Tirone, l'ad Cavallaro a De Cola: "Il nostro progetto era il 1°e il co-finanziamento è certo"

Tirone, l’ad Cavallaro a De Cola: “Il nostro progetto era il 1°e il co-finanziamento è certo”

Tirone, l’ad Cavallaro a De Cola: “Il nostro progetto era il 1°e il co-finanziamento è certo”

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venerdì 02 Settembre 2016 - 22:02

"L'assessore De Cola non ha detto che la nostra proposta non era stata inserita nel progetto. Quanto al co-finanziamento, abbiamo rispettato le indicazioni del bando, come immagino abbiano fatto gli altri concorrenti. Se all'assessore il progetto piace auspico porti in Aula al più presto quella delibera rimasta ferma da 5 mesi".

In attesa che martedì prossimo il progetto Capacity finisca all’attenzione della Commissione consiliare, si registra l’intervento dell’amministratore delegato della Stu Tirone Franco Cavallaro in merito alle dichiarazioni dell’assessore Sergio De Cola. L’esponente della giunta Accorinti infatti in un comunicato stampa ed a Tempostretto (leggi qui) ha dichiarato che la proposta della Stu Tirone (risultata prima in graduatoria) non è stata inserita nel progetto perché il co-finanziamento era incerto, situazione questa che avrebbe messo a rischio la possibilità di ottenere le risorse messe a disposizione dal bando nazionale

“In riferimento al comunicato stampa del Comune di Messina che mi chiama in causa come rappresentante della Società Il Tirone S.p.A. che avrebbe “partecipato” con l’Amministrazione Accorinti ad una presunta verifica sul cofinanziamento dichiarato, voglio precisare , a titolo personale, quanto segue: 1.) Accolgo con grande soddisfazione la valutazione positiva della nostra proposta da parte dell’Amministrazione Accorinti, commentando che finalmente dopo tre anni “uscimmo a riveder le stelle”; 2. ) Confermo di avere discusso telefonicamente giovedì 18 agosto, mentre ero fuori sede in ferie, con l’Ass.re De Cola, che mi ha informato dell’esito della procedura competitiva che ci vedeva al 1° posto in graduatoria;3. ) Nell’ambito della conversazione, peraltro solo informale visto che il bando all’art.6 ultimo comma prevede una serie di adempimenti formali a cui non è stato dato seguito, abbiamo concordato di vederci al mio rientro in città il 22 agosto; Lunedì 22 agosto ho cercato telefonicamente l’Ass.re che mi comunicato la sua temporanea indisponibilità rassicurandomi che mi avrebbe chiamato. Cosa che non è mai avvenuta;4) L’art.5 lett.f) del bando individuava tra i contenuti della proposta da presentare solo “l’indicazione dei finanziamenti propri, provenienti da terzi o da sponsor per la realizzazione degli interventi proposti” e pertanto la nostra società si è attenuta alle richieste (come immagino anche gli altri concorrenti) non producendo cauzioni o fidejussioni, ma ritenendo sufficiente “indicare” gli importi dei progetti pubblici e privati maturi e coerenti con gli obiettivi del Bando, già oggetto di approvazione con l’Accordo di Programma”.

L’amministratore delegato della Stu Tirone si sofferma sull’ultimo punto, chiedendosi se la verifica della produzione di atti ulteriori oltre all’indicazione dei finanziamenti, sia stato utilizzato anche per le altre proposte e se queste abbiano la certezza del co-finanziamento immediato.

“ L’affermazione- continua Cavallaro– che “Il progetto, dunque, risultava privo di cofinanziamento e il suo mantenimento nei termini proposti avrebbe invalidato, in quanto privo di copertura economica alla scadenza del bando, la proposta complessiva sottraendo alla Città la possibilità di richiedere importanti risorse per l'attuazione di altri interventi.” non è pertanto condivisibile , tenuto conto che la società rappresenta un partenariato pubblico-privato cosiddetto “istituzionale” (in alternativa a quello contrattuale) che ovviamente non necessita delle stesse verifiche che vengono eseguite sui soggetti estranei alla PA, e in ogni caso la mancata approvazione del Piano Industriale (in cui sarebbero state definite anche le modalità di finanziamento) non è responsabilità della società ma del socio Comune di Messina che ha rinviato per tre anni la sua approvazione attardandosi a decidere come procedere alla rimodulazione degli interventi già progettati in coerenza con l’Accordo di Programma. Apprezzo infine la dichiarazione che “dato l'interesse dell'Amministrazione per tale intervento, il progetto è stato comunque inserito, insieme ad altri, nella richiesta di partecipazione all'assegnazione di eventuali risorse aggiuntive cui la Città potrebbe partecipare in eccedenza rispetto ai 18 milioni” e auspico che la delibera che il consiglio comunale dovrà assumere in merito alla rimodulazione del piano particolareggiato venga immediatamente predisposta superando lo stallo di quasi cinque mesi da quando l’Amministrazione Accorinti ha deciso con delibera GM n.236/2016 di proseguire l’attività della nostra società, invitando l’Amministrazione a inserire il nostro programma nell’Agenda Urbana da realizzare attraverso il PON e il POR”.

Ing.Franco Cavallaro

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