Mense scolastiche, rimodulate le fasce di reddito per il 2013. La Cgil protesta

Mense scolastiche, rimodulate le fasce di reddito per il 2013. La Cgil protesta

Mense scolastiche, rimodulate le fasce di reddito per il 2013. La Cgil protesta

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giovedì 21 Marzo 2013 - 09:42

Il 23 % degli utenti sono esenti, mentre dalle altre 4 fasce di reddito dovrebbero realizzarsi circa 850mila euro, pari al 40 % del costo complessivo annuale del servizio

Il commissario del Comune, Luigi Croce, con i poteri della Giunta, ha approvato stamani la rimodulazione delle fasce Isee e delle quote di compartecipazione per la refezione scolastica, nelle scuole materne, elementari e medie inferiori del territorio comunale.

Da zero a duemila euro come fascia di reddito Isee, l’esenzione sarà totale come la compartecipazione;
da 2mila,01 a 9mila euro, la compartecipazione sarà di 2 euro;
da 9mila,01 a 15 mila euro, la compartecipazione sarà di 2,50 euro;
da 15mila,01 a 20mila euro la quota sarà di 3 euro;
oltre i 20mila euro, l’importo sarà 4,33 euro, il prezzo intero del pasto.

La rimodulazione è stata effettuata sulla base del monitoraggio dei dati emersi dai centri mensa con le percentuali di utenti esenti (23 %) e di quelli suddivisi nelle altre quattro fasce di reddito. Pertanto sommando le entrate presunte derivanti dagli utenti che rientrano tra la seconda e la quinta fascia di reddito dovrebbero realizzarsi, salve verifiche costanti in corso d’anno, entrate complessive sulla risorsa 501/00 stimate in 847mila euro pari al 40 % del costo complessivo annuale del servizio.

La gara per l’espletamento del servizio è stata aggiudicata lo scorso 14 marzo alla Società La Cascina Global Service di Roma, che su un importo a base d’asta di 570mila euro, ha presentato un ribasso del 3,33 % (ditte partecipanti due).

Il servizio di mensa scolastica sarà attivo a partire da oggi sino al 31 maggio, ed assicurerà l’erogazione di 2600 pasti caldi confezionati pro die, per circa 51 giornate scolastiche.

Ed i primi malumori non tardano ad arrivare. “La rimodulazione della compartecipazione al servizio di mensa scolastica comunicato oggi dal Comune di Messina non tiene conto del profondo disagio sociale della nostra città. Va rivisto”. Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina chiede al commissario Croce un incontro urgente sulla questione perché, sottolinea, le fasce come rimodulate peseranno sulle famiglie disagiate della città. La Cgil evidenzia come nella seconda fascia, quella da 2mila a 9mila euro Isee in realtà ricadano anche i redditi bassissimi, che faticano a pagare la compartecipazione per uno o più figli.

Una famiglia di quattro persone con due figli e un reddito lordo annuo di 15milaeuro, che corrisponde pagate le tasse a meno di 1000 euro al mese, ha un Isee di 6mila euro. “In una città dove appena tre giorni fa la Caritas ci ha ammonito sull’aumento esponenziale della povertà tra le famiglie e le persone che hanno perso il lavoro, ci sono bambini che riescono a fare un pasto completo solo grazie alla mensa scolastica – osserva Oceano-. Come Cgil chiediamo che la seconda venga rimodulata ampliando la fascia d’esenzione totale. Per questo abbiamo sollecitato a Croce un incontro urgente”.

3 commenti

  1. nutro profondo disprezzo per le politiche sindacali di questi anni, ma stavolta non posso che trovarmi d’accodo con le osservazioni targate cgil.
    purtroppo la città di messina si trova al collasso e a farne le spese sono le fasce più deboli. non credo che sia poi così difficile trovare parte degli 800.000 euro necessari per annullare il costo della mensa per le fasce più basse.
    a mio avviso bisognerebbe “forzare” la ridestinazione di premi di produttività dei dirigenti a vario titolo (che in un comune al dissesto hanno di certo prodotto ben poco) a capitoli come quello in questione.
    non so se contabilmente sono procedure possibili, ma quello della mensa scolastica non è solo un servizio, ma anche la garanzia di un pasto caldo per migliaia di bambini che altrimenti potrebbero non averlo.

    spero non si intervenga con i soliti riferimenti a chi non paga perchè non vuole farlo etc. quelli sono casi di “evasione” da combattere e nulla hanno a che vedere con il problema generale.

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  2. Sono la mamma di due bambine che frequentano la scuola primaria nel circolo didattico “Paradiso”.
    Faccio parte di un comitato di genitori che si è formato proprio per far fronte a questo problema.
    Intervengo per far notare al signor segretario della Cgil come, dalla ripresa del servizio di refezione scolastica, il 14 gennaio di quest’anno e fino allo scorso 8 marzo, le famiglie rientranti nella fascia di reddito che va da 2000 € a 9000 € si sono ritrovate a pagare 2.50 € a pasto a fronte di 1.74 € dovuti, invece, fino a prima di natale. Chi oltrepassava la soglia dei 9000 € ha visto invece addirittura raddoppiare la quota del pasto. Nella scuola delle mie figlie, molti genitori si sono visti costretti a portar via i bambini dalla scuola materna prima dell’ora del pranzo, trovandosi nell’impossibilità di far fronte a questa spesa.
    Ma, fino a questo momento, da parte dei sindacati non è mai stata posta alcuna obiezione.
    Non capisco cosa ha suscitato questa indignazione proprio ora che, dopo due mesi di travaglio, sembra si sia arrivati ad una soluzione più equa! Mi chiedo cosa potrebbe mai venir fuori, adesso, da questo incontro urgente con il commissario Croce che, credo, abbia già fatto quanto poteva, considerate le disponibilità delle casse comunali ormai ridotte all’osso!
    Devo invece ringraziare il commissario che, con questa soluzione, ha dimostrato di voler venire incontro alle esigenze delle famiglie.
    Ringrazio il dirigente del dipartimento ai servizi sociali, Salvatore De Francesco, che ha ricevuto me ed altri esponenti del comitato, ci ha permesso di esprimere il nostro disagio , ci ha ascoltato con attenzione e, nei fatti, con il lavoro svolto in questi giorni, ha dimostrato di essersi fatto veramente carico del problema per il quale ha proposto una soluzione che è, a mio parere, valida. L’onere della spesa per il servizio è infatti, adesso distribuito proporzionalmente in base al reddito, meglio di quanto non lo fosse prima.
    Un grazie particolare vorrei che arrivasse al consigliere Nicola Cucinotta, che ha sempre fatto da tramite tra noi genitori e l’amministrazione cittadina, guidandoci passo passo verso la soluzione di questo problema che, credetemi, ci ha tolto il sonno!

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  3. perdete il sonno per così poco??? beati…

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