Elezioni ordine avvocati, passano al primo turno le “new entry” Aurelio Maiorana e Carlo Carrozza

Elezioni ordine avvocati, passano al primo turno le “new entry” Aurelio Maiorana e Carlo Carrozza

Elezioni ordine avvocati, passano al primo turno le “new entry” Aurelio Maiorana e Carlo Carrozza

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domenica 15 Gennaio 2012 - 11:42

Passano il primo turno i dodici che hanno superato il quorum di 928 preferenze: il “preferito” è il consigliere Vincenzo Ciraolo con 1439 voti. Il ballottaggio si terrò il 20 e 21 gennaio

Confermata l’aria di novità in seno al consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Come anticipato nelle scorse settimane (vedi correlato) sono tre gli “storici” consiglieri che quest’anno non hanno presentato la propria candidatura: il presidente Francesco Marullo di Condojanni, Massimo Cambria e Francesco Restuccia. Ad occupare due dei tre posti rimasti liberi, secondo quanto decretato dal primo turno di votazioni (spoglio terminato ieri a tarda notte), i “nuovi” Aurelio Maiorana (ex presidente Aiga) e Carlo Carrozza, rispettivamente lista n°2 e n°5. Quest’ultimi hanno infatti superato il quorum di 928 voti. Ottimi risultati per la lista n°1, formata dai 12 consiglieri uscenti. Tra gli eletti del primo turno, il riconfermatissimo Vincenzo Ciraolo (1439 voti), seguito da Ferdinando Amata (1386) e Antonio Barbera (1322). A seguire Francesco Celona (1308), Paolo Vermiglio (1179), Fabrizio Gemelli (1176), Aurelio Wrzy (1150), Laura Autru Ryolo (1142), Giovanni Arena (1126), Aurelio Maiorana (1078), Carlo Carrozza (971), Giuseppe Vadalà Bertini (945)

Hanno votato 1891 legali sui 2631 aventi diritto, sette le liste presentate per un totale di 18 candidati. Al termine dello spoglio sono stati rilevati 1853 voti validi, 25 schede bianche e 13 schede nulle. Il ballottaggio per l’elezione degli ultimi tre componenti del Consiglio si terrà venerdì 20 e sabato 21 gennaio (il 20 dalle 8 alle 17 e il 21 dalle 8 alle 14) tra i candidati non eletti al primo turno, che hanno riportato le seguenti votazioni: Nunzio Cammaroto (922), Alberto Gullino (871), Sergio Rizzo (847), Giovanni Villari (698), Bonaventura Candido (571), Giuseppe Pavone (386). (EDP)

2 commenti

  1. Gli Ordini professionali sono un retaggio di una Italia vecchia,la rendita di posizione e di potere di chi si arroga di rappresentare la totalità dei professionisti,COSTRETTI a subire una iscrizione e codici di regolamentazione,scritti da una minoranza di colleghi,eletti da una minoranza di colleghi.
    Un sistema di potere spesso dinastico insopportabile nel terzo millennio.L’Ordine degli AVVOCATI è il più potente in assoluto,paragonabile alle associazioni dei magistrati,che condizionano ogni ipotesi di riforma della giustizia.Si opporranno mettendo in campo tutta la loro forza politica,ci diranno che un’Italia senza ORDINI equivarrebbe ad un Paese senza ordine, senza regole,votato alla concorrenza selvaggia.Ci diranno che le società di capitali mascherate da società professionali,in cui il socio di capitale può avere anche la maggioranza delle quote,rottameranno le eccellenze professionali.Ci diranno che nelle professioni non ci sono problemi di accesso,che negli ultimi 10 anni ha raddoppiato il numero degli iscritti con la metà di essi che hanno meno di 45 anni.Ci diranno:chi penserebbe alla tutela della salute dei cittadini non abbienti,alla somministrazione dei farmaci agli anziani ,alle ristrutturazioni aziendali con la gestione degli esuberi di lavoratori?Chi garantirebbe il diritto alla difesa?Chi gestirerebbe il rispetto delle norme urbanistiche o l’adozione di tutte le misure in materia di sicurezza sul lavoro? LA MIA RISPOSTA E’ UN PROFESSIONISTA, IL CUI TITOLO DI STUDIO DI ACCESSO,L’ABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE E L’AGGIORNAMENTO CONTINUO SIANO NORMATI DALLA LEGGE, LIBERO DI CONCORDARE CON IL CITTADINO IL PROPRIO ONORARIO,SOGGETTO SOLO AL CODICE CIVILE E PENALE,IL CUI SUCCESSO PROFESSIONALE E ECONOMICO DIPENDE DAL MERCATO DEI CITTADINI. GLI ORDINI SONO SOVRASTRUTTURE INUTILI.

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  2. Basta leggere i nomi – sempre gli stessi – (…figli dei figli, dei figli, dei figli…nei secoli dei secoli…)per rendersi conto che l’ordine è un’altra “casta” da “abolire”.

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