Riserva Naturale IsolaBella: il Tar dà ragione alla Provincia, annullato l'affidamento al CutGana di Catania

Riserva Naturale IsolaBella: il Tar dà ragione alla Provincia, annullato l’affidamento al CutGana di Catania

Riserva Naturale IsolaBella: il Tar dà ragione alla Provincia, annullato l’affidamento al CutGana di Catania

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sabato 10 Marzo 2012 - 14:15

Nessuna competizione tra le ipotesi gestionali sarebbe stata riscontrata, mentre sarebbero emerse irregolarità procedimentali. Soddisfatto il presidente Ricevuto: «Chiederemo gestione concordata con forze del territorio messinese». Ottimo lavoro dell’avvocato Marcello Scurria

Alle polemiche seguono i fatti. Il discusso affidamento della riserva dell’Isola Bella al CutGana di Catania, firmata con determina dirigenziale dell’assessorato regionale al Territorio ed ambiente con l’ok dell’apposita commissione dell’Ars (partecipata dai deputati messinesi Buzzanca e Rinaldi, correlati in basso), è stato sospeso con sentenza breve della terza sezione del Tar di Catania. Accolto, dunque, il ricorso della Provincia Regionale di Messina, rappresentata dall’avv. Marcello Scurria, che aveva contestato la decisione della Regione di affidare la Rno al Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Agro Ecosistemi, dell’Università etnea, senza aver mai accolto le richieste di palazzo di Leoni o del Comune di Taormina.

La Provincia oggi guidata da Nanni Ricevuto aveva gestito in varie fasi l’oasi, a partire dal 2006 quando terminò la gestione Wwf. Purtroppo i risultati non però stati sempre soddisfacenti. Stando a quanto decretato dalla decisione del Tribunale di giustizia amministrativa, l’affidamento al “Cutgana” non sarebbe scaturita da alcuna valutazione comparativa delle istanze pervenute e quindi in violazione delle norme basilari di trasparenza amministrativa. Nessuna competizione dunque tra le ipotesi gestionali sarebbe stata riscontrata da parte del Tar. Sarebbero state inoltre riscontrate irregolarità procedimentali visto che il progetto dello stesso Cutgana, come recita la sentenza: «Sembra essere pervenuto all’Assessorato regionale dopo che era stata operata la scelta in suo favore e che quindi – tale piano – non è stato preso in considerazione nella fase procedimentale afferente la scelta dell’affidatario, al fine di verificarne la maggiore valenza rispetto ad altri progetti».

La Regione e il Cutgana potrebbero ora fare ricorso al Cga di Palermo per tentare di ribaltare lo scenario determinatosi in queste ore. «La nostra soddisfazione è massima – commenta il presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, al sito amico www.blogtaormina.it – ed è legittima, come il Tar ha confermato dandoci ragione, l’azione che abbiamo intrapreso per tutelare, difendere e sostenere le bellezze del nostro territorio. Isolabella è il biglietto da visita della Provincia e della Sicilia. Parteciperemo alla gara,vantando il nostro requisito di una gestione pregressa. E chiederemo la gestione della Riserva con una cordata formata dalla Provincia, l’Università di Messina, le associazioni ambientalistiche del messinese ed il Comune di Taormina». Non si tratta di una semplice sospensiva ma di annullamento della gestione, così come spiegato dal legale Scurria. A questo punto la Regione dovrà avviare una gara ad evidenza pubblica e la Provincia di Messina parteciperà con tutte le carte in regola per ottenere la gestione di Isolabella. Giuseppe Pracanica, presidente provinciale, di Movimento Azzurro, ha annunciato, nel frattempo, che sulla vicenda invierà un esposto alla Procura della Repubblica.

Intanto però, con l’approssimarsi della stagione estiva, potrebbe divenire terra di nessuno. Tra l’altro non va dimenticato che esiste ancora una doppia competenza di gestione: una riguarda, appunto, la Riserva di competenza dell’assessorato al Territorio ed Ambiente, mentre l’isolotto è di pertinenza dell’assessorato ai Beni culturali e quindi della Soprintendenza. (ER)

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