Il sit in di Messina antirazzista. Un documento per le Istituzioni

Il sit in di Messina antirazzista. Un documento per le Istituzioni

Emanuela Giorgianni

Il sit in di Messina antirazzista. Un documento per le Istituzioni

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martedì 09 Giugno 2020 - 11:06

Dopo il sit in avvenuto in Piazza Unione Europea per il “Black Lives Matter”, il Comitato promotore continua la sua lotta contro le discriminazioni razziali dando forma ad un documento condiviso da presentare alle Istituzioni.

Una piazza che sembrava ancora più grande, cartelloni con scritto “Black Lives Matter”, “I can’t breathe”, tanti, tantissimi giovani, un silenzio durato 8 minuti e 46 secondi per poi lasciar spazio a tante voci con qualcosa di grande da dire.

Il Sit in

È il sit in avvenuto domenica, in Piazza Unione Europa, per dare voce a chi ne viene privato, o a chi adesso non la ha più.

Messina, infatti, si è unita alle proteste e alle manifestazioni di tutto il mondo in onore di George Floyd e di coloro che subiscono discriminazioni e razzismo.

Il sit in ha avuto inizio con 8 minuti e 46 secondi di silenzio, gli stessi 8 minuti e 46 secondi in cui Derek Chauvin, ufficiale della polizia di Minneapolis, ha spinto il suo ginocchio sul collo del 46enne afroamericano, che ha perso la vita.

Dopo il silenzio, sono intervenuti i partecipanti, tra cui molti giovani africani, sono stati letti i nomi delle così tante vittime del razzismo e tutto si è, poi, concluso con un gesto: ginocchio per terra e braccio alzato, il simbolo di questa protesta.

La lotta alle discriminazioni

La tragica morte di George Floyd è, purtroppo, solo uno dei troppi casi di violenza sulla comunità afroamericana, solo una delle troppe atrocità che si verificano abitualmente in America e solo uno dei troppi abomini che si perpetuano, ignorando il principio fondamentale della Carta dell’Indipendenza Americana che afferma: “Noi riteniamo ovvia questa verità, che tutti gli uomini sono creati uguali”.

Allora bisogna avere il coraggio di affermare la verità, di combattere per essa, non ci si può più permettere il silenzio o l’indifferenza, e Messina, con una manifestazione che davvero aveva qualcosa di sacro, ha dimostrato di volerlo fare. E non ci si può fermare.

Il documento

Il Collettivo promotore, infatti, ha dato forma ad un documento che verrà presentato alle Istituzioni, ma i giovani organizzatori della protesta messinese cercano il supporto, le idee e le considerazioni di tutti.

Per tale motivo, offrono alle associazioni e alla cittadinanza uno strumento di raccolta delle proposte e delle richieste che andranno a completare la piattaforma, semplice da compilare e facilmente utilizzabile, in modo che ognuno possa fare la sua parte.

https://forms.gle/27rU38o7aWwsM92XA

Per George, per chi ha perso il respiro, per chi viene privato di una voce e perché “Enough is enough”.

Un commento

  1. Quattro sfaccendati, senza arte nè parte.
    Il brutto tempo ha impedito loro di andare al mare e non hanno trovato di meglio che fare passerella da avanspettacolo nella vuota piazza di una città assente e disinteressata!!!!!!!!!!

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