Azione: " Priorità vaccini per le isole minori. Eolie covid free"

Azione: ” Priorità vaccini per le isole minori. Eolie covid free”

Redazione

Azione: ” Priorità vaccini per le isole minori. Eolie covid free”

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domenica 25 Aprile 2021 - 09:57

De Pasquale (Eolie in Azione): “Renderle Covid Free è una questione di indifferibile sicurezza sanitaria”

Impossibile ignorare le carenze ataviche che da sempre sopportano le nostre isole, con conseguenti rischi anche sotto il profilo sanitario. È necessario, dunque, immunizzare tutta la popolazione che vive la condizione di insularità”, così  Francesco De Pasquale, Referente del Gruppo Territoriale Eolie in Azione e Responsabile dell’Organizzazione Provinciale di Azione Messina.

Le polemiche

“Le polemiche sollevate dal Presidente dell’Emilia Romagna qualche settimana fa sono assolutamente prive di fondamento. Bonaccini parla di “indebito vantaggio” senza considerare le reali criticità delle isole minori spesso sprovviste persino dei presidi sanitari necessari ad affrontare con tempestività il rischio di eventuali contagi.

Azione ricorda come gli abitanti delle isole minori siciliane sono un numero compreso tra i 20/25.000 – tra le province di Messina, Palermo, Trapani e Agrigento- e che, in molte di queste, non sono presenti ospedali ma solo guardie mediche, spesso non ben equipaggiate e certamente non attrezzate a gestire un caso covid positivo.

Scelta di buon senso

Alle prime avvisaglie di malattia, al paziente sospetto non sarebbe permesso utilizzare i mezzi di linea. Pertanto si renderebbe necessario l’intervento di un elicottero per il trasporto dall’ospedale più vicino. Conti alla mano, ogni singolo intervento in tal senso un costo di circa 7000€, a fronte di pochi euro per singolo vaccino. Tutto sommato, vaccinare e quindi prevenire, oltre ad essere una scelta di buonsenso tesa a garantire la sicurezza delle comunità, permetterebbe certo di evitare un potenziale enorme danno erariale. Per questo chiediamo al Presidente della Regione Siciliana di confermare la linea preferenziale per gli isolani e di difendere le ragioni dei suoi rappresentanti in tutte le sedi”, conclude De Pasquale.

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Un commento

  1. Ma soprattutto, se ogni 15 giorni, all’apertura di nuove fasce di età, un a squadra di medici, infermieri, informatico. amministrativo, ecc. deve muoversi per vaccinare 50 persone in un’isola 10 in un’altra, e via di seguito occorreranno mesi ed un impegno economico ingente per vaccinare poche persone. Invece, specie nelle piccole isole, si va una volta si vaccinano i 300 o 500 residenti e tutto si è chiuso lì ripeto in un solo giorno, con una sola trasferta.

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