Bisignano: "Dopo il rimpasto un sindaco De Luca sempre più isolato e debole"

Bisignano: “Dopo il rimpasto un sindaco De Luca sempre più isolato e debole”

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Bisignano: “Dopo il rimpasto un sindaco De Luca sempre più isolato e debole”

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giovedì 06 Agosto 2020 - 08:15

Una riflessione sugli ultimi fatti politici che hanno caratterizzato la giunta De Luca. Dalla scelta dei nuovi assessori alle strategie di questa amministrazione

«Mi sembra che il vero rimpasto il Sindaco è stato costretto a rinviarlo, perché ha nominato soggetti gia suoi fedelissimi e facenti parte del suo cerchio poco magico. Ciò perche non ha trovato sponde sul piano politico e non è riuscito ad aggregare elementi di rilievo e qualificati non identificabili con soggetti politici. Inoltre, stanno sempre più emergendo le prese di distanza dal suo operato e dai suoi metodi di persone che lo hanno supportato e lo hanno affiancato acriticamente nella sua gestione.

Credo che vadano pure evidenziate le prese di posizione politiche, a partire da quelle univoche provenienti dal Pd, con le quali vengono ribadite la contrapposizione e l’opposizione nei confronti del Sindaco De Luca e dell’Amministrazione Comunale, cosi come, nonostante i suoi tentativi culminanti con una totale giravolta rispetto alla sua più volte annunciata intenzione di candidarsi alla Presidenza della Regione, di coinvolgere nel rimpasto parti del centro destra, non ha avuto riscontri adeguati.

Emerge, quindi, sempre di più il suo isolamento, aggravato da forti fratture interne al suo gruppo che ne faranno scemare sempre di più la credibilità e lo porteranno ad accentuare i suoi attacchi contro tutti coloro che si contrapporranno alle sue iniziative. In parole povere, è un De Luca molto più debole di prima che va incalzato sul piano politico e propositivo, ed anche sul piano delle scelte che riguardano la città ma competono al Governo Nazionale, dalle forze di opposizione sia in Consiglio Comunale che in altre sedi, creando il più possibile raccordi e sinergie anche con realtà civiche per contrastare la sua gestione fatta di clientelismo esasperato e di logiche particolaristiche e che manca totalmente di una qualsivoglia idea di sviluppo strategico di una città e di un territorio che sono giunti ad un bivio. O si inverte la tendenza ragionando in termini di realtà metropolitana e di area vasta, o si continuerà a sprofondare nella recessione culturale economica e sociale da “strapaese”».

Michele Bisignano

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