Gioveni: Singoli utenti morosi, ma Amam taglia l’acqua all’intero condominio

Gioveni: Singoli utenti morosi, ma Amam taglia l’acqua all’intero condominio

Gioveni: Singoli utenti morosi, ma Amam taglia l’acqua all’intero condominio

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venerdì 28 Luglio 2017 - 08:05

Il consigliere comunale sollecita il direttore generale Cipollini a stipulare dei piani di rientro con gli amministratori dei condomini e a concertare con loro anche una serie di interventi volti all’installazione dei singoli contatori

“Da una settimana esatta l’Amam, per recuperare i crediti dagli stabili condominiali morosi, ha ridotto l’erogazione idrica in parecchi complessi residenziali da nord a sud della città (per non dire “tagliato” del tutto visto che l’acqua non arriva nemmeno alle abitazioni del piano terra».

Secondo il consiglie Libero Gioveni, l’anomalia sta nel fatto che vengono colpiti tutti i condomini anche quando ad essere morosi sono singoli utenti. “Se da un lato non si può che definire legittima la richiesta dell’azienda di percepire i crediti dovuti, dall’altro- puntualizza il consigliere comunale – non si può di certo penalizzare chi fra i condomini invece paga regolarmente al proprio amministratore di condominio la quota pro-capite per il servizio idrico, ma che viene resa vana o ininfluente per la presenza del contatore unico, causa principale di queste morosità!”

Il consigliere comunale Libero Gioveni, secondo il quale singolo utente dovrebbe avere un proprio personale contatore, “alla luce degli enormi disagi che già da 7 giorni, nel periodo più difficile dell’anno, stanno subendo centinaia di famiglie (vi sono anche casi particolari e gravi per la presenza di anziani e disabili), chiede all’Amam che si ponga finalmente rimedio a questa autentica discriminazione fra gli utenti di uno stesso condominio”.

Il problema – ricorda Gioveni – è che alcuni condomìni privati dispongono di un unico contatore, per cui l'Amam invia un'unica maxi bolletta. Non tutte le famiglie residenti in questi stabili versano la loro quota pro-capite, per cui si accumulano nel tempo delle consistenti morosità che l'Amam deve necessariamente e legittimamente far rientrare, con la naturale conseguenza della riduzione idrica per centinaia di famiglie, molte delle quali incolpevoli e vittime delle negligenze altrui.

La soluzione – prosegue il consigliere – non può che essere quindi quella di installare dei CONTATORI SINGOLI per ogni utente, ma è di contro paradossale il fatto che parecchi condomìni non rilascino spesso all'Amam la necessaria autorizzazione ad operare. Insomma, è come il cane che si morde la coda, ma è pur vero – afferma l'esponente centrista – che anche i vincoli di rientro dal debito previsti nel piano di riequilibrio impongano delle azioni estreme come quelle in atto, che consentano all'Amam di non aumentare la voragine nelle sue casse recuperando delle ingenti somme.

“Occorre tuttavia nello stesso tempo – conclude Gioveni – che tanti onesti utenti , a causa dell’irresponsabilità di altri, non corrano più il rischio di rimanere all'asciutto, per cui BASTA col contatore unico; il direttore generale Cipollini, oltre a stipulare dei piani di rientro con gli amministratori dei condomini, concerti con loro anche una serie di interventi volti all’installazione dei singoli contatori”.

5 commenti

  1. Riflettiamoci bene…l’acqua non può essere paragonata ad un semplice “servizio” come la luce, il gas, il telefono ecc..Di queste cose volendo se ne può fare a meno, dell’acqua NO!L’acqua è vita! Non è giusto pagare qualcosa che mi serve per vivere!
    Il servizio idrico dovrebbe essere GRATUITO per tutti, senza se e senza ma, servizio i cui suoi costi “normali” (non il pagamento anche di una società con tanto di amministratori e presidenti…) dovrebbero essere integrati nelle tasse STATALI che già paghiamo profumatamente. Certo è che gli sprechi dovrebbero essere assolutamente sanzionati, così come per chi ha un giardino, una piscina ecc… dovrebbero pagare comunque queste eccedenze.
    E’così difficile da capire?

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  2. L’AMAM NON PUO’ IMPORRE ALLA COMPAGINE CONDOMINIALE SOSTITUIRE IL CONTATORE CONDOMINIALE COL SINGOLO. L’ASSEMBLEA DECIDE CON QUORUM 501 MIL. C’E’ L’OBBLIGO SOLIDARIETA’ PASSIVA. L’AMMINISTRATORE EX ART. 63 DACC E’ OBBLIGATO AL RECUPERO CREDITO CON RISCOSSIONE FORZOSA ENTRO 6 MESI DALL’APPROVAZIONE BILANCIO LEGGE 2012 ENTRATA IN VIGORE GIUGNO 2013. L’AMAM NON PUO’ CITARE I MOROSI. SE NON SODDISFATTO RIVOLGERSI AI CONDOMINI CHE HANNO PAGATO. CI SONO SENTENZE TRIB. PALERMO 2008, N. 3901 HA DATO TORTO AL CONDOMINO ESCLUSSO. TRIB. PADOVA 16-01-2015, N. 150 E TRIB. MILANO 16-03-2009, N. 2895, TRIB. ROMA 23-06-2010, N. 2729. CONCESSIONE DI LT 50 AL GIORNO PER I MOROSI CAS. 17-02-2014, N. 3636. C’E’ UN BROCARDO LATINO: FECI SED IURE FECI

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  3. L’AMAM HA RAGIONE. VIVO A MILANO IN UN SUPERCONDOMINO CON € 850.000 DI PASSIVITA’ PER MOROSITA’ COME BILANCIO SUPERCONDOMINIO E OLTRE € 30.000 DI COMPETENZA DI BILANCIO DEL PROPRIO GRATTACIELO SONO COSTRETTO HA PAGARE IN RAPPORTO DUE RATE DEL SUPERCONDOMINIO E UNA RATA COME SINGOLA TORRE ART. 1123 CC. SONO INCAVOLATO. LA LEGGE E’ QUESTA NON SI PUO’ TAGLIARE L’ACQUA E NON SI IMPORRE AI CONDOMINI LA SOSTITUZIONE. SI PUO’ CAMBIARE IL CONTATORE SE LA MAGGIORANZA DEI CONDOMINI NON E’ MOROSA, PRIMA PAGATE I DEBITI POI CAMBIATE E PAGATE DI PIU’ COL CONTATORE SINGOLO. C’E’ IL PIGNORAMENTO DEI BENI, NELLA MIA TORRE UN CONDOMINO DELL’EQUATOR A SETTEMBRE LASCERA’ LA CASA PER DEBITI CASA ALL’ASTA. CONTATORE CONDOMINIALE PAGO € 170 ANNUI E SIAMO IN 3.

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  4. D.G. CIPLLINI NON PEDALI TROPPO VELOCEMENTE ALTRIMENTI I TRIBUNALI CHE SONO SEMPRE STATI DALLA PARTE DEL CITTADINO, SPECIE “PIU’ DEBOLE” VI POTREBBE IMPORRE PER LEGGE LE SUE CONVINZIONI. NON MI PARE CHE NEL 2017, CONSTATATE ANCHE LE CAUSE PERSE CON INTROITI ORMAI NON PIU’ ESIGIBILI FIN DAL 2002, L’AMAM PUO’ CORRERE QUESTO RISCHIO. PERFINO IL SINDACO DI LATINA CON ALTRI 3 CHE VOLEVANO IMPORRE IL LORO PESO AMMINISTRATIVO CHE POLITICO, SONO STATI CONDANNATI CON 5 SENENZE GEMELLE DAL TAR LATINA 02-11-2015, N. 711 IN QUANTO IL RAPPORTO TRA L’ENTE GESTORE E IL SINGOLO CHE STIPULA IL CONTRATTO IL SINDACO PER LEGGE NON HA ALCUN POTERE. COME VEDE IN UN MODO O IN UN ALTRO VI SONO DUE VIE O DECRETO INGIUNTIVO LEI CONTRO COMPAGINE O SALDANO PAGANO

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  5. Proprio perché l’acqua è un elemento vitale, i “signori” che non pagano le bollette del prezioso liquido sono doppiamente irresponsabili. Sono certo che questi “signori” posseggono telefoni cellulari, computer, televisori, di ultima generazione, insomma beni esclusivamente finalizzati a dimostrare il “loro status simbol”. Che poi ci sia chi lucra sull’acqua, questa è storia vecchia!

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