«L’unica colpa dei social network è quella di dissentire». Il Circolo “Ottobre Rosso” di Barcellona difende la libertà della rete. Dite la vostra su Tempostretto.

«L’unica colpa dei social network è quella di dissentire». Il Circolo “Ottobre Rosso” di Barcellona difende la libertà della rete. Dite la vostra su Tempostretto.

«L’unica colpa dei social network è quella di dissentire». Il Circolo “Ottobre Rosso” di Barcellona difende la libertà della rete. Dite la vostra su Tempostretto.

sabato 19 Dicembre 2009 - 22:35

Il circolo barcellonese di Rifondazione Comunista, “Ottobre Rosso”, interviene per dire la sua sulle recenti valutazioni di oscuramento di siti internet e gruppi facebook, caldeggiate in particolare dal ministro Maroni, in seguito all’aggressione avvenuta a danno del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Molti esponenti della Maggioranza hanno infatti additato la rete come uno tra i maggiori mezzi di diffusione di quella che è stata definita “politica dell’odio”. E mentre su facebook si moltiplicano i gruppi che si oppongono all’eventualità di una censura sul web e la pagina “No al decreto Maroni su oscuramento e censura dei siti” sta tentando di raccogliere più di un milione di iscritti, anche il circolo locale di Rifondazione Comunista non ci sta. Il circolo afferma che messaggi di odio sono quelli che «sono stati sistematicamente rivolti contro magistrati, giornalisti indipendenti e fonti di informazione di sinistra, oppositori politici “comunisti”, addirittura contro qualche membro autorevole della maggioranza che “stonava” col resto del coro e contro alte cariche dello Stato, come il presidente della Repubblica. Tutti attacchi rivolti da chi oggi parla di “politica dell’odio” nei propri confronti». E conclude: «Dunque si procede ad oscurare gruppi su internet, la cui unica colpa è di dissentire. E questo ignorando quelli che invece fanno della volgarità e degli inni alla violenza un uso costante ed a volte esclusivo».

Voi lettori di Tempostretto esercitate da tempo la vostra libertà d’opinione attraverso i commenti, che sono diventati un piccolo grande strumento di democrazia del nostro territorio. Cosa ne pensate dell’orientamento che va emergendo di mettere in qualche modo il bavaglio ad internet? Scrivete il vostro parere usando, appunto, i commenti a questo articolo.

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