Barcellona. Presentato il Piano di zona distrettuale 2010/12. Navarra: «Un compromesso soddisfacente»

Barcellona. Presentato il Piano di zona distrettuale 2010/12. Navarra: «Un compromesso soddisfacente»

Barcellona. Presentato il Piano di zona distrettuale 2010/12. Navarra: «Un compromesso soddisfacente»

giovedì 12 Novembre 2009 - 21:11

Un progetto integrato sui giovani, la novità principale rispetto al piano precedente.

Oggi pomeriggio nell’aula consiliare di Palazzo Longano è stato pubblicamente presentato il piano di zona per il triennio 2010/12 del distretto socio-sanitario n. 28. «È un piano migliorato, che è stato più volte dibattuto – ha dichiarato Carmelo Navarra, primo cittadino di Mazzarà Sant’Andrea e presidente del comitato dei sindaci del distretto – Le problematiche da risolvere sono tante e, come è comprensibile, in principio ognuno di noi sindaci intendeva favorire quelle del proprio territorio. E’ stato, quindi, necessario effettuare delle scelte, talvolta anche sofferte e non sempre condivise, e maturare un compromesso tra le richieste di tutti i comuni, da quelli più grandi a quelli più piccoli».

Attraverso un attento studio del territorio distrettuale si sono individuate quattro aree, particolarmente bisognose di interventi: gli anziani, i disabili, i soggetti in condizioni di povertà, la famiglia e i giovani. Il comitato dei sindaci – come ha spiegato ancora Navarra – ha cercato, quindi, di distribuire i pochi fondi a disposizione tra queste aree, in base anche alle esperienze del piano precedente. I fondi destinati dalla Regione al distretto per il triennio ammontano a 2.426.400 euro; poco più della metà saranno utilizzati per finanziare il progetto integrato “Giovani e adulti a confronto”.

«Abbiamo pensato innanzitutto di potenziare ciò che aveva funzionato bene nel piano precedente» ha dichiarato Santi Calderone, assessore alle politiche sociali e vicepresidente del comitato dei sindaci del distretto. Tra i progetti appartenenti al vecchio piano e riproposti nel nuovo, un esempio sono i centri ricreativi per disabili a Barcellona e Rodì Milici, e i centri per anziani a Barcellona e Montalbano. «Ci siamo invece accorti – ha continuato l’assessore Calderone – che nel vecchio piano avevamo tralasciato l’area dei giovani. A loro sono state dedicate gran parte delle iniziative del nuovo piano. Un progetto innovativo è stato poi quello per l’inserimento lavorativo dei soggetti in esecuzione penale esterna». L’assessore ha infine aggiunto: « Non pensiamo di aver fatto un’opera perfetta, ma complessivamente è venuto fuori un buon lavoro».

Tra i rappresentanti delle associazioni presenti in sala si è sollevata però qualche obiezione. Nel nuovo piano mancano, infatti, progetti mirati agli stranieri. A tal proposito – ricordiamo – che uno sportello immigrati a Terme Vigliatore era presente nel piano di zona del triennio precedente, ma non è stato rinnovato.

Padre Pippo Insana, direttore della “Casa di solidarietà e accoglienza”, ha in conclusione espresso le sue perplessità. «Nell’ambito dei servizi sociali – ha detto Padre Pippo – c’è molto vuoto, nonostante la buona volontà, queste iniziative sono insufficienti. Andrebbe fatto un discorso più profondo».

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