Baratto amministrativo, il M5S: "Basato su norma abrogata, va modificato"

Baratto amministrativo, il M5S: “Basato su norma abrogata, va modificato”

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Baratto amministrativo, il M5S: “Basato su norma abrogata, va modificato”

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lunedì 09 Settembre 2019 - 17:49

Messina- I consiglieri rispediscono al mittente la proposta trasmessa in Commissione

Il consiglio comunale tornerà ad esaminare la proposta di baratto amministrativo modificata dall’amministrazione De Luca e la decisione ha provocato la reazione del M5S. A intervenire, contestando alla giunta superficialità e approssimazione sono i consiglieri comunali Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco in seguito alla ripresentazione in sede di Commissione del regolamento sul baratto amministrativo, proposta già bocciata dall’Aula e adesso rientrata “dalla finestra”, con qualche modifica.

L’intero impianto della proposta deliberativa – spiega Cristina Cannistrà – si basa su un articolo di legge (il 24 della legge 164 del 2014) che è stato abrogato: una “circostanza” che rende la proposta della Giunta del tutto inattuabile. È una situazione paradossale: si tenta di venire incontro alla parte più debole della città facendo ricorso ad istituti normativi superati. Ci chiediamo come sia possibile che vengano portate in Aula delle proposte di delibera senza i necessari approfondimenti preliminari”

A spiegare che le differenze normative tra il baratto amministrativo cui fa riferimento l’amministrazione ed i contratti di partneriato sociale (previsti dal decreto 50 del 2016) impongono una radicale modifica della proposta è il consigliere Giuseppe Fusco: “ Nella nuova normativa è infatti scomparso l’ordine di priorità in favore della associazioni rispetto ai singoli cittadini e non vi è più traccia del limite posto all’esecuzione tributaria. Inoltre non si fa più riferimento esclusivo all’inerenza dei tributi con il tipo di attività posta in essere e soprattutto al fatto che l’attività debba perseguire finalità socialmente utili per la collettività”.

Nel dettaglio la nuova normativa di settore stabilisce infatti che chiunque possa accedere ai partenariati sociali, a prescindere dalle fasce di reddito, a differenza di quanto prospettato dall’Amministrazione, che aveva previsto degli specifici “paletti”.

In seguito ai rilievi posti stamani dai consiglieri, la II Commissione ha sospeso la trattazione della delibera, in attesa che sia presente in Aula il sindaco Cateno De Luca, soggetto proponente.

«Chiederemo inoltre la presenza del segretario generale, che è tenuta a garantire la legittimità degli atti amministrativi», concludono Cannistrà e Fusco.

R.Br.

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