Accorinti replica al commissario Pd Carbone: "Pone domande retoriche e fuori contesto"

Accorinti replica al commissario Pd Carbone: “Pone domande retoriche e fuori contesto”

Accorinti replica al commissario Pd Carbone: “Pone domande retoriche e fuori contesto”

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mercoledì 13 Gennaio 2016 - 16:56

Accorinti replica al commissario Pd Ernesto Carbone, che aveva dichiarato "A comune serve aria nuova" con l'elenco delle cose fatte e da fare.

Le dichiarazioni del commissario provinciale del Pd, Ernesto Carbone, lasciano il dubbio che non conosca bene la realtà messinese e si ponga domande retoriche e fuori contesto. Preoccupato per i ritardi, chiede al Sindaco cosa significhi amministrare. Glielo spiego volentieri. Amministrare a Messina significa garantire il rispetto del patto di stabilità, recuperare una situazione di non deficitarietà strutturale, riallineare i pagamenti, ricostruire la capacità assunzionale dell’Ente, evitare licenziamenti nelle partecipate, stabilizzare i contrattisti, incrementare il servizio di vigilanza urbana, riavviare a soluzione le opere “bloccate” da tempi immemorabili (dal Porto di Tremestieri alla strategica Via Don Blasco, dagli svincoli autostradali alla messa in sicurezza dei torrenti Bisconte-Catarratti e Annunziata), potendo nel 2016 e 2017 aprire cantieri per 200 milioni di euro in opere pubbliche a Messina, che significheranno molti posti di lavoro. Ma anche programmare fondi PON-Metro per 100 milioni, porre le basi per l’avvio del “porta a porta” per centomila messinesi, individuare col Governo la soluzione anche procedurale per il secondo palagiustizia, riagganciare il “Masterplan” costruendo coi Sindaci della Città Metropolitana una strategia articolata per lo sviluppo del territorio, recuperare credibilità sulla sicurezza del territorio con una “variante di salvaguardia” (salvacolline) di avanguardia in tutta Italia, avviare un piano regolatore partecipato col principio del “consumo zero” di suolo, portare a Messina l’eccellenza nel contrasto alla sofferenza (il centro d'eccellenza per l’autismo con CNR e Stella Maris di Pisa). E ancora, la "Casa di Vincenzo" per i senzatetto e la biblioteca per i bambini, che confermano le priorità che abbiamo dato alla nostra azione. Amministrare a Messina significa risuscitare Atm, rilanciare il trasporto pubblico, fare arrivare nuovi bus in Città, firmare per la prima volta un contratto di servizio con l’azienda trasporti, dopo averla affidata alle mani di un manager di enormi capacità scelto da questa Amministrazione. Insomma, amministrare a Messina significa rimettere sui binari un treno deragliato da decenni e riavviarne la marcia, ottenendo risultati tangibili che si tradurranno in lavoro, miglioramento dei servizi e opportunità di rilancio per la città che abbiamo adesso il dovere di cogliere. Amministrare significa ora continuare ad affrontare, insieme a chi senza pregiudizi vuole lavorare per il futuro di Messina, i tanti impegni a cui siamo chiamati: la ristrutturazione delle società partecipate, il recupero di tempi ordinari nella gestione dei bilanci, l’efficientizzare l’Amministrazione comunale, la costruzione della prospettiva della Città Metropolitana. È il momento di concentrare l’azione politica sullo sviluppo e sul rilancio della città, è in questa direzione che l’Amministrazione si muove, programmando e avviando incisivi interventi (sia organizzativi che politici). Ed è su questo che invito tutti gli attori istituzionali e tutte le forze politiche, sociali, economiche a un confronto aperto per la costruzione del “bene comune”. Avendo avviato la messa in sicurezza della città sotto il profilo amministrativo, possiamo costruire la prospettiva del suo rilancio economico e sociale nel quadro istituzionale della Città Metropolitana. Tutte le forze politiche, compreso il PD di Carbone, hanno il dovere di prendere parte alla rinascita di Messina. Ma perché questo accada è necessario tenere ferma la barra dell’onestà intellettuale. Carbone è venuto a Messina dichiarandosi “alleato” della mia Amministrazione salvo poi chiedere ai consiglieri di proporre la sfiducia, consegnando la città a un nuovo commissario. Ha detto che avrebbe gradito un confronto aperto sui temi concreti, salvo rifiutare ogni rapporto con l’Amministrazione. In un recente convegno su gettonopoli e trasformismo, autorevoli esponenti del PD messinese, che conoscono bene la nostra realtà, mi hanno chiesto se intendessi sostenere il processo di rinnovamento della politica, la mia risposta in quella occasione fu immediatamente positiva. Noi ci siamo impegnati nel duro e affascinante lavoro del rilancio di Messina. Chiunque abbia lo stesso obiettivo troverà aperte le porte del dialogo e della costruzione.

6 commenti

  1. se lo dice lui che è un esperto deve essere vero

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  2. se lo dice lui che è un esperto deve essere vero

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  3. Non farò più commenti perchè TS è d’accordo con Accorinti. Un saluto a tutti i lettori e commentatori. TS andate a…..

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  4. Non farò più commenti perchè TS è d’accordo con Accorinti. Un saluto a tutti i lettori e commentatori. TS andate a…..

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  5. Qualche sindaco fa era prassi comune da parte di molti l’affollarsi attorno al potente per poter godere della sua beneficenza e delle sue elargizioni spesso fatte seguendo il metodo “premiane uno per averne cento che ti sostengono”, ora che i tempi (anche per la crisi) sono cambiati e che “non c’è ‘chiù nenti pa’ jatta”, siamo tutti pronti a criticare, non avendo più nulla da mungere e quindi niente da perdere.

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  6. Qualche sindaco fa era prassi comune da parte di molti l’affollarsi attorno al potente per poter godere della sua beneficenza e delle sue elargizioni spesso fatte seguendo il metodo “premiane uno per averne cento che ti sostengono”, ora che i tempi (anche per la crisi) sono cambiati e che “non c’è ‘chiù nenti pa’ jatta”, siamo tutti pronti a criticare, non avendo più nulla da mungere e quindi niente da perdere.

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