Riflessioni sul Piano regolatore

Riflessioni sul Piano regolatore

Antonino Depetro

Riflessioni sul Piano regolatore

giovedì 05 Aprile 2012 - 09:58

Antonino Depetro invia una serie di riflessioni in merito alle Linee guida destinate al consiglio comunale sul Prg. Mancano il Piano delle regole, il Piano dei servizi, un documento di piano. I messinesi rischiano di non sapere cosa sarà deciso sulle loro teste

CERTOCHEMARRABBIO se penso alla mediocrità della commissione consiliare TERRITORIO, che dovrebbe istruire ed emendare le Linee Guida per il Consiglio Comunale, finalmente presentate dall’arch.Messina, commissario regionale, e dall’avv.Corvaja, assessore comunale.
Ho dato una sommaria lettura al documento per fare delle riflessioni, che possano aiutare i Consiglieri Comunali ad elaborare proposte emendative.
Le LINEE GUIDA, nella parte in cui delineano, fra le strategie di pianificazione e di governo del territorio, sistemi PEREQUATIVI e COMPENSATIVI per le diverse zone del territorio comunale ed affida alla PEREQUAZIONE la riduzione al ricorso a vincoli e a procedure espropriative, evitandone, per quanto possibile , la reiterazione, SONO PARZIALI E CARENTI.
Spiego sinteticamente il perchè.
Le linee guida non prevedono la stesura di un PIANO DELLE REGOLE, dove si determinano le AREE in cui la perequazione attua il principio di equità, attribuendo a tutte i medesimi diritti edificatori, quello che si chiama indice territoriale perequativo, e soprattutto le FINALITA’ dell’acquisizione da parte del Comune dei suoli. Sarà il verde urbano? Saranno le infrastrutture per la mobilità o per i servizi sociali?
Manca la proposta di stesura di un PIANO DEI SERVIZI, in cui il Comune, cioè i messinesi, individua le aree che concorrono al soddisfacimento delle dotazioni urbanistiche, connesse agli interventi edilizi di interesse generale.
Inoltre non è chiaro come avverranno i trasferimenti dei diritti edificatori, vista l’assenza di una legge regionale.
Saranno redatti nella forma di atto pubblico o di scrittura privata?
Saranno annotate nei registri Immobiliari o in un apposito Registro delle Cessioni dei diritti edificatori?
Insomma non si corre il rischio di contenziosi e di un aggravio di spese giudiziali, fonte di debiti fuori bilancio, croce di palazzo Zanca?
Non è secondario, in un contesto di scarsa organizzazione e informatizzazione di palazzo Zanca, sapere quale ufficio avrà il compito della tenuta, aggiornamento, pubblicità e consultabilità di un eventuale registro delle cessioni?
Infine nelle Linee Guida non c’è traccia di come sarà attuato l’esercizio delle PEREQUAZIONE URBANISTICA, ci sarà un soggetto, spero a maggioranza pubblica, del quale il Consiglio Comunale, dovrà votare la sua istituzione, composizione, funzioni e disciplina?
Lo spartiacque è un PRG che sia governo del territorio o un PRG che sia governato dal territorio, con i suoi egoismi e interessi di parte, quindi se fossi consigliere comunale proporrei un PRG costituito da tre documenti distinti: UN PIANO DELLE REGOLE, UN PIANO DEI SERVIZI E UN DOCUMENTO DI PIANO.
Quest’ultimo dovrebbe contribuire ad una conoscenza approfondita di Messina, raccontare la città, utilizzando foto, disegni e simulazione grafiche, stabilire obiettivi e strategie, darci una visione della città che vogliamo, elencare i grandi progetti d’interesse pubblico, darci un quadro urbanistico quantitativo e strategico, definire gli ambiti di trasformazione e le norme di attuazione.
Nino Depetro

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