E' ancora scontro tra i Giovani Democratici. Parla il segretario cittadino

E’ ancora scontro tra i Giovani Democratici. Parla il segretario cittadino

Rosaria Brancato

E’ ancora scontro tra i Giovani Democratici. Parla il segretario cittadino

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giovedì 02 Maggio 2013 - 05:19

Clima ancora teso tra i Giovani del Pd. Dopo le dichiarazioni del segretario provinciale Gabriele Lo Re e la replica di Paolo Barbera e degli esponenti del circolo Zancle si registra l'intervento del segretario cittadino Marco Mancini: "Sì al confronto, ma non si possono ignorare le regole e il rispetto".

Continuano le polemiche in casa dei giovani Pd. Dopo le dichiarazioni, in occasione dell’occupazione della sede regionale del partito, del segretario provinciale dei Giovani Democratici Gabriele Lo Re, che sottolineava l’assenza di un locale di segreteria del partito dove riunirsi (vedi articolo allegato) si era registrata la conferenza stampa di alcuni esponenti dei Giovani Pd come Paolo Barbera e Andrea Aliotta. Adesso al dibattito interviene il segretario cittadino Marco Mancini con alcune precisazioni sulla vicenda relativa alle occupazioni ed alle proteste che si sono svolte anche a livello nazionale subito dopo la conferma del presidente Napolitano.

“La questione formale è dettata innanzitutto dalla totale mancanza di rispetto dei passaggi, fondamentali e propedeutici, precedenti alla pubblica esternazione di posizioni ufficiali da parte della struttura politica che il sottoscritto, in questa sede, rappresenta- scrive Mancini- Convocare una conferenza stampa dove si ha la presunzione, peraltro senza alcun titolo, di parlare per conto di un’intera organizzazione senza aver preventivamente condiviso le proprie legittime posizioni con l’Assemblea degli iscritti e gli organi che li presiedono, configura un atteggiamento molto distante da quella “Democrazia” che costituisce (o quantomeno dovrebbe) il punto di partenza del nostro agire politico”.

Il segretario cittadino lamenta anche la mancata discussione del documento che era stato redatto a livello regionale prima della mobilitazione del 24 aprile in tutta la Sicilia. Mancini affronta poi il tema legato alla segreteria provinciale dei Giovani Dem per la quale è stato chiesto, secondo quanto dichiarato da Barbera, il commissariamento alla luce dell’inoperosità.

“La riflessione si può e si deve fare nelle sedi opportune e con le modalità previste da Statuto senza che alcuno, arrogandosi il diritto di scavalcare i processi democratici, richieda commissariamenti e procedure straordinarie di gestione, soprattutto in un momento politico in cui la divisione e la rottura sono strumenti che ulteriormente indeboliscono e vanificano il lavoro svolto in questi anni da “pochi appassionati” come il sottoscritto nell’avvicinare alla buona Politica i giovani sempre più avvezzi all’ “antipolitica” e sempre più lontani da una struttura come la nostra che rappresenta, nonostante tutto, una delle più grandi organizzazioni politiche giovanili dell’intera nazione”.

L’ultima frecciata Marco Mancini la riserva alle dichiarazioni rilasciate da alcuni partecipanti alla conferenza stampa che hanno annunciato i nomi dei candidati che avrebbero sostenuto al Consiglio comunale.

“ Parteggiare pubblicamente per un onorevole piuttosto che per un altro, dichiarare apertamente il sostegno di un’intera struttura a dei candidati al consiglio comunale piuttosto che ad altri- continua la nota- dimostra una profonda mancanza di rispetto nei confronti della pluralità delle posizioni dei singoli associati, proprio in virtù del fatto che non esisterà una lista dei Giovani Democratici a sostegno del candidato sindaco del PD Felice Calabrò (cui va il nostro sostegno ed al quale ricordiamo che i Giovani Democratici costituiscono un pezzo fondamentale della difficile campagna elettorale), nonché una pronunciata volontà di fare, e soprattutto farsi, pubblicità alle porte delle elezioni amministrative piuttosto che dimostrare serietà, coerenza e passione per la Democrazia ancor prima che per la struttura politica”.

Rosaria Brancato

3 commenti

  1. Ne hai parlato con l’imperatore Genovese?

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  2. Peppe Vallera 2 Maggio 2013 05:57

    Il problema del PD è che, a parole, tutti si impegano a rispettare i patti che vengono fuori dai liberi dibattiti, salvo, poi, tradirli.
    La verità è che nel PD ciascuno vuole comandare e non vuole accettare le ragione della maggioramza.
    Lo si è visto con l’elezione del presidente della repubblica: celti, all’unanimità non uno, bensì DUE candidati.
    A me non piacevano nè Marini, politico inutile per tutte le stagioni, nè Prodi, vecchia mummia che ci ha rovinato con tante decisioni frutto della sua ignoranza e dei suoi interessi.
    Poi, nel segreto dell’urna i renziani ed i dalemiani hanno tradito la loro promessa ed hanno votato contro.
    Ci hanno fatto un favore, ma hanno reso chiaro, a tutta l’Italia, il perchè sono un npartito in via di estinzione
    Solo dei vigliacchi si comportano così.
    Comunque, ormai hanno rotto le scatole.
    Che ognuno vada per la sua strada.
    Giuseppe Vallèra.

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  3. puri i pulici hannu a tussi

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