Galvagno annuncia il taglio del "privilegio" agli ex presidenti dell'Assemblea, che avvia la sospensione per l'autista
PALERMO – “Abolirò l’auto di servizio per il prossimo ex presidente dell’Assemblea”, dice l’attuale presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, dopo il caso Micciché. Il politico, nell’intervista concessa al quotidiano Repubblica, ammette infatti che il primo a “risentire della misura sarà il sottoscritto – e promette – sarà un taglio che emenderò subito”.
Procedura di sospensione per l’autista
All’Ars intanto si prepara la procedura disciplinare nei confronti del dipendente Maurizio Messina, assegnato come autista a Gianfranco Miccichè e indagato, insieme al politico, dalla Procura di Palermo per truffa, peculato e false attestazioni. Palazzo dei Normanni chiederà gli atti all’autorità giudiziaria e non appena li avrà ricevuti aprirà la procedura, che però resterà sospesa fino alla definizione del procedimento penale. Come emerge dalle carte dell’inchiesta, era stato proprio Micciché a chiedere espressamene all’amministrazione che gli fosse assegnato Messina come autista.
Perché Micciché aveva l’auto blu
In base al regolamento parlamentare, agli ex presidenti dell’Ars, rieletti come semplici deputati, spetta l’auto blu il cui utilizzo deve essere esclusivamente per motivi di servizio istituzionali. Gli inquirenti accusano Micciché di avere utilizzato la vettura per motivi privati in particolare sulla tratta Cefalù-Palermo.