Città metropolitana, De Luca vuole tagliare i costi dei servizi esterni

Città metropolitana, De Luca vuole tagliare i costi dei servizi esterni

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giovedì 02 Agosto 2018 - 10:01

Il sindaco mira inoltre a utilizzare circa quaranta operatori della Polizia metropolitana per contrastare gli abusi nell’ambito del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani

Il Sindaco metropolitano Cateno De Luca ha firmato l’atto di indirizzo finalizzato alla ricognizione di tutti i servizi esternalizzati. Chiede ai Dipartimenti una puntuale radiografia dei costi sostenuti e, soprattutto, delle risorse umane e dei mezzi che sono esistenti nell’Ente, al fine di tagliare questi costi e valorizzare al meglio tutte le risorse umane della Città Metropolitana.

In particolare, l’atto fa riferimento ai 39 lavoratori di categoria A e ai 436 lavoratori di categoria B.

Utilizzare queste risorse per tagliare i costi dei servizi esternalizzati è l’obiettivo principale che il Sindaco metropolitano vuole raggiungere nei prossimi mesi. Questo comporterà un recupero di almeno tre milioni di euro l’anno e, soprattutto, l’utilizzo di questo personale, che allo stato attuale non è stato collocato nel luogo di lavoro più produttivo.

Inoltre, De Luca ha avviato una strategia per definire l’accordo tra la Città Metropolitana e il Comune di Messina per utilizzare circa quaranta operatori della Polizia metropolitana per contrastare gli abusi nell’ambito del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

L’intendimento del Sindaco è di attivare un servizio di controllo H24, con tre turni, con personale della Polizia Metropolitana dotato di telecamere, fototrappole e altri tipi di strumentazione che servano a contrastare il crescente fenomeno delle discariche abusive e, soprattutto, colpire coloro che non rispettano le modalità regolamentate per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

3 commenti

  1. MessineseAttenta 2 Agosto 2018 11:24

    De Luca non ha chiaro il concetto che passa tra Fiumedinisi e l’intera Provincia

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  2. Se risparmia da un lato qualcun altro perderà il posto di lavoro, questo è certo vedremo come farà quando i licenziati protesteranno, per fare le pulizie ci vogliono professionisti, non i lavoratori di fascia A e B. comunque quelli che fregherà certamente saranno i 39 della qualifica A difficile per i 436 qualifica B perchè essendo troppi non puo’ fare figli e figliastri, o tutti o nessuno a fare le pulizie, e adesso cominceranno a cercare santi estivi e autunnali sperando che questo non accada proprio a TE, comunque alcuni di qualifica A e B svolgono lavori che un impiegato non avvezzo ai PC e software delegano appunto a loro, prendendo queste risorse A e B mal pagate per fare le pulizie potrebbero bloccare la macchina amministrativa

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  3. MessineseAttenta 2 Agosto 2018 15:07

    Anni fa, il personale con la Qualifica di Addetto alle Pulizie (fascia A) fu assegnato alle portinerie.
    Se l’atto comportò il cambio di mansione, non ci sarà possibilità alcuna di tornare indietro.
    Fuori da ogni normativa la possibilità che Dipendenti di Fascia B possano essere destinati alle pulizie.
    Non è contemplato dalle leggi.
    Il frutto di tutta questa cagnara è che qualche povero Cristo ci andrà di mezzo.
    De Luca è un maestro del populismo e del polverono alzato per saziare l’invidia di chi, tra i suoi elettori, vorrebbe essere Dipendente pubblico e non lo è.

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