Non c'è solo Casa del Portuale ma anche la Casa dello Studente: gli universitari chiedono la riapertura

Non c’è solo Casa del Portuale ma anche la Casa dello Studente: gli universitari chiedono la riapertura

Danila La Torre

Non c’è solo Casa del Portuale ma anche la Casa dello Studente: gli universitari chiedono la riapertura

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sabato 07 Settembre 2013 - 10:06

La struttura nata per ospitare gli studenti fuori sede ha dovuto chiudere i battenti nel febbraio del 2009 perché non a norma. Sono necessari interventi di adeguamento sismico, ma prima l’amministrazione Accorinti dovrà dire cosa intende fare di questo bene comunale, abbandonato al suo destino da 4 anni

In questi giorni a tenere banco in città è il dibattito sulla proprietà della Casa del Portuale, occupata dai "pinellini" e contesa da Comune e Regione. Ma c’è un altro bene – che solo recentemente si è scoperto rientrare tra i gioielli di famiglia di palazzo Zanca – che suscita particolare interesse e merita la stessa attenzione dell’edificio in via Alessio Valore: la Casa dello Studente.

La struttura nata per ospitare gli studenti fuori sede è stata realizzata nel 1930 e per anni è stata gestita – per conto dell’Università degli Studi di Messina – dall’Ersu, ma ha dovuto chiudere i battenti nel febbraio del 2009, in seguito alle verifiche ordinate dalla Regione. La Casa dello Studente, infatti, non è risultata a norma e aspetta ancora di essere sottoposta agli interventi di adeguamento sismico, già previsti in un progetto risalente al 2011, dal valore complessivo di circa 2 milioni di euro.

Ad accendere nuovamente i riflettori sull’immobile di via Cesare Battisti – di fatto abbandonato e degradato coma la Casa del portuale – è, tramite un documento inviato in redazione, Gabriele Turiano, studente eletto al Consiglio d'Amministrazione dell'Ersu in rappresentanza dell'associazione universitaria Morgana. «L'Università- scrive – si appresta ad iniziare, ancora una volta, l'anno accademico senza la sua Casa dello Studente, Eppure , tutti i soggetti interessati alla questione si dichiarano favorevoli alla riapertura dello stabile di via Cesare Battisti ».

Quando parla di soggetti interessati, Turiano si riferisce sia al rettore Pietro Navarra che anche recentemente ha assicurato di seguire «attentamente la questione», sia al sindaco Renato Accorinti, il quale -spiega il consigliere dell’Ersu -in campagna elettorale ha più volte tranquillizzato gli studenti, affermando «che in caso di sua elezione non ci sarebbe stato un CAMBIO DI DESTINAZIONE D'USO, come alcuni paventano in favore di un secondo palazzo di giustizia».

Come si ricorderà, la paternità della proposta di trasformare la Casa dello studente nel Palagiustizia satellite, messa nera su bianco in una delibera di giunta, appartiene all’ex commissario straordinario di Palazzo Zanca, Luigi Croce, ma il provvedimento non ha mai trovato l’avallo de Consiglio comunale. Adesso, quindi, si attende che sulla vicenda si esprima l’amministrazione Accorinti, per dire cosa intende fare di questo bene.

In attesa che l’esecutivo di Palazzo Zanca chiarisca la sua posizione e la sua volontà in merito alla destinazione da attribuire all’immobile di via Cesare Battiti, il consigliere dell’Ersu lancia un appello al Presidente della Regione Rosario Crocetta, reo di aver dato vita all'ennesimo commissariamento dell’Ente. «Si rinnova – scrive Turiano a conclusione del documento – l'invito al Presidente della Regione Sicilia a porre fine a questa parentesi commissariale e consegnarci un Ente funzionale e con una sua piena facoltà decisionale riconosciuta al presidente e al suo Cda». (Danila La Torre)

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8 commenti

  1. Altra occupazione in vista, con la complicità e l’appoggio operativo di aCCORINTI e della sua ++++++++

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  2. Qualunque possa essere la desinazione d’uso,tutto è meglio che lasciare chiusa a degradarsi una struttura in una posizione così centrale.

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  3. Salvatore Vernaci 8 Settembre 2013 07:54

    CITTADINANZATTIVA – Coordinamento Provinciale dei Procuratori dei Cittadini- rileva che in questi giorni sulla Stampa tiene banco il dibattito sulla proprietà della Casa del Portuale, occupata dai “pinellini” e contesa da Comune e Regione, e sulla destinazione della Casa dello Studente. CITTADINANZATTIVA, appena eletto il neo Sindaco, aveva richiesto formalmente ad Accorinti che fosse reso pubblico il verbale di verifica straordinaria di cassa, effettuato, ispo jure, al momento del passaggio delle consegne dal Commissario Straordinario al Sindaco. Purtroppo la richiesta è caduta nel vuoto. La legge impone che in ogni cambiamento di Sindaco si deve accertare se l’inventario di tutti i beni demaniali e patrimoniali, mobili ed immobili, e quello di tutti i titoli, atti, carte e scritture, relativi al patrimonio comunale, sia tenuto, esattamente, in conformità alla legge. Il Sindaco, per legge, può disporre la revisione degli inventari (Comunale, AMAM, ATM, Messinambiente, dei beni di uso civico di spettanza delle frazioni, ecc…) in qualsiasi momento, anche perché, annualmente, l’Ente ha l’obbligo di effettuare l’aggiornamento dell’inventario, il cui riepilogo va allegato sia al bilancio di previsione che al conto consuntivo. Perché non vi provvede?…Nell’ipotesi della Casa del Portuale, dall’inventario avrebbe dovuto emergere, perché lo impone la legge (art. 41 Reg.29/10/57, n. 3): il luogo, la denominazione, l’estensione, la qualità , i dati catastali, i titoli di provenienza, l’estimo o il reddito imponibile, la rendita annuale media, le servitù e gli oneri di cui sia gravato, l’uso speciale cui è destinato un bene. Quest’ultima indicazione serve anche e soprattutto per verificare la destinazione originaria della Casa dello Studente, se sia stata finanziata, costruita e destinata a quello scopo o se, invece, sia stata adattata. Allora si proceda alla revisione-aggiornamento dell’inventario, anche perché la legge impone che in caso di cambiamento, non solo del Sindaco, ma anche del Segretario Generale (è cambiato pure il Ragioniere) si deve procedere alla consegna degli inventari mediante apposito verbale, sottoscritto dal Sindaco e/o dal Segretario uscente e da quello subentrante. Ciò è necessario, perché dell’esattezza dell’inventario, nonché delle successive aggiunte e modifiche e della conservazione dei titoli, atti, carte, scritture, relativi al patrimonio, sono personalmente responsabili il Sindaco, il Segretario ed il Ragioniere dell’Ente.

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  4. Hombre de barro 8 Settembre 2013 11:16

    Pur essendo disturbato dall’atteggiamento dei Pinellini che agiscono come se fosse casa loro (provate a bussare e chiedete di visitare il luogo…vedrete che bella accoglienza!)
    Devo dargli ragione su una cosa:
    Messina “sta fetennu” con centinaia di strutture chiuse ed in rovina, loro (spalle coperte a parte) hanno avuto il coraggio di FARE invece di lamentarsi da buoni buddaci.
    Adesso vengono fuori tutti additandoli e paragonandosi a loro: Anche i religiosi di Faro pretendono dei locali per riunirsi, buttando fango su Renato e sugli stessi Pinellini…
    Volete i locali? Fatevi un santo in paradiso e poi avanti con le cesoie!

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  5. Hombre de barro 8 Settembre 2013 11:18

    L’importante è che non si dia NIENTE ai PARASSITI APPARTENENTI A QUALSIASI ORDINE RELIGIOSO!
    …Per il resto, rosica quanto vuoi, george.

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  6. Sfogare le proprie repressioni fa bene alla salute.
    Ma attento agli infarti.

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  7. george, george con la “G” come “giornalista”, “giornalaio” e come….

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  8. occupate anche quella no? tanto ormai a messina si può,basta essere di sinistra

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