Primi laureati in -Mediazione socioculturale- a Barcellona. Cinque 110 e lode

Primi laureati in -Mediazione socioculturale- a Barcellona. Cinque 110 e lode

Primi laureati in -Mediazione socioculturale- a Barcellona. Cinque 110 e lode

lunedì 21 Settembre 2009 - 18:14

Da “vu cumprà” a dottore: la storia di Mohamed, il primo laureato extracomunitario

Si è svolta oggi al Palacultura “Bartolo Cattafi” la cerimonia di proclamazione dei primi laureati in “Mediazione socioculturale per l’integrazione multietnica”, il corso di laurea istituito tre anni fa nella città del Longano dalla Facoltà di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Messina grazie a una convenzione con il Comune di Barcellona.

Quattordici gli studenti immatricolati nel 2006 che hanno completato gli studi di primo livello in regola con i tempi. Tra questi l’assessore ai servizi sociali Santino Calderone, che si è laureato con la tesi “L’emigrazione dei giovani dal Mezzogiorno: i termini del dibattito” e lo studente extracomunitario, Mohamed Moutawakkil, che ha presentato in quattro lingue diverse la tesi “Immigrazione in Sicilia: dinamiche e percorsi internazionali”. Gli altri neolaureati sono Caterina Accetta, Maria Alesci, Antonina Aliquò, Carmelina Brigandì, Santo Chillemi, Antonio Crisafulli, Iole Currò, Maria Rita De Francesco, Carmelina De Pasquale, Domenica Giunta, Angela Maria Miano e Antonina Stracuzzi. Per molti di loro, in prevalenza donne e studenti lavoratori, è stato un ritorno agli studi reso possibile dalla vicinanza della sede universitaria. Cinque i 110 con lode (Currò, De Pasquale, Giunta, Moutawakkil e Stracuzzi) e nessuno dei laureati ha avuto il minimo. La cerimonia di premiazione, presente l’intero comitato di coordinamento composto dal preside Andrea Romano, dal prof. Ferdiando Ofria, dal sindaco Candeloro Nania e dal segretario comunale Fabio Battista, è stata un’occasione per un primo bilancio dell’esperienza universitaria a Barcellona.

«Esprimo la mia soddisfazione – dice Romano – per essere riusciti, nonostante qualche iniziale resistenza, a condurre in porto un obiettivo che alla vigilia sembrava quantomeno difficile: instaurare a Messina il quarto corso di laurea in “Mediazione socioculturale” dopo quelli di Milano, Roma a Napoli. Ci presentiamo oggi al terzo anno con una media di laureati in corso e alla prima sessione utile pari al 25%, e quindi superiore al dato nazionale. Ciò significa che abbiamo raggiunto livelli d’eccellenza». Il preside si sofferma anche sulle prospettive future. «Il primo obiettivo è il rafforzamento del corso con la presenza di 12 docenti di ruolo afferenti a “Mediazione Socioculturale”, condizione vitale per la sussistenza del corso stesso, secondo le prescrizioni del decreto Mussi-Gelmini. In secondo luogo vedremo di potenziarlo con una laurea magistrale o con un master di I livello».

Entusiasta il sindaco Nania, che è stato tra i promotori del corso universitario nella città del Longano. «Sono felice perché con le prime lauree si concretizza in modo tangibile, per la seconda volta dopo l’inaugurazione, un sogno inseguito da tempo». Per Mohamed Moutawakkil, 39 anni, marocchino di Casablanca, venditore ambulante, è un traguardo raggiunto con grandi sacrifici: «In Italia, dove vivo da vent’anni, non riconoscevano validità al diploma conseguito nel mio paese; così ho dovuto completare gli studi al Commerciale e poi mi sono iscritto all’Università. Da “vu cumprà” a dottore: è un salto di status che mi riempie d’orgoglio». Gli studenti iscritti al corso sono circa 300. Dall’anno passato l’offerta formativa del corso si è ampliata con il nuovo indirizzo di “Scienze sociali per la cooperazione e lo sviluppo”.

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