Effetti collaterali del piano di riequilibrio: bollette dell’acqua più care e taglio dell’utenza per chi non paga

Effetti collaterali del piano di riequilibrio: bollette dell’acqua più care e taglio dell’utenza per chi non paga

Danila La Torre

Effetti collaterali del piano di riequilibrio: bollette dell’acqua più care e taglio dell’utenza per chi non paga

Tag:

mercoledì 29 Ottobre 2014 - 23:06

Per salvare Palazzo Zanca dal default le tariffe sono destinate a lievitare, come espressamente previsto nel Piano economico-finanziario dell’Amam, allegato alla manovra finanziaria decennale. Entro il 12 novembre il primo responso da parte del Ministero

L’acqua è un bene prezioso ma tra poco al Comune di Messina sarà anche molto costoso. E chi non pagherà vedrà tagliarsi le utenze.

Per salvare Palazzo Zanca dal default, le tariffe sono infatti destinate a lievitare. Lo prevede espressamente il Piano economico-finanziario dell’Amam allegato al Piano decennale di riequilibrio, approvato dal Consiglio Comunale lo scorso 2 settembre ed attualmente sotto la lente d’ingrandimento della sottocommissione ministeriale.

«Ai fini della sostenibilità del presente Piano – si legge testualmenteassume rilevante importanza la rimodulazione della tariffa (stimata complessivamente nella misura del 4% annuo) il cui aumento, previsto nel 2015, sarà composto da un’aliquota dovuta all’adeguamento Istat (non applicato dall’Azienda da circa 3 anni) e da una seconda aliquota che dovrà essere approvata da superiori organi competenti».

L’aumento, dunque, sarà doppio: uno sarà dovuto per legge e l’altro sarà dettato dalla necessità di portare soldi in cassa. Nel decennio 2013-2022, l’Azienda Meridionale Acque conta di produrre utili per 30,6 milioni di euro, 3 milioni di euro all’anno.

A mettere a punto il nuovo piano tariffario dell’Amam dovrà essere la Giunta ma l’ultima parola spetterà al Consiglio Comunale, che però – una volta dato via libera il piano di riequilibrio – non potrà (in teoria) esimersi dal votare tutti gli atti che rappresentano i pilastri economici su cui quel piano si regge.

Anche sul fronte “acqua” i cittadini verranno, quindi, sottoposti ad ulteriori sacrifici. Il paradosso sta nel fatto che proprio in questo settore l’evasione è altissima, come viene evidenziato anche nelle pagine del piano industriale dell’Amam. «Il fenomeno del mancato pagamento delle bollette – si legge – ha assunto negli ultimi anni aspetti preoccupanti per l’Azienda riducendo di molto la sua capacità di avere flussi di cassa adeguati e disponibilità economiche da indirizzare agli investimenti. L’aggravarsi della crisi economica che ha colpito in modo pesante il territorio ha determinato punte annuali di mancato incasso non più sostenibili». Per combattere ed arginare il fenomeno dell’evasione, il Cda dell’Amam ha già individuato il percorso, che seguirà due direzioni: da una parte si penserà a «riorganizzare le procedure di sollecito e di recupero attraverso una società esterna affidataria del servizio di recupero credito», dall’altra si procederà «ad interventi di distacco dell’utenza».

Insomma chi non pagherà non avrà più l’acqua. Proprio su questo punto erano arrivate – nell’immediata vigilia della votazione del piano di riequilibrio –le critiche dei consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo . «E’ una cosa che va in netta contraddizione con il nostro punto di vista di acqua bene comune, principio su cui abbiamo fondato la nostra campagna elettorale», avevano tuonato i due ex accorintiani in conferenza stampa. Critiche che la giunta Accorinti evidentemente non ha condiviso, tanto da allegare il piano finanziario dell’Amam al Piano di riequilibrio, sposando le misure in esso contenute.

A proposito di piano di riequilibrio, sviluppi si attendono da Roma entro il prossimo 12 novembre, data entro cui dovranno pervenire al Comune eventuali rilievi da parte della sottocommissione ministeriale che sta esaminando la manovra finanziaria. L’amministrazione avrà a disposizione altri 30 giorni di tempo per rispondere. Intanto, a Palazzo Zanca, non sono stati ancora approvati né il bilancio consuntivo 2013, la versione bis è al vaglio dei revisori de conti , né il bilancio di previsione 2014, che Signorino assicura essere ormai in dirittura d’arrivo.

Danila La Torre

24 commenti

  1. Com’era la storia “pagare tutti per pagare meno”?
    Scommettiamo che, quand’anche venisse recuperato l’1% di evasione, la bolletta non diminuira nemmeno di uni 0,0000000…%?

    0
    0
  2. Com’era la storia “pagare tutti per pagare meno”?
    Scommettiamo che, quand’anche venisse recuperato l’1% di evasione, la bolletta non diminuira nemmeno di uni 0,0000000…%?

    0
    0
  3. ACQUA E ARIA NECESSARI PER LA VITA.
    Questa amministrazione paladina della giustizia in campagna elettorale, esce allo scoperto con le forbici in mano a tagliare un bene di prima necessità.
    L’acqua non può mancare in un paese civile, quando già a Messina bisogna accantonarla perché arriva ad orari stabiliti, tagliare l’acqua anche per morosità è reato.
    È impensabile adottare una simile politica e invito i cittadini alla mobilità totale contro tale misura.
    Chi non paga le bollette dell’acqua, lo fa perché in difficoltà, meglio staccare la spina ad aziende partecipate passive così da recuperare le somme per pagare il servizio dell’acqua potabile.
    E comunque va anche considerato che la condotta cittadina è pessima come le strade che percorriamo giornalmente tra buche e dossi.
    Perché allora non si cercano i fondi necessari per ammodernare la condotta, così da evitare le enormi perdite giornaliere ?
    Spero che i cittadini comuni, davanti a simile inguria si mobilitino, altrimenti il prossimo passo sarà quantificare l’aria respirate al metro cubo da ogni cittadino messinese e tassarlo di conseguenza.

    0
    0
  4. ACQUA E ARIA NECESSARI PER LA VITA.
    Questa amministrazione paladina della giustizia in campagna elettorale, esce allo scoperto con le forbici in mano a tagliare un bene di prima necessità.
    L’acqua non può mancare in un paese civile, quando già a Messina bisogna accantonarla perché arriva ad orari stabiliti, tagliare l’acqua anche per morosità è reato.
    È impensabile adottare una simile politica e invito i cittadini alla mobilità totale contro tale misura.
    Chi non paga le bollette dell’acqua, lo fa perché in difficoltà, meglio staccare la spina ad aziende partecipate passive così da recuperare le somme per pagare il servizio dell’acqua potabile.
    E comunque va anche considerato che la condotta cittadina è pessima come le strade che percorriamo giornalmente tra buche e dossi.
    Perché allora non si cercano i fondi necessari per ammodernare la condotta, così da evitare le enormi perdite giornaliere ?
    Spero che i cittadini comuni, davanti a simile inguria si mobilitino, altrimenti il prossimo passo sarà quantificare l’aria respirate al metro cubo da ogni cittadino messinese e tassarlo di conseguenza.

    0
    0
  5. Quindi, secondo il Suo ragionamento, chi non paga l’acqua “perché in difficoltà” non dovrebbe pagare il gas, la luce, il telefono.
    Non parliamo del riscaldamento e della spesa al supermercato.
    Non parlo dei trasporti pubblici, perchè a Messina il biglietto su bus e tram lo pagano solo i pochissimi onesti.
    O, per gran parte dei messinesi, imbecilli.
    Vero?
    George.

    0
    0
  6. Quindi, secondo il Suo ragionamento, chi non paga l’acqua “perché in difficoltà” non dovrebbe pagare il gas, la luce, il telefono.
    Non parliamo del riscaldamento e della spesa al supermercato.
    Non parlo dei trasporti pubblici, perchè a Messina il biglietto su bus e tram lo pagano solo i pochissimi onesti.
    O, per gran parte dei messinesi, imbecilli.
    Vero?
    George.

    0
    0
  7. questa mattina alle 8,40 circa, ho preso il tram al capolinea Nord.siamo saliti in circa 80 persone e di questi solo dieci ,dico dieci, abbiamo obliterato il biglietto (a dire il vero mi sono sentito un pollo da spennare) sono sceso a Piazza Cairoli e durante il tragitto saranno saliti circa altre 80 persone e di queste solo cinque avevano il biglietto.Mi chiedo ,anzi chiedo al Sindaco ( non al tibetano) le pare onesto e corretto che su centosessanta persone solo 15 abbiamo pagato? Perchè devo pagare io i servizi per gli altri che si ritengono furbi? Li paghi lei e se non è capace di imporre i controllori all’ATM se ne stia a casa e non aumenti ,a noi beccaccioni ,le tasse che gli altri non pagano.

    0
    0
  8. questa mattina alle 8,40 circa, ho preso il tram al capolinea Nord.siamo saliti in circa 80 persone e di questi solo dieci ,dico dieci, abbiamo obliterato il biglietto (a dire il vero mi sono sentito un pollo da spennare) sono sceso a Piazza Cairoli e durante il tragitto saranno saliti circa altre 80 persone e di queste solo cinque avevano il biglietto.Mi chiedo ,anzi chiedo al Sindaco ( non al tibetano) le pare onesto e corretto che su centosessanta persone solo 15 abbiamo pagato? Perchè devo pagare io i servizi per gli altri che si ritengono furbi? Li paghi lei e se non è capace di imporre i controllori all’ATM se ne stia a casa e non aumenti ,a noi beccaccioni ,le tasse che gli altri non pagano.

    0
    0
  9. E’ vero… molti non la pagano perchè non possono … e ci sono tanti altri che non la pagano perchè non vogliono!

    tanto ci sono i messinesi onesti che coprono i loro buchi…

    0
    0
  10. E’ vero… molti non la pagano perchè non possono … e ci sono tanti altri che non la pagano perchè non vogliono!

    tanto ci sono i messinesi onesti che coprono i loro buchi…

    0
    0
  11. La più grossa delle stupidaggini è stata togliere il bigliettaio, pensando di risparmiare.
    Uno stipendio di (credo)1500 euro al mese, moltiplicato per 3 turni giornalieri equivale a spendere 4500 euro al mese più 3000 di contributi.
    Totale 7500 euro mensili.
    Penso, da non conoscitore del flusso mensile di utenti, che l’ATM, facendo pagare tutti coloro che ne hanno il dovere, incasserebbe almeno 10 volte tanto al mese.
    Se non si adottano le misure necessarie per stroncare il portoghesismo, quale, appunto, la introduzione di un bigliettaio fisso per turno, la colpa è di chi ha la responsabilità della gestione del servizio e di chi deve controllare.
    Facile scaricare sulle finanze pubbliche la captatio benevolentiae ad uso elettorale,
    George

    0
    0
  12. La più grossa delle stupidaggini è stata togliere il bigliettaio, pensando di risparmiare.
    Uno stipendio di (credo)1500 euro al mese, moltiplicato per 3 turni giornalieri equivale a spendere 4500 euro al mese più 3000 di contributi.
    Totale 7500 euro mensili.
    Penso, da non conoscitore del flusso mensile di utenti, che l’ATM, facendo pagare tutti coloro che ne hanno il dovere, incasserebbe almeno 10 volte tanto al mese.
    Se non si adottano le misure necessarie per stroncare il portoghesismo, quale, appunto, la introduzione di un bigliettaio fisso per turno, la colpa è di chi ha la responsabilità della gestione del servizio e di chi deve controllare.
    Facile scaricare sulle finanze pubbliche la captatio benevolentiae ad uso elettorale,
    George

    0
    0
  13. MessineseAttento 30 Ottobre 2014 11:25

    Proprio lo sfrenato portoghesismo, per la quasi totalità dei casi ingiustificato, ha fatto sì che mancassero i fondi necessari affinché la rete di distribuzione idrica sia efficiente e priva di falle (nel senso letterale del termine).
    Ricordo a lei, ed alla gentile Danila La Torre (sempre prodiga nel sottolineare apparenti contraddizioni), che il nobile concetto di acqua pubblica, nulla ha a che fare con l’utopica ed irrealizzabile distribuzione gratuita dell’acqua. A meno che non si voglia avere come unica fonte di approvvigionamento idrico le fontane in strada. Ma nel momento in cui lei usufruisce del prezioso liquido aprendo comodomente il suo rubinetto, sta usando un servizio che va pagato, allo stesso modo di luce e gas.
    Ritengo che prima di ergersi a paladini di improbabili diritti, come l’acqua gratis dai rubinetti di casa, bisognerebbe chiedersi come il vitale liquido arrivi dalla fonte alla nostra doccia. Lei stesso ritiene opportuno “trovare” i soldi per ristrutturare l’ormai obsoleta rete idrica cittadina e, notiziona incredibile, quei fondi sono proprio le quote che chi usufruisce del servizio DEVE pagare, altrimenti l’erogazione va sospesa.
    D’altronde è risaputo: a mali estremi, estremi rimedi.

    0
    0
  14. MessineseAttento 30 Ottobre 2014 11:25

    Proprio lo sfrenato portoghesismo, per la quasi totalità dei casi ingiustificato, ha fatto sì che mancassero i fondi necessari affinché la rete di distribuzione idrica sia efficiente e priva di falle (nel senso letterale del termine).
    Ricordo a lei, ed alla gentile Danila La Torre (sempre prodiga nel sottolineare apparenti contraddizioni), che il nobile concetto di acqua pubblica, nulla ha a che fare con l’utopica ed irrealizzabile distribuzione gratuita dell’acqua. A meno che non si voglia avere come unica fonte di approvvigionamento idrico le fontane in strada. Ma nel momento in cui lei usufruisce del prezioso liquido aprendo comodomente il suo rubinetto, sta usando un servizio che va pagato, allo stesso modo di luce e gas.
    Ritengo che prima di ergersi a paladini di improbabili diritti, come l’acqua gratis dai rubinetti di casa, bisognerebbe chiedersi come il vitale liquido arrivi dalla fonte alla nostra doccia. Lei stesso ritiene opportuno “trovare” i soldi per ristrutturare l’ormai obsoleta rete idrica cittadina e, notiziona incredibile, quei fondi sono proprio le quote che chi usufruisce del servizio DEVE pagare, altrimenti l’erogazione va sospesa.
    D’altronde è risaputo: a mali estremi, estremi rimedi.

    0
    0
  15. Esistono già i controllori ATM, peccato che dopo aver verificato qualche biglietto, xxxxxxxxxxxxxxx il loro turno….

    0
    0
  16. Esistono già i controllori ATM, peccato che dopo aver verificato qualche biglietto, xxxxxxxxxxxxxxx il loro turno….

    0
    0
  17. Lo sa per cosa servono i fondi? per le piste ciclabili sulla riviera,dove andranno ad evacuare i cani e cresceranno le erbacce.

    0
    0
  18. Lo sa per cosa servono i fondi? per le piste ciclabili sulla riviera,dove andranno ad evacuare i cani e cresceranno le erbacce.

    0
    0
  19. Guardi che non è esattamente come lei sostiene. Il sistema di distribuzione idrica non è coperto dalla domanda individuale a cui lei, molto poco correttamente, si riferisce.
    E sommessamente faccio presente che l”acqua NON si può tagliare neppure in caso di morosità in una città come la nostra. Sulla questione ci sono sentenze contrastanti, ma più delle sentenze deve prevalere il buon senso.

    0
    0
  20. Guardi che non è esattamente come lei sostiene. Il sistema di distribuzione idrica non è coperto dalla domanda individuale a cui lei, molto poco correttamente, si riferisce.
    E sommessamente faccio presente che l”acqua NON si può tagliare neppure in caso di morosità in una città come la nostra. Sulla questione ci sono sentenze contrastanti, ma più delle sentenze deve prevalere il buon senso.

    0
    0
  21. Appunto. Ma il bigliettaio non può abbandonare la propria postazione.
    George

    0
    0
  22. Appunto. Ma il bigliettaio non può abbandonare la propria postazione.
    George

    0
    0
  23. MessineseAttento 31 Ottobre 2014 09:31

    Sarebbe interessante che il suo contraddire sia accompagnato da una spiegazione, asserisce che il costo di trasporto dell’acqua, dalla fonte al rubinetto di casa, non è coperto dalla domanda individuale, bene, ciò significa che paghiamo per capriccio di qualcuno, o che comunque l’imposta sull’acqua serve a coprire buona parte dei costi infrastrutturali??
    Altrimenti, lei che sembra avere più informazioni del sottoscritto, spieghi, dando così più senso alle sue opinioni, a cosa serve la tassa sull’acqua che tutti i cittadini dovrebbero pagare.
    Mi consenta, troppo facile dire “molto poco correttamente”, se poi non si chiarisce cosa, ovviamente secondo lei, sia, di contro, “molto corretto”.

    0
    0
  24. MessineseAttento 31 Ottobre 2014 09:31

    Sarebbe interessante che il suo contraddire sia accompagnato da una spiegazione, asserisce che il costo di trasporto dell’acqua, dalla fonte al rubinetto di casa, non è coperto dalla domanda individuale, bene, ciò significa che paghiamo per capriccio di qualcuno, o che comunque l’imposta sull’acqua serve a coprire buona parte dei costi infrastrutturali??
    Altrimenti, lei che sembra avere più informazioni del sottoscritto, spieghi, dando così più senso alle sue opinioni, a cosa serve la tassa sull’acqua che tutti i cittadini dovrebbero pagare.
    Mi consenta, troppo facile dire “molto poco correttamente”, se poi non si chiarisce cosa, ovviamente secondo lei, sia, di contro, “molto corretto”.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007