vuoto normativo che regna all’interno dell’azienda di via La Farina. Due regolamenti inseriti nella delibera commissariale numero 25 dello scorso 11 febbraio e che il commissario Manna ha redatto per avere a disposizione, come si legge nelle premesse del provvedimento, quegli strumenti necessari a “raggiungere determinati obiettivi in termini di efficacia ed efficienza dell’attività aziendale”. Manna ha così “battuto sul tempo” i progetti dell’amministrazione comunale che sta lavorando su un più ampio progetto di mobilità tra tutte le partecipate comunali che andrebbero a finire in una grande e unica società multiservizi. Questo però è certamente un progetto a lungo respiro. L’Atm ha invece bisogno di ossigeno immediato. E dunque, evidentemente anche per razionalizzare meglio le risorse, Manna ha stabilito criteri e modalità per lavorare in Atm, partendo dall’assoluta impossibilità di bandire nuovi concorsi pubblici.

Il regolamento sulla mobilità interna punta a raggiungere i seguenti obiettivi: migliorare il funzionamento degli uffici e l’organizzazione dei servizi; valorizzare le professionalità del personale dipendente ai fini della progressione interna di carriera, per la copertura dei posti vacanti in organico; razionalizzare in modo ottimale le risorse umane esistenti. Dunque ogni qualvolta l’Atm dovrà coprire un posto, anche quelli dirigenziali, attiva l’iter sulla mobilità interna orizzontale o verticale. Un iter che prevede la selezione per titoli e colloquio. Chi presenterà domanda ad un eventuale interpello interno dovrà totalizzare un punteggio in base ai criteri definiti che prevedono: massimo 60 punti per titoli di studio, massimo 20 punti per titoli di servizio, massimo 15 punti per titoli professionali, massimo 5 punti per altri titoli. Ci sarà anche un colloquio per accertare la preparazione del candidato in relazione all’attività da svolgere, a giudicare tutto sarà una Commissione Esaminatrice.

Se questo iter dovesse avere esito negativo e dunque all’interno nessuno potrebbe ricoprire quel determinato posto, può attivare la procedura che guarda all’esterno, cioè a tutte le amministrazione pubbliche. Anche in questo caso sarà stilata una graduatoria in base al punteggio ottenuto, a differenza però dei criteri precedenti, in questo secondo regolamento vengono assegnati 25 punti per altri titoli.

Si punta così a dotare l’Atm di regole chiare e precise, anche se in questi mesi, nonostante le richieste da più parti, non è ancora stata resa nota una pianta organica del personale dell’azienda. E proprio su questo punto non risparmia le sue critiche il sindacato Orsa secondo cui regole chiare e la garanzia di massima trasparenza sono elementi necessari per avviare una processo di mobilità interna ed esterna all'azienda, percorso urgente da intraprendere al fine di riorganizzare la forza lavoro, aumentare produttività e ridurre i costi dando spazio al merito ed eliminando vecchi meccanismi clientelari . “Occorre prima di ogni cosa però- spiega il segretario ai Trasporti Michele Barresi – fare chiarezza sulle piante organiche come chiediamo da tempo al commissario e puntare a rafforzare tutti quei settori aziendali strategici che vanno dall'esercizio alla vendita e controllo biglietti dove vi sono evidenti carenze d'organico e organizzative. Meno amministrativi negli uffici e più autisti e controllori su bus e tram- dichiara Orsa – questo si fa nelle aziende di trasporto”.

Il Commissario Manna però non si è limitato solo a questo passaggio. Anzi prova a lavorare su più fronti. Ecco che, oltre a quelli sulla mobilità, è stato messo a punto un altro regolamento per regolare l’affidamento delle consulenze esterne. Anche questo mancava, anche questo nasce per portare in altro trasparenza e imparzialità nell’affidamento degli incarichi professionali. Il regolamento esclude quegli incarichi di natura legale o notarile che continueranno ad essere basati sul carattere fiduciario del rapporto. Tralasciando questa specifica casistica nel regolamento si legge che “l’affidamento si svolge attraverso il confronto di una pluralità di curricula in grado di evidenziare il profilo professionale necessario all’Atm. La selezione verrà effettuata da una Commissione esaminatrice nominata di volta in volta.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. Nelle aziende private spesso si ricorre a ristrutturazioni, spesso dopo uno studio da parte di ditte specializzate ed esterne, che consentono all’azienda di assegnare al personale mansioni diverse con il solo obbligo di mantenerne intatta la retribuzione, magari “ad personam”.
    Le nuove mansioni sono affidate secondo un disegno aziendale più funzionale facendo possibilmente risaltare di più le caratteristiche personali, cogliendo anche l’occasione per eliminare caste, cordate e conflitti di interessi (sindacali e non).

    Così si fa nelle aziende, ma l’ATM lo è mai stata?

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  2. Cara Francesca, sei precisa come sempre, ma questa volta hai ricordato di scrivere che per la mobilità interna si dà fino a 60 punti per due lauree – che ovviamente penso che all’atm non le abbiano manco i dirigenti – ma hai dimenticato che al “colloquio” la “commissione” può dare fino a 50 punti, leggo nel sito. E’ necessario commentare?

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  3. Un altro bluff del Commissario padre padrone,
    In ATM non cambierà mai niente, solo chiacchiere,
    era importante liberarsi del D.G. persona scomoda, ma almeno intelligente rispetto a questi pseudo Direttori f.f.
    In azienda ancora aggi le gare sono gestite dal vecchio sistema( cioè dalle stesse persone degli anni d’oro!!!) un esempio: la gara pezzi di ricambio ha un ribasso d’asta molto inferiore rispetto ad altre aziende di trasporto!!!!! geniale,per non parlare delle spese in economato.
    Per approfondimenti: sito ATM MESSINA
    -Determine e delibere
    -gare

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  4. ATM – mentre il Commissario delibera su mobilità, in azienda si promuove personale con interpelli mirati!!!
    da non crederci, si pensava che il peggio era passato.

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