Il sindacato chiede che si faccia chiarezza a 360 gradi sulla gestione del dott. La Rosa
La Fp Cgil esprime sconcerto in merito alle dichiarazioni rese dal dott.. Luigi La Rosa – nel corso dell’ultimo incontro tenutosi presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro- in merito al pagamento delle spettanze ai lavoratori dell ‘AIS della sezione di Barcellona che da mesi non percepiscono gli stipendi. “In sostanza il Direttore dell’AIAS sezione di Barcellona – si legge nella nota sindacale – ha opposto un netto diniego all’ipotesi avanzata dalle OO.SS. del pagamento diretto da parte ell’ASP di una parte delle somme dovute lavoratori . Dimostrando così scarsa attenzione e totale assenza di sensibilità di fronte alle difficoltà economiche vissute dei lavoratori”.
“Non è ammissibile- dichiarano Clara Crocè Segretario Generale del sindacato e Giuseppe Saija responsabile del settore – che a fronte della disponibilità manifestata dal Direttore dell’ ASP dott. Salvatore Giuffrida e dal Commissario dell’AIAS Nazionale dott. Sergio Lo Trovato, di anticipare le somme direttamente ai lavoratori il dott. La Rosa continui a fare dietrologia . Questi i fatti: l’ASP di Messina ha già liquidato un congruo anticipo della 1° trimestralità 2010, e che tali somme non sono state destinate la pagamento di tutte le spettanze dovute ai lavoratori.Le chiacchiere stanno a zero”.
Al di là del contenzioso in atto in merito alla titolarità dell’Associazione stessa per la quale auspichiamo soluzione al più breve da parte della Magistratura , la Cgil chiede che si faccia chiarezza a 360 gradi sulla gestione del dott. La Rosa dell’AIS di Barcellona e che al più presto siano ripristinate condizioni lavorative serene , libertà di azione dei dipendenti e legalità .”Queste sono le condizioni essenziali per potere erogare – spiega la Crocè – migliori prestazioni riabilitative a favore degli assistiti e delle loro famiglie e per il rispetto dei diritti dei lavoratori. La Fp Cgil è pronta a intraprendere tutte le iniziative possibili a tutela dei lavoratori e dei 700 disabili e delle loro famiglie”.
