Il Comune di Scordia dà la cittadinanza onoraria alla Brigata Aosta

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Redazione

Il Comune di Scordia dà la cittadinanza onoraria alla Brigata Aosta

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martedì 26 Marzo 2019 - 08:05

L'Esercito riceve benemerenza per l'impegno dei suoi militari in Sicilia

MESSINA – E’ stata consegnata nell’aula consiliare del comune di Scordia, in provincia di Catania, la cittadinanza onoraria alla Brigata Meccanizzata “Aosta”, per la “straordinaria rapidità, la professionalità e la grande umanità, con la quale i militari delle Brigata Aosta hanno operato durante la devastante alluvione che ha investito la zona sud di Scordia e l’intera piana di Catania nell’ottobre dello scorso anno”.

Il sindaco Franco Barchitta, durante il suo accorato intervento, ha evidenziato come “soldati e cittadini assieme si siano trovati a fronteggiare un’emergenza dai tratti disperata, spinti i primi dal dovere, i secondi dalla necessità”. Nel ricevere l’importante benemerenza, il generale Bruno Pisciotta, comandante della brigata, ha ricostruito le fasi dell’intervento degli uomini e delle donne dell’Aosta, nelle concitate ore successive alla fase acuta della crisi.

“Siamo una realtà fortemente radicata nel territorio siciliano – ha detto il generale – e i militari effettivi alle unità presenti nell’isola conoscono bene la compagine sociale, per esserne parte sin dalla nascita. Questo per noi è un valore aggiunto che arricchisce i già splendidi rapporti con la comunità locale, in piena e totale sinergia con le istituzioni e le pubbliche amministrazioni”.

La brigata “Aosta”, grazie all’intervento di assetti specialistici del 4° reggimento genio e all’opera dei fanti del 62° reggimento, ha lavorato incessantemente dal 19 ottobre al 31 ottobre, per consentire alla popolazione dei comuni di Scordia e Palagonia il ritorno alla normalità, a seguito delle fortissime precipitazioni meteorologiche che hanno investito il catanese.

Strade trasformate in fiumi di fango, torrenti diventati paludi e piazze trasformate in laghi, sono il triste scenario in cui ha operato l’Esercito in quelle settimane, schierando sul campo circa 100 uomini, 1 escavatore, 2 terne ruotate, 2 miniescavatori per raggiugere i vicoli più impervi dei paeseini della piana di Catania e 1 pala gommata, oltre a 2 veicoli del tipo Astra per il trasferimento di inerti.

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