Avviata l'operazione GdF-Ateneo: controlli sulle autodichiarazioni degli studenti

Avviata l’operazione GdF-Ateneo: controlli sulle autodichiarazioni degli studenti

Sara Faraci

Avviata l’operazione GdF-Ateneo: controlli sulle autodichiarazioni degli studenti

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giovedì 28 Marzo 2013 - 10:50

Circa cinquanta autocertificazioni dei redditi degli studenti, dopo un attento controllo, sono state trasmesse dagli uffici dell’Ateneo alla Guardia di finanza per ulteriori accertamenti e controlli. Al momento l’Ateneo Peloritano tramite gli uffici competenti ha già recuperato circa 220mila euro

Entra nel vivo il protocollo attuativo tra Università e Guardia di Finanza. Siglato lo scorso maggio dal rettore, Francesco Tomasello, e dal Comandante Provinciale della GdF, l’accordo sinergico tra le due istituzioni ha previsto una serie di controlli capillari, individuali e a campione per accertare la veridicità delle attestazioni compiute dagli studenti per usufruire delle agevolazioni finanziarie previste dalla normativa sulle tasse universitarie.

Già cinquanta autocertificazioni, dopo primi controlli, sono state inoltrate dall’amministrazione dell’Ateneo alla Guardia di Finanza che grazie a stringenti controlli ha permesso di rimpinguare le casse universitarie attraverso il recupero di ben 220mila euro.

Un successo per l’iniziativa che si avvale di procedure informatizzate che consentono l’invio trasversale, tra le due istituzioni coinvolte nel progetto, di nominativi ed elenchi degli studenti le cui dichiarazioni sono state poste sotto monitoraggio. Comunicazione telematica anche in merito a tutti quei fatti che potrebbero tradursi in concreti indizi di violazione economico-finanziaria e che siano stati rilevati nel corso dell’esercizio delle attività amministrative in questione.

Complementarità tra Ateneo e GdF anche nello scambio della documentazione idonea a comprovare le avvenute contravvenzioni alla norma.

Importante è però chiarire che la complessa operazione ha il prioritario intento di uniformare agli standard normativi quelli di Messina. Nessun intento vessatorio nei confronti degli studenti e delle loro famiglie che sono solo invitati a porre maggiore attenzione all’atto di stesura delle autocertificazioni. Ad avvalorare l’assenza di qualsiasi implicazione persecutoria, le innumerevoli campagne informative indirizzate agli stessi studenti nonché gli incontri programmati tra questi ultimi e il personale designato dal Comando provinciale onde diffondere una serena e pacifica cultura della legalità. (Sara Faraci)

3 commenti

  1. la serena e pacifica cultura della legalita’ va fatta ai padri prima che ancora ai figli. Perlopiu’ le autocertificazioni ai ragazzi la compilano le famiglie, che se hanno genitori tendenzialmente evasori o elusori del fisco, perpetuano..la specie !

    W L’Italia !

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  2. Culturà della legalita? All’Università di Messina?

    Capriole…

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  3. Magari questa convenzione riguarda anche i redditi dei Chiarissimi Professori oppure le modalità con cui i figli di questi sono riusciti a vincere i dottorati di ricerca. E’ molto più facile accertare e perseguire i figli degli impiegati. Complimenti a tutti.

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